Corsa contro il tempo per i tamponi a Dolegna del Collio, test per 350 persone

Corsa contro il tempo per i tamponi a Dolegna del Collio, test per 350 persone

I dubbi del sindaco

Corsa contro il tempo per i tamponi a Dolegna del Collio, test per 350 persone

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 23 Nov 2020
Copertina per Corsa contro il tempo per i tamponi a Dolegna del Collio, test per 350 persone

Da mercoledì inizieranno le procedure per sottoporre la popolazione a tampone, i problemi nell'organizzazione.

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Con l’ufficialità arrivata questa mattina nella conferenza stampa del governatore Fedriga e del suo vice Riccardi, Dolegna del Collio è diventato il primo comune del Goriziano ad essere sottoposto allo screening di massa. Niente più zone rosse, quindi, né modifiche sostanziali alla mobilità dei cittadini rispetto alle altre aree regionali. In pratica, sarà chiesto a tutti i suoi 350 abitanti di sottoporsi volontariamente al tampone, con l’obiettivo di ottenere un quadro più ampio possibile dei contagi in zona. La procedura sarà ufficialmente avviata mercoledì, quindi dopodomani, ma rimangono ancora diversi dubbi sulla sua applicazione.

Attualmente, i positivi qui registrati sono cinque, di cui una prossima al ricovero in ospedale. “Siamo in attesa di disposizioni da parte della Regione e dell’Azienda sanitaria su come procedere - spiega il sindaco, Carlo Comis -, anche perché i tempi sono strettissimi. Sono preoccupato soprattuto dal punto di vista organizzativo, perché devo avvisare la popolazione e non posso ancora dire un orario piuttosto che un altro. Dobbiamo valutare bene come muoverci, capendo anche se si può fare su appuntamento, per evitare ogni possibile assembramento”. Al vaglio anche l’ipotesi di recarsi a domicilio per effettuare i test.

“Dato che siamo l’unico comune dell’Isontino - prosegue il primo cittadino -, vorrei anche il coinvolgimento di Asugi per portare a termine il tutto. Si tratta comunque di una cinquantina di nuclei familiari in tutto, per cui fare i tamponi a domicilio sarebbe meglio, così da evitare assembramenti. Non è un aspetto da sottovalutare”. Fino ad ora, però, il sindaco non è stato contattato né dalla Regione, né dall’Azienda sanitaria. “Mi auspico che sarà una cosa organizzata bene, nonostante il poco tempo a disposizione”.

Non è ancora certa nemmeno la data di fine dell’iter: “Probabilmente sarà possibile completare il tutto già mercoledì stesso - rivela Comis -, anche perché la partecipazione è volontaria”. In ogni caso, sarà necessario mettere in moto la Protezione civile, ma la situazione del gruppo locale è un po’ in difficoltà, tanto che sarà necessaria la presenza di alcuni volontari da Cormons, dopo che questi si sono resi disponibili a dare una mano. I limiti in questo senso sono dati anche dal voto di domani sera sul nuovo regolamento della Protezione civile, in consiglio comunale.

Sulla risposta della popolazione a questa iniziativa, Comis si auspica che sia partecipata: “Faremo la fotografia di quella che è la situazione oggigiorno, ma potremmo anche risultare come un comune con tanti positivi asintomatici. Mi auguro di no, però ho abbastanza dubbi su quella che può essere l’evoluzione di questo screening, come ho detto anche a Fedriga in conferenza stampa”. Le sue perplessità sono anche legate ai criteri usati per scegliere Dolegna per i tamponi, anche se non contesta la scelta in sé: “Abbiamo una bassissima densità demografica, oltretutto ci sono pochi servizi di prima necessità e siamo obbligati in ogni caso ad uscire dal territorio comunale”.

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