Vinoway Selection
Cormons, il vino di Borgo Savaian premiato come miglior Orange

Premio al Vinoway Selection per la bottiglia di Borgo Savaian, scelto come Miglior Orange 2024. Come nasce il progetto di Aransat.
A Vinoway Selection 2024, tenutosi nei giorni scorsi presso Castello Monaci a Salice Salentino in provincia di Lecce, è stato premiato l'Aransat di Borgo Savaian come Miglior Orange 2024. Si tratta di un macerato “leggiadro e performante che mostra note di fiori di arancio, cumino, pesche gialle e datteri; corpo pieno, struttura polifenolica e un finale schietto e performante”, nato a Cormons. Il progetto di Aransat nasce dalla passione di un gruppo di amici, ognuno con differenti competenze specifiche.
A realizzarlo sono stati l’enologo Nicola Biasi, titolare della società di consulenze enologiche Nicola Biasi Consulting; Stefano Bastiani, proprietario di Borgo Savaian, e la preziosa collaborazione di Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano e Michele Machetti con la loro società KH Wines, di importanza strategica nel mondo del vino.
“Questo premio dimostra ancora una volta che i grandi risultati si possono ottenere solo con il lavoro di squadra e con tanta attenzione ai dettagli - afferma Nicola Biasi - Anche gli Orange, tipologia di vino spesso associata al concetto sbagliato di vini naturali, per essere di qualità devono essere fatti applicando un’enologia moderna e razionale. Approccio da sempre dimostrato da Stefano e da tutte le persone che lavorano nell’azienda Borgo Savaian. Un ringraziamento speciale a Vinoway per aver riconosciuto il nostro lavoro".
Il team ha voluto rompere gli schemi, creando un orange che avesse sì un profondo legame con il territorio, ma che fosse allo stesso tempo figlio dell’enologia e della tecnica. Nasce così Aransat, un orange moderno e versatile, complesso ma dalla beva facile, sintesi perfetta tra tradizione e innovazione. Figlio delle più tradizionali uve friulane, raccolte a perfetta maturità, macera in acciaio per circa 90 giorni a una temperatura costante di 18 gradi centigradi.
Questa temperatura relativamente bassa è stata studiata appositamente per permettere di estrarre in maniera più dolce e meno aggressiva le note organolettiche, mantenendo l’acidità volatile più bassa. La fermentazione invece è controllata da lieviti selezionati in azienda. La malolattica viene svolta ad inizio primavera in maniera spontanea. L’affinamento è svolto in acciaio, mentre una piccola parte viene affinata in barriques di terzo passaggio.
Aransat, che esiste in due versioni “filtrato” e “non filtrato”, nasce da tutte queste accortezze tecniche ed enologiche che permettono di avere un vino capace di racchiudere in sé la grande identità dei migliori orange friulani, offrendo al fruitore una facilità di beva difficilmente riscontrabile in altri vini di questa categoria.
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