Cormons dice addio all'Ecomostro dopo 50 anni, demolito entro agosto

Cormons dice addio all'Ecomostro dopo 50 anni, demolito entro agosto

il cantiere

Cormons dice addio all'Ecomostro dopo 50 anni, demolito entro agosto

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 16 Mar 2023
Copertina per Cormons dice addio all'Ecomostro dopo 50 anni, demolito entro agosto

Consegnati i lavori per demolire il viadotto mai entrato in funzione, spesa da 650mila euro. Transennata l'area sulla SR56.

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Il cantiere oggetto di discussione e dibattito da quasi mezzo secolo è ufficialmente partito. Ieri sono stati consegnati i lavori per la demolizione dell’Ecomostro, il viadotto ferroviario mai entrato in funzione che avrebbe dovuto collegare Redipuglia con Cormons. Proprio nella cittadina collinare, il manufatto in cemento armato sarà presto un ricordo, grazie ai 650mila euro stanziati dalla Regione per demolire il tutto. La ditta incaricata è la Natison Scavi, che dovrebbe ultimare l’opera verso agosto.

Attualmente, è in corso la fase preparatoria per la successiva demolizione, puntando alla pulizia di rami e sterpaglia, avendo già avviato l’iter autorizzativo con Fvg Strade e l’Ente di decentramento regionale di Gorizia riguardo alla viabilità. Le aree interessate saranno principalmente quella lungo la strada regionale 56, nonché il tratto che va da dietro l’ex Casa cantoniera fino all’inizio della zona industriale. Diversi chilometri di tracciato mai entrati in funzione, lasciati in “eredità” al territorio.

“Si tratta di un’opera regionale - ricorda il sindaco, Roberto Felcaro - che il Comune gestisce in delegazione amministrativa. I nostri uffici hanno seguito l’iter su delega della Regione” e la stessa, una volta concluso il tutto, potrà affidare la zona all’amministrazione locale. Per fare cosa? Le idee sono già al vaglio da tempo, essendo state tra i punti discussi nell’ultima campagna elettorale, e una di queste prevede lo studio di una pista ciclabile legata ai percorsi esistenti. In ogni caso, sarà riportata l’erba.

L’impresa incaricata, negli ultimi giorni, ha già predisposto lo sgombero dell’area, in particolare quella sotto il cavalcavia che da tempo ospita camper. “Abbiamo inoltre ottenuto - rimarca il primo cittadino - che la macinazione del cemento non avverrà nel cantiere, perché ciò comporterebbe accumulo di polvere e rumore a danno dei residenti. Sarà invece smaltito dall’aziende presso la sua sede”. Sul fronte della viabilità, a settimane arriveranno le autorizzazioni dei due enti coinvolti per eventuali deviazioni.

“Si tratta di un intervento storico e atteso da 50 anni. Darà nuova luce all’ingresso di Cormons e sarà un importante biglietto da visita per i turisti”. Oltre all’opera che sarà rimossa, altre infrastrutturali sono state costruite per collegare la tratta, come ad esempio il ponte sul fiume Isonzo tra Sagrado e Gradisca oppure quello che sovrasta ancora oggi il Versa presso Monticello. Lungo questa linea a semplice binario era inoltre prevista la costruzione di una stazione per precedenze e incroci a Mariano del Friuli.

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