Cormons e Brda unite da ‘Linguae mundi’, il Festival Internazionale delle Lingue Minoritarie

Cormons e Brda unite da ‘Linguae mundi’, il Festival Internazionale delle Lingue Minoritarie

LA PRESENTAZIONE

Cormons e Brda unite da ‘Linguae mundi’, il Festival Internazionale delle Lingue Minoritarie

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 24 Set 2025
Copertina per Cormons e Brda unite da ‘Linguae mundi’, il Festival Internazionale delle Lingue Minoritarie

Dal 16 al 19 ottobre tra Cormons e Dobrovo andrà in scena la rassegna dedicata alle lingue minoritarie. Presentato oggi a Palazzo Locatelli, il festival è parte del percorso verso GO!2025 e celebra la ricchezza multiculturale del territorio.

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Un territorio che ha fatto della pluralità linguistica la propria ricchezza si prepara a raccontarsi attraverso un festival unico nel suo genere. È stato presentato questa mattina, nella sala di rappresentanza del municipio di Cormons, “Linguae mundi”, il Festival internazionale delle lingue di minoranza in programma dal 16 al 19 ottobre tra Cormons e Dobrovo (Brda).

Ad aprire la conferenza stampa è stato l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, che ha sottolineato la portata culturale e identitaria della rassegna: «“Linguae mundi” è una scommessa in cui crediamo perché è un festival che rappresenta l’essenza stessa della nostra regione, una regione multiculturale in cui si parlano ufficialmente quattro lingue». Roberti ha aggiunto: «Le quattro lingue rappresentano un’opportunità di crescita per il nostro territorio, a partire dalla stessa autonomia, che ne viene giustificata e rafforzata, ma anche sotto il profilo turistico, perché il fatto che qui si parli italiano, sloveno, friulano e tedesco ci rende ancora più attrattivi».

Il festival nasce grazie a un bando del Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale), si inserisce nel percorso di avvicinamento a GO!2025 e vede la collaborazione tra il Comune di Cormons e l’Ente per il turismo e la cultura di Brda. Alla realizzazione hanno contribuito in modo significativo anche Arlef (Agenzia regionale per la lingua friulana) e Sso (Confederazione delle organizzazioni slovene).

Il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro, ha rimarcato lo spirito transfrontaliero dell’iniziativa: «Abbiamo deciso di partecipare al bando del Gect assieme alla partnership slovena del Brda per creare questo festival, che sappia abbracciare questo territorio speciale di confine e la sua unicità, perché riteniamo importante valorizzare e dare risalto alle diverse sensibilità del nostro territorio».

Sul legame tra memoria storica e futuro si è soffermata l’assessore alla Cultura di Cormons, Anna Bortolotti: «Il nostro territorio da sempre è crocevia di popoli e cultura e conserva una ricchezza unica, e cioè la presenza di più lingue sullo stesso territorio. Lingue ed identità che nel tempo si sono intrecciate creando storie, tradizioni e visioni comuni, e noi siamo partiti proprio da qui. Il festival non vuole essere solo celebrazione di questo patrimonio, bensì occasione di crescita collettiva e scambio culturale, e grazie alla collaborazione di tutti i partner abbiamo creato un programma ricco e variegato. Questo festival vuole essere di fatto un ponte tra un passato che ci appartiene ed un futuro che vogliamo costruire assieme».

A ricordare la cornice europea del progetto è stata Romina Kocina, direttrice del Gect: «Ci tengo a ricordare che il Gect è uno strumento del territorio ed il merito va anche al programma Interreg Italia-Slovenia che ci consente di investire su progetti interessanti come quelli del festival stesso. Abbiamo finanziato 56 progetti e tutti questi hanno l’obiettivo ultimo non solo di portare valore alla Capitale europea della cultura, ma anche ad andare oltre».

Il programma di Linguae mundi sarà ampio e articolato. Il 17 ottobre si terrà la Conferenza internazionale sulle lingue di minoranza, con una sessione generale al mattino nella sala civica di Cormons e un pomeriggio dedicato alle “storie di successo” a Villa Vipolže, in Slovenia. Spazio anche all’arte con le mostre “Voices – Le lingue di confine” e “I versi di Celso Macor nelle opere di Dario Delpin” a Cormons e “Ai crocevia del mondo. Il Collio e la vita al confine” al castello di Dobrovo.

Il 18 ottobre sarà invece la giornata dello sport e della musica. La pedalata transfrontaliera e l’escursione tra i vigneti uniranno i due lati del confine, mentre in serata il Teatro comunale di Cormons ospiterà il grande concerto con artisti da Sardegna, Friuli, Paesi Baschi e Slovenia: una festa di lingue, suoni e tradizioni che testimonia la vitalità degli idiomi minoritari.

Accanto a convegni e spettacoli, non mancheranno laboratori per bambini e famiglie, incontri con artisti visivi e rappresentazioni teatrali, tra cui lo spettacolo del Teatri Stabil Furlan “Se vivrò dovrò pur tornare”, dedicato alle storie di tre generazioni di donne friulane.

Alla presentazione del festival sono intervenute anche la direttrice dell’Istituto per il turismo, la cultura, la gioventù e lo sport di Brda, Tina Novak Samec, e numerose autorità locali e regionali, a testimoniare l’ampia rete istituzionale che sostiene l’iniziativa.

Con “Linguae mundi”, Cormons e Brda si candidano dunque a essere un laboratorio europeo di convivenza e creatività, dove lingue e culture diverse non sono barriere, ma strumenti per crescere, dialogare e immaginare insieme il futuro.

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