Cresce la richiesta di aiuto antimobbing, raggiunte 80 persone a Gorizia

Sono 42 donne e 31 uomini. Nel solo mese di gennaio, ci sono già stati dodici nuovi accessi.

Una persona che tende a fare il proprio dovere, onesta e che si limita a chiedere il rispetto dei propri diritti come, tanto per fare un esempio, la possibilità di usufruire della legge 104. È questo l’identikit dell’utente medio del Punto di ascolto antimobbing di Gorizia creato nel 2018 grazie a un progetto in partenariato tra l’associazione Sos Abusi Psicologici, il Comune e il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia. Dal report illustrato alla stampa questa mattina, nel 2022 si è registrato un significativo aumento di nuovi utenti che sono saliti dal 33% del 2021 al 39%.

Sono state raggiunte le 80 unità (42 donne e 31 uomini). Se si pensa che nel solo mese di gennaio ci sono già stati dodici nuovi accessi, si comprende che la situazione è piuttosto pesante. Eppure, volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, questo dato significa anche che le persone sono informate della presenza del centro di ascolto e non hanno più remore a chiedere aiuto. Lo ha sottolineato la consigliera delegata alle pari opportunità Marilena Bernobich (grazie alla cui sensibilità e a quella del sindaco Ziberna è nato lo sportello) e lo ha ribadito la coordinatrice del servizio Teresa Dennetta.

«Questa crescita indica che il periodo di crisi legato alla pandemia non è concluso, anzi: il covid ha permesso a molte persone di interrogarsi sul benessere lavorativo e se si pensa che le molestie più diffuse riguardano l’aggressività verbale (passando dal 35 al 40%) si può legare questo fatto proprio alla pressione psicologica vissuta negli ultimi anni, alle costrizioni e ai divieti che ci sono stati imposti che poi vengono malamente sfogati nei luoghi di lavoro». Se, sempre a proposito di Covid, c’è un dato incoraggiante questo lo possiamo trovare nella minore incidenza di casi di mobbing nel settore sanitario (solo due).

A questo fa da contraltare un aumento di utenza nel settore impiegatizio (ben 32). In generale, il 2022 ha consegnato una diminuzione di richieste nel settore privato (dal 72 al 66%) e un parallelo aumento nel settore pubblico (dal 28 al 34%) motivato dall’incapacità di gestire le risorse, di percepire le criticità da parte dei dirigenti e dalla diffusa riduzione di organico con mansioni che vanno a pesare sui pochi che restano. In un periodo in cui si cerca la parità di genere, lascia l’amaro in bocca la constatazione che ci sia una parità numerica (attestata sulle 34 unità) fra mobber uomini e donne.

È il sintomo di una maggiore presenza femminile nei ruoli di potere ma anche dell’acquisizione da parte loro di comportamenti aggressivi più tipicamente maschili. Fondamentale per la coordinatrice del Punto - che, al momento, raccoglie anche le richieste dell’area triestina - è far conoscere questo servizio anche attraverso la rete dei medici di base. L’accesso allo sportello, all’interno del Centro Lenassi in via Vittorio Veneto, è anonimo e gratuito e vi si possono trovare uno psicologo psicoterapeuta, un medico del lavoro e un avvocato.

Il punto di ascolto è attivo il martedì e venerdì dalle 12 alle 17, il giovedì dalle 9 alle 17 ma può essere contattato anche telefonicamente allo 0481 383515, via e-mail scrivendo a antimobbing.gorizia@gmail.com.

Foto Jessicalyss/Wikicommons

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