Covid in Fvg, oggi 3.678 contagi. Rebus quarantene a scuola

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i dati del primo febbraio

Covid in Fvg, oggi 3.678 contagi. Rebus quarantene a scuola

Di Redazione • Pubblicato il 01 Feb 2022
Copertina per Covid in Fvg, oggi 3.678 contagi. Rebus quarantene a scuola

La fascia più colpita è quella tra 0 e 19 anni. Il coordinamento: «Paralizzato il tracciamento nelle scuole».

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Oggi in Friuli Venezia Giulia su 7.254 tamponi molecolari sono stati rilevati 557 nuovi contagi, con una percentuale di positività del 7,68%. Sono inoltre 26.731 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 3.121 casi (11,68%). Le persone ricoverate in terapia intensiva scendono a 41, così come i pazienti ospedalizzati in altri reparti che calano a 498. Lo ha comunicato il vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi.

Per quanto riguarda l'andamento della diffusione del virus tra la popolazione, la fascia più colpita è quella tra 0 e 19 anni (26,73%), a seguire la 40-49 (19,66%), la 50-59 (17,37%) e la 30-39 (13,97%). I casi positivi di oggi sono dati per il 51,17% da femmine e per il 48,83% da maschi. Dall'inizio della pandemia, in regione sono risultate positive complessivamente 271.684 persone con la seguente suddivisione territoriale: 59.146 a Trieste, 113.310 a Udine, 64.969 a Pordenone, 30.300 a Gorizia e 3.959 da fuori regione.

Il totale dei positivi è stato ridotto di 11 unità a seguito della revisione di altrettanti test. Nella giornata odierna si registrano i decessi di 17 persone, tra cui una donna di 90 anni (deceduta in una Rsa) e una donna di 80 anni (in ospedale), entrambe di Monfalcone. I decessi complessivamente sono pari a 4.504, con la seguente suddivisione territoriale: 1.094 a Trieste, 2.171 a Udine, 856 a Pordenone e 383 a Gorizia. I totalmente guariti sono 203.150, i clinicamente guariti 607, mentre le persone in isolamento sono 62.884.

Per quanto riguarda il Sistema sanitario regionale, sono state rilevate le seguenti positività: nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina di 2 amministrativi, un educatore, 2 addetti all'assistenza, 9 infermieri, un medico, 8 operatori socio sanitari e 2 terapisti; nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale di 3 amministrativi, 5 tecnici, 15 infermieri, 3 medici, 2 operatori socio sanitari e un terapista.

Nell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale è stata rilevata la positività di: 2 amministrativi, un assistente sociale, 3 tecnici, 8 infermieri, 2 medici, un'ostetrica, un operatore socio sanitario e un terapista; nell'Azienda regionale di coordinamento per la Salute di un amministrativo; nell'Irccs materno-infantile Burlo Garofolo di un'ostetrica; nel Cro di Aviano di un amministrativo e un operatore socio sanitario.

Relativamente alle residenze per anziani, si registra il contagio di 10 ospiti e di 25 operatori (7 a Trieste). Le difficoltà alla gestione dei contagi nelle scuole ha portato il Coordinamento presidenti consiglio d'istituto del Friuli Venezia Giulia a scrivere la seconda lettera aperta nel giro di pochi giorni, evidenziando "il grave perdurare di alcune situazioni paradossali che qui denunciamo: studenti o peggio intere classi non riammesse alla frequenza scolastica delle lezioni in presenza, quando le prescritte quarantene disposte nell’ambito del tracciamento scolastico sono ampiamente giunte al termine e gli studenti sono risultati negativi ai test molecolari o antigenici".

"Abbiamo fondati motivi di pensare - prosegue la missiva - che le cause sono ascrivibili esclusivamente a un gravissimo deficit di personale nei dipartimenti preposti al tracciamento in ambito scolastico, i quali non sono in grado di evadere passo passo le pratiche e darne comunicazione alle scuole, le quali non possono quindi procedere autonomamente alla riammissione degli studenti in presenza. Non si può restare in attesa che la situazione normativa muti per risolvere e alleggerire le strutture preposte al controllo del carico di lavoro che va oltre le loro possibilità".

Il documento conclude che "non si può men che meno pensare che i dirigenti scolastici si assumano la responsabilità di ammettere a scuola classi di alunni/studenti messe in isolamento con provvedimenti delle aziende sanitarie mancando i cosiddetti 'provvedimenti di fine isolamento'. Non è ammissibile. Fate qualcosa. Questi studenti hanno pagato a sufficienza".

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