l'esposizione
CREAttivo porta arte e impresa a Gorizia, apre la mostra in Santa Chiara

La nuova mostra allestita in corso Verdi aprirà i battenti domani sera, coinvolte tre aziende friulane: Very Wood, Gervasoni e Legnolandia.
Figure candide che affiorano dalla sabbia. A simboleggiare resistenza e resilienza dei ragazzi, la loro rinascita a nuova vita. «Sono i giovani, questi che affiorano dal pavimento musivo», spiega la direttrice artistica Sabrina Zannier, curatrice della mostra “CREAttivo, Arte e impresa Fvg in cammino”, che sarà inaugurata domani nel museo di Santa Chiara a Gorizia, alle 18.30. «I giovani sono figure resilienti di quel binomio caduta/rinascita che ammicca alla caduta del patriarcato di Aquileia e alla successiva dominazione veneziana», ancora Zannier.
Sculture che l’artista Calogero Condello ha realizzato anche per l’idea del cammino che prenderà vita presso il parco giochi di Aquileia. Un cammino che si fonde armoniosamente con le opere delle due vincitrici del concorso musivo internazionale della scuola mosaicisti di Spilimbergo, l’indiana Purmina Allinger e la francese Pauline Debuchy. «La nostra città dimostra due cose, capacità di lavorare su progetti culturali di pregio e consapevolezza di responsabilità e promozione del territorio» commenta l’assessore alla cultura Fabrizio Oreti.
Rimarcando la necessità di «mettere a sistema l’arte come impresa», per una collaborazione che non debba esaurursi con il 2025, ma che possa essere tramandata negli anni a venire. «Mostre di questo livello mettono in evidenza le affinità elettive che ci uniscono», esordisce la curatrice museale Emanuela Uccello, alludendo alla mostra successiva che verrà inaugurata in dicembre. «Un trait d’union con la mostra “Silva lapidea”, dove ancora una volta saranno protagonisti materiali quali legno e pietra, materiali atavici primari», sottolinea Uccello. «Anche i nostri materiali mostrano grande attenzione alla sostenibilità», ammette Zannier.
«Legnolandia - ancora la direttrice artistica - produceva giochi in plastica riciclata, qui in questo caso abbiamo utilizzato solo il legno. A nome dell’associazione culturale Maravee ringrazio il comune di Gorizia, perché non è facile trovare un partner così collaborativo per progetti di questo tipo. Anche noi guardiamo oltre il 2025, che rappresenta per tutti una sfida e una tappa che condurrà sicuramente altrove. L’impegno è la collaborazione fra reti concrete che possano tracciare il percorso su tutto il territorio regionale. In questo caso da Legnolandia di Forni di Sopra ci siamo spinti fino a Gorizia e Aquileia».
Un progetto che, oltre alla scuola mosaicisti, ha visto il coinvolgimento di tre imponenti aziende friulane: Very Wood, Gervasoni e Legnolandia. «L’idea del progetto è finalizzata alla produzione di mosaici applicati ai complementi d’arredo. La finalità è l’estetizzazione della vita, portando arte ovunque, attraverso qualsiasi oggetto che utilizzo». Secondo Zannier, l’oggetto d’arredo deve farsi portatore anche di una valenza artistica. «Il mosaico porta con sé due componenti fondamentali: una è l’arte, l’altra è l’artigianalità, che anni addietro veniva sminuita, ma che da anni è ormai divenuta un “plus” soprattutto nell’arte contemporanea. Un virtuosismo che è caratteristica della scuola di Spilimbergo, e delle due ragazze vincitrici».
A vincere il concorso, il progetto dei pouf realizzati da Gervasoni e Very Wood e i due pannelli interattivi prodotti da Legnolandia, che invece saranno collocati ad Aquileia. I pouf di Purmina Allinger, “Ocean’s node” rappresentano l’interpretazione minimalista del nodo di Salomone, «simbolo di unione, alleanza, incontri e colloqui fra persone», in cui le gamme cromatiche fondono assieme le tonalità del blu con accenti di oro. I pannelli di Pauline Debuchy si ispirano invece al pavimento del tablino, uno dei più antichi della domus di Tito Macro ad Aquileia e fra le dimore più vaste rinvenute nel Nord Italia.
I pannelli saranno collocati nel parco di Aquileia, dando origine a «un parco “cre-attivo”, un percorso in cui il gioco del bambino si accompagni con l’essenza dell’arte», ribadisce la direttrice artistica. Lo scopo è il rilancio delle aziende presenti sul nostro territorio, insistendo sulle potenzialità insite nell’arte. Di qui l’importanza di «far capire che la creatività artistica deve approdare nella vita di tutti. Da un lato attraverso la realizzazione di un parco con installazioni permanenti, dall’altro ponendo l’accento sull’aspetto visionario», conclude Zannier. Unitamente ai pannelli interattivi, le imponenti pareti verdi del parco verticale costituiranno lo sfondo delle sculture di Calogero Condello.
Artista «dei giovani, elevati a protagonisti delle sue opere scultoree». Le quali rappresentano calchi di studenti del liceo artistico “Giovanni Sello” di Udine, presso il quale l’autore ha insegnato per lungo tempo. Di qui l’idea della rinascita, raffigurata dai busti che riemergono. Che unitamente ai due adulti in preghiera simboleggiano il percorso di padri e figli, il costante cammino fra passato e presente. «Il nodo di Salomone e gli interventi musivi chiamano in causa la Storia, in un collegamento fra arte e artigianato» in cui trionfa l’Homo faber. La mostra verrà inaugurata giovedì 7 settembre, alle ore 18.30, e sarà visitabile fino al primo ottobre, dal venerdì alla domenica dalle 15 alle 19.
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