Cormons sempre più centro del Collio, gli obiettivi per diventare terzo polo in provincia

Cormons sempre più centro del Collio, gli obiettivi per diventare terzo polo in provincia

Alla scoperta del territorio

Cormons sempre più centro del Collio, gli obiettivi per diventare terzo polo in provincia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 15 Gen 2021
Copertina per Cormons sempre più centro del Collio, gli obiettivi per diventare terzo polo in provincia

La sfida per entrare nei siti Unesco ma anche il problema di Pecol dei Lupi, tutti i temi sull'agenda del primo cittadino.

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Il nome di Cormons è inevitabilmente legato al Collio, di cui è storicamente uno dei centri orbitanti. Proprio da qui si sta coordinando con Brda la campagna per nominare l’area di confine Patrimonio Unesco, un progetto su cui il sindaco Roberto Felcaro (nella foto) ha continuato a puntare anche in questi ultimi mesi. Certo “la pandemia non ha aiutato - ammette - ma sono state fatte scelte sui confini che non dipendono da questi territori ma dalle rispettive capitali. Oggettivamente c’è stato un rallentamento ma ora siamo ripartiti a pieno ritmo per concludere il dossier, con la nomina del nuovo presidente del comitato tecnico-scientifico”. 


In carica dal 2017, Felcaro rivendica quanto fatto in questi primi tre anni di mandato. Tra i punti affrontati in questo periodo, c’è principalmente la discarica di Pecol dei lupi: “Quando siamo arrivati in giunta, abbiamo spinto affinché la Regione si assumesse i costi del sito. Dai soldi risparmiati in questo senso, abbiamo organizzato uno spazzamento strade regolare, una volta a settimana, che aiuta come biglietto da visita. Così come abbiamo esternalizzato gli sfacci e stiamo lavorando con gli altri comuni della zona affinché, un domani, possiamo andare noi a pulire le ciclabili dell’ex Marketing del Collio”. In questo senso, l’attesa per la tappa del Giro d’Italia è già alta.

In ogni caso, nemmeno il 2021 sarà l’anno della definitiva chiusura di Pecol dei lupi. “Non arriveremo ancora a una fine, anche perché nel frattempo è intervenuta la Procura di Gorizia. Avevamo trovato una soluzione con tutti i comuni coinvolti, ma nel frattempo è partita l’inchiesta. Isontina Ambiente ora sta facendo le valutazioni del caso con la Regione, per approfondire certe tematiche. Il tutto dev’essere fatto con delle tempistiche accettabili e nel pieno rispetto della salute dei miei cittadini”. Sulla salute, poi, c’è il tema Covid: “Siamo riusciti a gestire due case di riposo Covid free grazie al lavoro di tutti, considerando anche che l’ex Rsa è stata riservata ai positivi”.

Ci sono poi tutte le altre opere pubbliche: “Abbiamo riqualificato tutti gli ingressi cittadini, riqualificando le rotonde e proseguendo nell’abbattimento degli immobili ai Giardini della Pace e di pulizia. L’area è stata anche illuminata, così da poterci camminare di notte. A breve verrà creata una nuova viabilità sulla parte di via della Madonnina, con un nuovo parcheggio e colonnine elettriche”. Previsti anche posti per bus. “Ci sarà anche un percorso pedonale. Abbiamo poi presentato un progetto in Regione per la Palazzina comando, che con un finanziamento di diversi milioni di euro verrà messa a nuovo e diventerà il Centro Unesco, insieme ad altri servizi”.

Tanti anche i cantieri previsti e già finanziati nelle frazioni, così com'è in progetto la creazione del nuovo polo intermodale "che darà una completa riqualificazione della zona stazione treni e corriere", oggetto di un recente scontro tra maggioranza e opposizione. Sul ruolo del comune e del Collio nel contesto territoriale, “abbiamo un bacino di circa 18 mila abitanti e vogliamo essere riconosciuti come il terzo polo provinciale, dopo Gorizia e Monfalcone. Certo sarà difficile perché siamo dieci diverse entità che si muovono insieme e troveremo comunanze solo su politiche territoriali. Le nostre volontà di sviluppo sono identiche e abbiamo tutti sposato la causa”.

Se è vero che Cormons è conosciuta da tutti per il vino, anche questa zona è stata interessata da insediamenti di Prosecco, che spaventano molti per il loro impatto ambientale. “Da noi c’è grande sensibilità sul tema. Rendere un territorio rispettoso della biodiversità è sicuramente un valore aggiunto. In molte realtà sta avvenendo un cambio generazionale e c’è grande attenzione sulla questione. Non vedo grossi disagi, certo la popolazione deve prendere coscienza del problema”. Tornando alla pandemia, questa settimana sono terminate le vaccinazioni alla Cjase e Rosa mistica. Ci sarà un punto anche per la popolazione nella fase due? “Non c’è nulla di definito ma spingeremo su questa cosa”.

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