VERSO LA MANIFESTAZIONE
Cpr di Gradisca, il Sap Fvg rilancia: «Non chiudere ma renderlo sicuro». Pronta la manifestazione, «sarà pacifica»

Il segretario del Sindacato Autonomo di Polizia, «struttura indispensabile, dentro ci sono criminali da rimpatriare». Il corteo parte alle 14 da Viale Max Fabiani.
Resta fissato per domani, sabato 17 maggio, il corteo anti Cpr organizzato dal centrosinistra gradiscano e da numerose associazioni in quanto non rispettoso dei diritti umani. Ecco il percorso: si partirà alle ore 14 da Viale Max Fabiani, per poi proseguire lungo Via Garibaldi, su Via Aquileia e giungere a Borgo Santa Maria Maddalena. «Ci teniamo a ribadire che la manifestazione è pacifica e non verranno accettati messaggi violenti e provocatori» sono le parole di Antonello Marega di Rifondazione Comunista. Hanno aderito alla manifestazione Alleanza Verdi Sinistra, Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba - circolo di Pordenone e Trieste, Federazione regionale Rifondazione comunista di Belluno, Usb Fvg Federazione di Gorizia e Monfalcone, Lista civica la Sinistra per Monfalcone, Open Sinistra FVG, ANPI comitato provinciale di Gorizia, Potere al Popolo FVG, Patto per l'autonomia, ICS Consorzio italiano per la solidarietà, Gruppo consiliare regionale Patto per l'autonomia - Civica FVG, Forum Gorizia, Lista civica insieme 2.0 di Fogliano Redipuglia, Centro di accoglienza e di promozione culturale Ernesto Balducci di Zugliano, Lista civica Liberamente di Turriaco, Lista civica Con Silvia Fare Centro, Lista civica Svolta Ecologica di San Canzian d'Isonzo.
Ci saranno pure Lista civica Staranzano Insieme, Lista civica Gradisca al Centro, Lista civica Gradisca Civica, Lista civica La Sinistra per Staranzano, ARCI Regionale, Circolo Partito Democratico di Gradisca d' Isonzo e Lista civica Uniti per Cormons. «Oltre alle forze politiche e civiche promotrici che sono Rifondazione Comunista, MoVimento 5 Stelle, Possibile, Borghi per la Fortezza – continua Marega - annunciamo inoltre che Moni Ovadia ha aderito alla manifestazione».
Di tutt’altra opinione sul tema è il Segretario Regionale del Sindacato Autonomo di Polizia, Lorenzo Tamaro. «Il Cpr di Gradisca è una struttura indispensabile per rendere possibile il rimpatrio di chi ha utilizzato mezzi illegali, prima per arrivare in Italia e poi per rimanere sempre illecitamente e nella maggior parte dei casi perfino perpetrando continui crimini al danno della collettività». Tamaro sostiene che la maggior parte dei trattenuti al Cpr è costituita da «pericolosi criminali in attesa di essere realmente rimpatriati nel loro Paese di origine». Secondo il sindacalista, la struttura gradiscana necessita di interventi strutturali e pianificati.
«Non basta più risistemare in maniera emergenziale e provvisoria i danni causati dalle continue rivolte e disordini che si verificano all’interno della struttura – rileva Tamaro - serve un livello di sicurezza che garantisca agli operatori delle forze dell’ordine impegnate quotidianamente nella struttura, lo svolgimento delle proprie funzioni limitando al massimo il rischio della propria incolumità. C’è bisogno di mezzi e strutture idonee per poter operare in sicurezza come è stato ribadito anche nel recente incontro con il Prefetto di Gorizia, dal quale auspichiamo ne segua questa volta l’avvio dei lavori necessari».
Quindi una ristrutturazione «è doverosa ed è auspicabile». «Speriamo avvenga in tempi celeri perché, se da un lato la struttura è strategica, dall’altro deve poter garantire, oltre che la tutela delle persone ospitate anche l’incolumità agli operatori della Polizia di Stato e delle altre forze di Polizia che li sono presenti ogni ora di tutto l’anno». Quindi dal Sap Fvg emerge un chiaro no alla chiusura che verrà ancora chiesta con la manifestazione di domani.
«Speriamo che vengano istituite e potenziate sul territorio nazionale ulteriori strutture come queste, magari almeno una in ogni regione, al fine di rendere veramente efficaci le espulsioni tramutandole in veri rimpatri e dare così un messaggio di legalità di cui questa Nazione, questi territori ed i suoi cittadini hanno bisogno» conclude il segretario.
«Il Cpr di Gradisca d’Isonzo è diventato un problema per tutto il territorio e chiuderlo è un atto di responsabilità verso le persone, le istituzioni locali e la sicurezza della comunità. Il Partito democratico partecipa alla manifestazione di sabato anche per denunciare le ingiustizie e le inefficienze dell’intero sistema delle strutture di detenzione amministrativa in Italia. Violenza e inefficacia di questo sistema ricadono inoltre sui contribuenti, con decine di milioni di euro spesi per strutture che tolgono risorse ad altri impieghi e distolgono le forze dell’ordine dai loro compiti sul territorio». Ad affermarlo è la responsabile Migrazioni e cittadinanza Pd Fvg Linda Tomasinsig, già sindaca della città della Fortezza che annuncia la presenza del partito alla camminata che si svolgerà a Gradisca (Gorizia) sabato 17 maggio alle 14 da piazza Unità al Cpr per chiedere la chiusura del centro.
«Il centro di Gradisca – ricorda l’esponente dem – anche negli ultimi mesi è stato teatro di numerose rivolte, con il ferimento di persone trattenute e agenti, tentativi di fuga e gravi danneggiamenti della struttura. Lo stesso personale che vi opera denuncia che le condizioni generali sono fortemente compromesse. Persone trattenute, operatori e forze dell’ordine devono affrontare situazioni critiche in un contesto caratterizzato da gravi carenze di risorse e da una normativa ambigua».
Tomasinsig sottolinea pure che «i Cpr non costituiscono uno strumento efficace di contrasto all’immigrazione irregolare, alimentano divisioni sociali e paure, sono solo funzionali al consenso elettorale”, e chiede “una nuova legge quadro sull’immigrazione che contrasti i trafficanti di esseri umani e promuova l’immigrazione legale, favorendo maggiore inclusione sociale e l’accesso ai diritti di cittadinanza a fronte – precisa – della condivisione di valori e regole».
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