Cormons ricorda Bruno Pizzul: una vita tra sport, parole e radici

Cormons ricorda Bruno Pizzul: una vita tra sport, parole e radici

IL RICORDO

Cormons ricorda Bruno Pizzul: una vita tra sport, parole e radici

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 05 Mar 2025
Copertina per Cormons ricorda Bruno Pizzul: una vita tra sport, parole e radici

Dopo oltre quarant’anni vissuti a Milano per lavoro, ha scelto di tornare nella sua terra, insieme alla moglie. Felcaro, 'Ha saputo raccontare la bellezza del suo territorio'.

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Cormons non è solo il luogo in cui Bruno Pizzul è nato. È la terra che lo ha visto crescere, che gli ha insegnato i valori della semplicità e della passione genuina per lo sport. È qui che ha mosso i primi passi nel calcio, indossando la maglia della squadra dell’oratorio, la Cormonese, senza immaginare che un giorno sarebbe diventato la voce più amata del pallone italiano.

Anche quando la sua carriera lo ha portato lontano, il legame con Cormons non si è mai spezzato. Dopo oltre quarant’anni vissuti a Milano per lavoro, ha scelto di tornare nella sua terra, insieme alla moglie, per ritrovare la quiete, le amicizie di una vita e le attività quotidiane di un paese che tanto ha amato. Mai sopra le righe e sempre umile, Pizzul ha portato quei tratti tipici dell’essere friulano nelle sue telecronache, unendo un lessico ed un uso delle parole invidiabile con una conoscenza del calcio approfondita, frutto di una grande passione e di un passato da calciatore.

La comunità di Cormons ha sempre riconosciuto e apprezzato il suo valore, tanto da conferirgli la cittadinanza onoraria nel 2013, durante la kermesse CormonsLibri. E proprio qui, nella sua città, ogni anno si svolgeva “Goal a Grappoli”, un evento che univa calcio e comunicazione, con Pizzul presenza fissa, ospite d’onore non solo per la sua fama, ma perché, semplicemente, era “di casa”.

«Di Bruno ricordo indelebilmente la spontaneità e la gentilezza che rimangono scolpite nel mio cuore – ricorda l’assessore allo sport di Cormons Massimo Falato – quando organizzavo Sport a Grappoli Bruno mi metteva in contatto con tutti i giornalisti e sportivi che invitavo, facendo da garante lui stesso. Oltre a questo ricorderò sempre la festa degli ottant’anni che abbiano organizzato in teatro qualche anno fa dove ho avuto testimonianza del grande rispetto ed amore che c’era nei suoi confronti. Giornalisti, campioni e cormonesi sono e saranno sempre testimonianza della grandezza di Bruno».

Nel 2021, durante la finale di Euro 2020, tra Italia e Inghilterra, lo stesso Bruno ha fatto sognare i cittadini di Cormons, dove aveva commentato in diretta la partita davanti ad un maxischermo, regalando agli spettatori un’ultima, spontanea frase: «Siamo campioni d’Europa!”. L’ultima apparizione pubblica risale al settembre 2023 quando, in occasione dell’inaugurazione della Festa dell’Uva, aveva dialogato con Pierluigi Pardo, Francesco Repice e Marina Presello a proposito del legame tra sport e vino.

«A livello istituzionale non posso che esprimere le condoglianze alla famiglia – ha sottolineato il sindaco di Cormons Roberto Felcaro - nella consapevolezza che Cormons perde uno dei personaggi che più hanno avuto modo di rappresentare la nostra cittadina in Italia e non solo».

«Dal punto di vista personale – continua - Bruno è stato un uomo che ha sempre avuto modo di parlare di Cormons e di evidenziare quanto fosse legato alla nostra cittadina. Ha saputo raccontare la bellezza del suo territorio, descrivendoci con quella semplicità che appartiene ai grandi, che non hanno bisogno di ostentare, ma che con umiltà e superlativa intelligenza parlava di Cormons a tutti».

La sua scomparsa, quindi, ha lasciato un vuoto profondo nella comunità. Cormons piange un figlio che non ha mai smesso di amarla, che con la sua voce calda e inconfondibile ha raccontato le emozioni del calcio italiano per decenni. Il suo ritorno negli ultimi anni è stato il segno di un legame mai affievolito, un atto d’amore verso la sua terra, dove ha scelto di vivere fino all’ultimo.

Il suo ricordo resterà vivo nei racconti, nei campetti di paese, tra i tavoli di un’osteria e nei cuori di chi lo ha conosciuto. Perché Bruno Pizzul, per Cormons, non è stato solo una voce familiare nelle case di milioni di italiani. È stato, e sarà sempre, uno di loro.

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