l'annuncio
Contratti precari in Asugi, arrivano le garanzie per 141 assunti nella sanità

Il risultato arriva dopo una mobilitazione durata circa un anno, condotta con presidi e manifestazioni davanti a prefettura e strutture ospedaliere.
Buone notizie sul fronte della sanità pubblica: Uil Fpl Friuli Venezia Giulia, il sindacato rivolto a tutti i lavoratori e le lavoratrici delle autonomie locali, della sanità e del terzo settore, e Nursind Fvg per le professioni infermieristiche, hanno annunciato la stabilizzazione di tutti i 141 lavoratori precari presenti all’interno di Asugi. A riferirlo è un comunicato stampa firmato dai due segretari regionali Stefano Bressan (Uil Fpl) e Luca Petruz (Nursind).
Risultato che arriva dopo una mobilitazione durata circa un anno e condotta mediante presidi e manifestazioni davanti alla prefettura e alle strutture ospedaliere dell’Area giuliana e isontina, che hanno portato alla trasformazione dei numerosi contratti a tempo indeterminato di infermieri, assistenti tecnici, fisioterapisti, Oss e altre figure fondamentali per l'Azienda sanitaria in rapporti di lavoro a tempo determinato. «Alcuni di loro svolgevano la professione in maniera precaria ormai da anni, nell’effettivo mancato rispetto del diritto a essere stabilizzati, a causa di problematiche aziendali relative ai tetti di spesa per il personale, ad esempio» spiega Stefano Bressan.
I due segretari regionali ci tengono però a precisare che i problemi di carenza di organico nelle strutture dell’azienda sanitaria giuliano-isontina sono lungi dall’essere completamente risolti. Ancora superiore a 700 il numero di professionisti mancanti e necessari per un'efficiente erogazione dei servizi sanitari - situazione che in alcune realtà territoriali, specialmente nell’isontino, sta praticamente portando al collasso delle strutture.
Altra questione che Uil Fpl e Nursind hanno annunciato di voler portare avanti è l’equiparazione del salario accessorio di tutti i dipendenti del Sistema Sanitario Regionale, caratterizzato al momento da pesanti differenze. Concorde sul tema anche l’assessore regionale alla sanità Riccardi, che i rappresentanti delle due sigle hanno incontrato l’11 settembre a Palmanova per interloquire in merito. È previsto nell’arco del mese un ulteriore incontro con l’assessore e con la Direzione Centrale Salute, incentrato su questa e su un’ulteriore linea di mobilitazione.
«Oltre all’equiparazione stipendiale di tutti i lavoratori del Ssr, vogliamo anche andare a storicizzare le risorse mancanti ad Asugi che sono state tagliate a inizio anno – 2,8 milioni di euro nello specifico -, garantendole per il 2025 e per i prossimi anni al fine di pagare cambi turno, notti, indennità e richiami – così Bressan – l’alternativa a tali provvedimenti è il rischio concreto di andare a chiudere certi ospedali per tenerne aperti altri».
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