Cori razzisti dai tifosi della Pro Gorizia, «Ziberna è rimasto in silenzio»

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Cori razzisti dai tifosi della Pro Gorizia, «Ziberna è rimasto in silenzio»

Di Redazione • Pubblicato il 05 Apr 2022
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La candidata Laura Fasiolo chiede al sindaco una presa di posizione sull'accaduto.

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I presunti cori razzisti e filonazisti arrivati dalla tifoseria della Pro Gorizia una settimana fa, in occasione della sfida in casa contro la Virtus Corno, fanno ancora discutere. Sul fatto sta ora indagando la Procura federale, dopo che i giudici sportivi regionali hanno segnalato quanto accaduto e riportato nel referto dell'arbitro a margine della sfida di Eccellenza. Ad intervenire sulla vicenda è la candidata del centrosinistra alle elezioni comunali, Laura Fasiolo, che chiede una presa di posizione dell'attuale sindaco.

"Sulla brutta pagina scritta da 'tifosi', si fa per dire, della Pro Gorizia - interveniene - autori di cori definiti razzisti e filonazisti, sindaco e assessore allo sport hanno qualcosa da dire prima della pronuncia della Procura federale della Figc? O dobbiamo archiviare questo episodio come la conseguenza di un clima preoccupante che da troppo tempo investe Gorizia? Inammissibile il silenzio assordante di sindaco e assessore su un episodio che oltraggia i valori della comunità e della Costituzione".

Un fatto, rimarca la dem, "che offende la tifoseria in stragrande maggioranza sana, corretta, coerente con i messaggi educativi e formativi alla base dello sport. Pensi il sindaco Ziberna, come ha fatto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, in occasione di Atalanta-Napoli, a prendere pubblicamente le distanze dai cori razzisti dei tifosi. Gori ha chiesto scusa a nome personale e dei bergamaschi. Un gesto altamente simbolico, teso ad isolare i comportamenti di una minoranza estremista dal resto della tifoseria".

"Lo faccia anche Ziberna - conclude - e provveda a rimediare allo stato delle strutture edilizie sportive presenti in città, emblema della chiusura in senso lato e traslato di questa amministrazione. Palabigot, Ugg sono lì e 'ci parlano' di un degrado da cui chiediamo di uscire". Il fatto oggetto di ulteriori approfondimenti, secondo quanto riportato dal direttore di gara, sarebbe avvenuto fuori dal campo sportivo Bearzot di Campagnuzza, con la condanna del presidente Franco Bonanno che ha già condannato quanto successo.

Come si legge nel comunicato ufficiale del giudice sportivo regionale del 31 marzo, "l'arbitro riporta che in due occasioni un gruppo di sostenitori, posizionatisi all'esterno dell'impianto ove era in svolgimento la gara, intonava cori antisemiti, fortemente discriminatori per razza e orientamento sessuale e inneggianti al nazismo, nonché rivolgeva versi e insulti di scherno a sfondo razziale nei confronti di alcuni calciatori di colore quando il pallone veniva giocato da quest’ultimi".

Foto di Blazyfotosport

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