Il coro giovanile misto Emil Komel porta a casa due premi al concorso di canto di Arezzo

Il coro giovanile misto Emil Komel porta a casa due premi al concorso di canto di Arezzo

I riconoscimento

Il coro giovanile misto Emil Komel porta a casa due premi al concorso di canto di Arezzo

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 25 Ago 2025
Copertina per Il coro giovanile misto Emil Komel porta a casa due premi al concorso di canto di Arezzo

Per la formazione diretta da David Bandelj si tratta della terza partecipazione al concorso polifonico internazionale Guido d'Arezzo. «Gruppo di alto livello, ora proveremo nuove emozioni».

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Il coro giovanile misto Emil Komel, impegnato in questi giorni in Toscana per la 73ª edizione del concorso corale internazionale Guido d’Arezzo, ha portato a casa due riconoscimenti importanti: il coro si è guadagnato il secondo posto nella categoria A sezione 3, programma di musica profana e il terzo posto parimerito assieme al Waelrant Camerata, gruppo corale belga, nella categoria A sezione 2, programma di musica sacra.

I giovani cantori goriziani hanno gareggiato nei giorni scorsi con altri cori italiani e internazionali. Oltre al coro di Gorizia si sono esibiti gruppi provenienti da Roma, Genova e Cremona, due cori dalla Cina e uno rispettivamente da Filippine, Estonia e Belgio. A valutarli è una giuria di esperti composta da direttori di coro di fama internazionale.

La compagine diretta da David Bandelj si è esibita eseguendo il Credo di Roberto Brisotto (1972) attuale direttore della Cappella Civica di Trieste, la Balada di Štefan Mauri (1931-2014), Sine sole nihil sum di Tadeja Vulc (1978) e Balleilakka di Allah Rakha Rahman (1967) nell’arrangiamento di Ethan Sperry.

«Sono state tre tappe meravigliose e la quarta di più», così a margine il direttore, David Bandelj. «I ragazzi hanno dimostrato di essere pronti su vari repertori dal rinascimento fino al contemporaneo e al pop. Hanno dimostrato che sanno fare musica e lo sanno fare eticamente, perché il momento più importante è stato quello successivo con gli altri cori scambiandoci vari brani e cantando assieme al termine del concorso».

Soddisfazione ma anche una piccola punta di amarezza per quel qualcosa in più che poteva arrivare a livello di riconoscimenti: «Ma bisogna continuare su questa strada perché è quella giusta – così ancora Bandelj – io, personalmente, sono soddisfatto di quanto i ragazzi hanno dimostrato al concorso sia in ogni categoria che al gran prix al quale siamo stati ammessi. Ho visto una crescita del coro e sono stati positivamente accolti dal pubblico in sala che hanno evidenziato le grandi qualità del suono e le possibilità di spaziare in vari stili musicali diversi».

Il lavoro da fare c’è: «Abbiamo concerti anche per la prossima stagion e questa era la quarta tappa fuori regione poi, ad esempio, a dicembre ci attende una tournée a Roma. Proseguiremo nella qualità dell’esecuzione, che è quello che si propone un gruppo di così alto livello come il nostro». Futuri concorsi? «Certamente, ce ne sono vari del circuito europeo per cui valuteremo a quali e come partecipare per provare nuove emozioni», conclude Bandelj. 

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