Cormons, Marco Visintini ancora record: corre 156 chilometri in 12 ore

Cormons, Marco Visintini ancora record: corre 156 chilometri in 12 ore

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Cormons, Marco Visintini ancora record: corre 156 chilometri in 12 ore

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 19 Apr 2023
Copertina per Cormons, Marco Visintini ancora record: corre 156 chilometri in 12 ore

Infranto un nuovo primato per l'ultramaratoneta friulano, ora la testa è alla sfida a Castel Bolognese e sul Lago Balaton.

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Ennesimo successo per l'atleta di Cormons Marco Visintini, che all’Ultramarathon Festival di Mestre ha stabilito la nuova miglior prestazione italiana assoluta della 12 ore con 156,301 chilometri percorsi. Il precedente primato apparteneva a Enrico Maggiola con 154,419 chilometri realizzato nel 2019. Una prestazione a dir poco clamorosa, nonostante le condizione metereologiche non fossero delle migliori, visto il clima freddo e umido del weekend.

Una competizione che ha visto la partecipazione di 350 atleti, suddivisi nella 24 ore valida per il titolo italiano, la 12 ore - sempre sotto l’egida Fidal, cioè la Federazione italiana di atletica leggera - oltre alle prove della 6 ore e della staffetta a squadre, anche questo svoltasi in un arco di tempo complessivo di 24 ore. Una vera e propria sfida per Visintini, contro se stesso e contro il tempo: “Parlando con i miei allenatori della nazionale abbiamo deciso di non partecipare alle 24 ore, visto le gare in previsione per quest’anno, e correre per la 6 ore, più per allenamento che per la gara in se".

"Poi, invece, durante l’ultima settima ho cambiato idea, per virare verso la 12 ore, con l’obiettivo di migliorare il personale. Il venerdì sera ho deciso di provare a battere il precedente record, e così è stato”. Visintini ci ha rivelato tutte le difficoltà che ha affrontato nella gara, visto il meteo avverso e alcune problematiche fisiche che, specie in una corsa così lunga, possono insorgere: “Sono partito bene solo che le condizioni meteo non erano favorevoli ma, ovviamente, come recavano fastidio a me lo facevano anche con tutti gli altri atleti in gara".

"Dopo la seconda ora ho avuto un problema alla sensibilità delle dita del piede sinistro e, infatti, ho dovuto fare un cambio scarpa per poi ripartire meglio. Certamente a fare la differenza è stata il tifo della gente attorno a me, che mi incitava moltissimo. Verso le sei ore ero bene ma non credevo di riuscire a chiuderla in modo così perfetto, anche se col meteo favorevole avrei potuto, probabilmente, fare ancora meglio”. Il cormonese non ha nascosto tutta l’emozione dell’infrangere un record italiano, anche se la testa, ormai, è già proiettata per i prossimi obiettivi.

“Martedì sarò a Castel Bolognese per la 50 di Romagna, che cercherò di chiuderla al meglio nonostante il poco recupero che ho avuto dal record. Quella che punto di più è il Giro del Lago Balaton, in Ungheria, che è tra le più importanti al mondo nel mio ambito: saranno 211 chilometri con un dislivello positivo di 4mila metri. Sarà sicuramente una gara impegnativa ma ci metterò tutto me stesso per fare il miglior risultato possibile. In ogni caso il focus finale è la gara mondiale di Taipei a dicembre”. Il runner, inoltre, ha ricevuto proprio oggi il premio come il miglior ultra maratoneta del 2022, il trofeo “Antonio Mazzeo” di Iuta, l’associazione Italiana ultra maratona e trail.

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