Coscienze critiche, scenari di guerra, politica e giovani voci nell’informazione: presentato a Ronchi il Festival del Giornalismo

Coscienze critiche, scenari di guerra, politica e giovani voci nell’informazione: presentato a Ronchi il Festival del Giornalismo

L’11ESIMA EDIZIONE

Coscienze critiche, scenari di guerra, politica e giovani voci nell’informazione: presentato a Ronchi il Festival del Giornalismo

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 16 Mag 2025
Copertina per  Coscienze critiche, scenari di guerra, politica e giovani voci nell’informazione: presentato a Ronchi il Festival del Giornalismo

Enrico Rossi e Lavinia Nocelli vincitori del Premio Leali Young. Quello in memoria di in memoria di Daphne Caruana Galizia ai professionisti palestinesi di Gaza e Cisgiordania.

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Sala del Consiglio Comunale di Ronchi dei Legionari affollata stamane, venerdì 16 maggio, per la presentazione dell’11esima edizione del Festival del Giornalismo dell’associazione Leali delle Notizie. Presenti il sindaco Mauro Benvenuto, i consiglieri regionali Diego Bernardis e Diego Moretti, il Questore di Gorizia Luigi Di Ruscio e la senatrice Francesca Tubetti. Coinvolti anche alcuni sindaci dei Comuni che ospiteranno gli eventi “Aspettando il Festival” tra il Goriziano e la Bassa Friulana. L’incontro si è aperto con il ricordo della giornalista Cristina Visintini, anima fondatrice dell’evento partito nel 2014. «Sarà un’edizione importante non solo per i numeri – sono le parole del presidente di Leali, Luca Perrino – intendiamo infatti dare una prospettiva completa su attualità, storia e voci meno conosciute del mondo dell’informazione. Quindi non ci saranno solo nomi di richiamo ma volti nuovi che porteranno valore aggiunto all’evento. Il programma è vastissimo, saranno sei giorni intensi che ospiteranno incontri tra palatenda, auditorium comunale e piazza Unità. Quest’anno tra i comuni che ospitano l’anteprima dell’evento c’è Doberdò del Lago. Il nostro vuole infatti essere un festival inclusivo che punta su cultura e collaborazioni che si sono estese sul territorio nazionale».

Il programma partirà dal 23 maggio fino al primo giugno, con i 18 incontri itineranti di Aspettando il Festival… che, oltre a Ronchi dei Legionari, toccheranno altri nove Comuni dell’Isontino e della Bassa friulana, ovvero Aquileia, Doberdò del Lago, Fogliano Redipuglia, Gorizia, Gradisca d'Isonzo, Sagrado, San Canzian d'Isonzo, San Pier d'Isonzo e Staranzano, con diversi appuntamenti anche al mattino pensati per le scuole. Leali delle Notizie ha lavorato a lungo per portare ancora una volta sul territorio una manifestazione culturale di qualità: nel calendario ci saranno quattro mostre, due delle quali en plein air - a Gradisca sui fotoreporter e a Ronchi in ricordo di Giancarlo Siani, a 40 anni dalla sua uccisione - 62 panel, tra incontri, masterclass e presentazioni editoriali, che vedranno salire sul palco 180 relatori. Il festival vero e proprio si inaugura martedì 10 giugno alle ore 20 al palatenda di piazzale Martiri delle Foibe con i saluti istituzionali e la consegna del Premio Leali Young dedicato alla memoria della giornalista ronchese Visintini, giunto alla sua quarta edizione.

Il concorso, dedicato agli aspiranti giornalisti tra i 18 e i 35 anni, quest’anno chiedeva di riflettere su “Guerra e pace”: Enrico Rossi con “Krajina, 1995–2025: la tempesta che non passa” ha vinto nella categoria articoli, mentre Lavinia Nocelli con “Il limbo dei palestinesi nei campi profughi in Giordania” ha conquistato la sezione prodotti multimediali. Entrambi, grazie al supporto quinquennale della Cassa Rurale e Artigiana del Friuli Venezia Giulia, che, con questa iniziativa, vuole ricordare Cristina, per anni membro del Cda dell'istituto di Turriaco, riceveranno un premio da 2.500 euro e saranno ospiti durante la settimana del Festival, collaborando con l'ufficio stampa. Tra i temi che verranno messi sotto la lente d'ingrandimento di questa undicesima edizione ci sarà, naturalmente, l'informazione, analizzata da diverse angolazioni per comporre una visione a 360 gradi della situazione, dal precariato (martedì 10) al giornalismo investigativo (mercoledì 11 con Sara Giudice e Nello Trocchia), fino ai rischi dell’intelligenza artificiale (venerdì 13 con Davide Casaleggio, Claudio Agosti e Vincenzo Frenda). L’Unione Cattolica della Stampa Italiana parlerà di umanità nella professione giornalistica grazie al progetto ‘5M’, ma conosceremo anche il progetto internazionale S-Info, senza dimenticare la passione per la cronaca nera, la trasformazione del linguaggio della politica (sabato 14 il confronto tra Brunella Bolloli, Francesco Giubilei, Simona Maggiorelli e Greta Sclaunich, moderati da Francesco De Filippo) e la comunicazione scientifica alla sfida dei social network. L’incontro conclusivo, domenica 15 giugno, sarà dedicato agli inviati e vedrà la partecipazione di Stefania Battistini, Emanuela Bonchino, Lucia Goracci, Giovanni Porzio e Nello Scavo.

Nel calendario non mancheranno le occasioni di riflessione proprio sulla drammatica situazione del Medio Oriente, con la mostra Ritratti di giornalisti nel conflitto Israele-Gaza di Gianluca Costantini (visitabile fino al 31 agosto all’Auditorium di Ronchi) e il documentario Investigating War Crimes In Gaza di Al Jazeera, che sarà presentato domenica 1 giugno dal regista Richard Sanders (autore, giornalista e produttore televisivo), ma sul tema rifletteremo anche nella giornata conclusiva del Festival, domenica 15, alle 18.45, con la storica Anna Foa e i giornalisti Luciana Borsatti, Nello Del Gatto e Davide Cronin, moderati da Giulia Bosetti. Di conflitti parleremo anche il 27 maggio a San Canzian d’Isonzo con Luca Steinmann, intervistato dal vicedirettore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini, mentre mercoledì 11 Elisa De Zan, con la sua performance Rosa shocking, ci farà conoscere le donne reporter in diretta dalle guerre del Novecento. Jawaher Yousofi, giornalista e attivista afghana, ci parlerà della difficilissima situazione nel suo Paese dopo il ritorno al potere dei Talebani.

Domenica 15, infine, Nello Scavo ci porterà in Ucraina, facendoci scoprire la storia straordinaria di Volodymyr Sahaidak, il ‘salvatore di bambini’, ma rifletteremo anche su ‘verità e propaganda’ con Francesco Martini, Elena Pasquini, Enzo Passaro e Barbara Schiavulli, moderati da Gian Paolo Girelli.
Tra i temi internazionali, parleremo degli Stati Uniti di Trump (venerdì 13) con Alberto Bellotto, Matteo Muzio e Gennaro Sangiuliano, ma anche della difficilissima situazione del Venezuela e del futuro dell’Unione europea. Tra gli altri argomenti ‘caldi’ ci sono le migrazioni e il cambiamento climatico, ma anche i femminicidi e la cultura patriarcale (sabato 14, alle 19.45, ci sarà sul palco anche Luciana Castellina), la riforma della giustizia e la sanità, passando per le mafie, al centro di due incontri, per analizzare come stanno cambiando gli interessi criminali (martedì 10 alle 21.45) e sentire due importanti testimonianze di chi ha avuto il coraggio di ribellarsi (mercoledì 11 alle 16).

Non mancheranno, poi, le pagine di storia, con un’attenzione particolare agli 80 anni dalla Liberazione; ne parleremo da prospettive diverse partendo dal progetto 'Le stragi naziste nell’Italia occupata nella memoria dei loro autori’ di Udo Gümpel e Carlo Gentile, passando per l’eccidio di Porzûs con Tommaso Piffer e Storia di una linea bianca di Alessandro Cattunar, fino a l’Infanzia triestina di Pierluigi Sabatti, che ci farà arrivare al 26 ottobre 1954.
Sempre nel segno del ricordo, parleremo di Nicola Calipari, alto dirigente del Sismi che, nel 2005, sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista Giuliana Sgrena rapita in Iraq, ma anche di due figure storiche come Matilde Serao e Primo Carnera. Il primo appuntamento del Festival, invece, vedrà protagonisti i ragazzi della Consulta dei Giovani di Ronchi che avranno l’onore e l’onere di intervistare il campione paralimpico Matteo Parenzan.

«Ronchi smette di essere “solamente” un luogo ma diventa voce e pensiero – commenta il sindaco Benvenuto – il Festival è pluralità di voci e alimenta cultura. È l’occasione per respirare l’essere comunità». Entusiasmo traspare anche dalle parole del neo presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, Furio Baldas nonostante i riferimenti alla «crisi epocale del giornalismo» e ai «tentativi di delegittimazione dei professionisti che sempre di più subiscono intimidazioni». Il presidente non ha mancato di ricordare le fusioni editoriali sempre più frequenti, la scomparsa degli editori puri e l’influsso delle trasformazioni tecnologiche. «Reagire facendo sistema – chiede Baldassi – essendo leali alle notizie ed evitando il germe del dubbio e del sospetto che sono oggi dilaganti. Il calendario di eventi è degno di nota».

«Fare giornalismo non è solo riempire un foglio bianco di carta ma è sacrificio e divulgazione del sapere» così il presidente della Commissione Cultura, Bernardis. Di «Festival braccio critico del territorio» ha parlato la senatrice Tubetti. Nell’ultima giornata del Festival, domenica 15, si svolgerà la cerimonia di consegna dell’ottava edizione del premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia, con il quale l’associazione, d’intesa con la famiglia, vuole ricordare la giornalista maltese uccisa in un attentato il 16 ottobre 2017. Il comitato scientifico quest’anno ha deciso di assegnare il riconoscimento alle giornaliste e ai giornalisti palestinesi di Gaza e Cisgiordania che hanno pagato un enorme tributo, anche in termini di vite, per continuare a fare il loro lavoro. A ritirare il premio collettivo sarà il giornalista palestinese Samir Al Qaryouti. Il riconoscimento gode ancora una volta dell’alto patrocinio del Parlamento Europeo.

Foto di Enrico Valentinis

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