Cormons, la pioggia non ferma la Viarte: confermata la tradizionale festa sul Quarin

Cormons, la pioggia non ferma la Viarte: confermata la tradizionale festa sul Quarin

LA GIORNATA

Cormons, la pioggia non ferma la Viarte: confermata la tradizionale festa sul Quarin

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 18 Mag 2025
Copertina per Cormons, la pioggia non ferma la Viarte: confermata la tradizionale festa sul Quarin

Gran parte della giornata baciata dal sole, maltempo solo in serata. Proposte tra cultura ed enogastronomia fino alla land art. Manifestazione dal respiro sempre più internazionale.

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 Si è conclusa con un bilancio più che positivo la nuova edizione della Fieste da Viarte, l’evento primaverile che domenica 18 maggio ha animato le colline di Cormons trasformando il monte Quarin in un percorso di scoperta, gusto e cultura. Il meteo ha messo alla prova l’inizio della giornata, con piogge intermittenti e cieli grigi che hanno accompagnato le prime ore del mattino. Ma la caparbietà dei partecipanti ha avuto la meglio: con l’avanzare delle ore, le nuvole si sono diradate lasciando spazio a schiarite e temperature miti, permettendo il regolare svolgimento di tutte le attività all’aperto.

Fin dal mattino, le colline si sono animate con le escursioni naturalistiche: due i percorsi proposti, uno verso il geosito di Russiz Superiore, alla scoperta dei fossili, e uno lungo la suggestiva Valle del Rio Smiardar, guidati dal naturalista Pierpaolo Merluzzi. Un momento significativo si è tenuto alle 11.30 sul piazzale del Monte Quarin, con l’inaugurazione dell’opera di land art firmata dall’artista Devid Strussiat e ispirata alla rara libellula Cordulegaster heros, simbolo di biodiversità e tutela ambientale.

Alle 10 è invece partita una passeggiata speciale dal Santuario di Rosa Mistica, condotta dallo storico Ferruccio Tassin alla scoperta delle chiesette del centro, un’occasione per rileggere la storia religiosa e artistica della cittadina. Poco dopo, il teatro si è trasformata in una piccola arena di danza e ritmi africani con la masterclass di Limbondo, condotta dal danzatore mozambicano Ernesto Aleixo, che ha coinvolto un pubblico variegato, regalando energia e sorrisi.

La giornata è proseguita con il cuore pulsante della Viarte: le tredici tappe enogastronomiche disposte lungo il percorso collinare. Tra calici di vino locale, birre artigianali e prodotti tipici del territorio, i partecipanti hanno potuto degustare, chiacchierare e scoprire nuovi sapori, tutto all’insegna della sostenibilità grazie all’ormai iconico bicchiere riutilizzabile. Le aziende vitivinicole del cormonese hanno offerto il meglio della loro produzione, trasformando ogni tappa in una piccola festa.

Nel pomeriggio, la Viarte ha cambiato ritmo e atmosfera con l’arrivo della musica. Sul piazzale del Quarin, il palco di Musike Fuarte ha ospitato i Blue Seeds, band goriziana che ha aperto la scena a uno degli ospiti più attesi: Shantel, dj e produttore tedesco, che ha infiammato il pubblico con il suo mix esplosivo di sonorità balcaniche ed elettronica, trasformando il paesaggio collinare in una grande pista da ballo all’aperto.

Più intimo e poetico, invece, l’incontro delle 16 al Ronc dai Capucins, dove si è rinnovato l’appuntamento con Poesia e Letteratura. I versi dei poeti Luca Buiat, Francesco Tomada, Antonella Bukovaz e Giovanni Fierro si sono intrecciati alle improvvisazioni musicali di Paolo Pascolo, regalando ai presenti un’esperienza immersiva, tra parole e suoni nel cuore della natura.

Durante la giornata, spazio anche all’educazione ambientale con il progetto Ambientarsi 2.0, promosso da ARPA FVG nella Sala Civica, con laboratori e attività interattive rivolte a bambini ed educatori sui temi del clima e della sostenibilità.

Attorno alle 17.30, una nuova ondata di pioggia ha infine interrotto alcune delle attività conclusive, ma senza intaccare lo spirito della festa: molti partecipanti, muniti di ombrelli e impermeabili, hanno scelto comunque di restare, portando a termine l’esperienza con lo stesso entusiasmo che ha segnato l’intera giornata.

Anche l’edizione 2025 della Fieste da Viarte si chiude così nel segno della partecipazione e della contaminazione culturale, confermandosi tra le manifestazioni più significative del calendario primaverile friulano. Un evento che cresce ogni anno, rimanendo però fedele al suo spirito originario: camminare lentamente, ascoltare il paesaggio, assaporare la bellezza.

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