Contrasto al fondamentalismo e al separatismo islamico, Resuli (FdI): «Differenze religiose non siano strumenti di divisione sociale»

Contrasto al fondamentalismo e al separatismo islamico, Resuli (FdI): «Differenze religiose non siano strumenti di divisione sociale»

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Contrasto al fondamentalismo e al separatismo islamico, Resuli (FdI): «Differenze religiose non siano strumenti di divisione sociale»

Di REDAZIONE • Pubblicato il 08 Ott 2025
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Il capogruppo monfalconese accoglie con favore il disegno di legge presentato dal sottosegretario Andrea Delmastro contro il burqa nei luoghi pubblici, finanziamenti illeciti, odio religioso e matrimoni forzati.

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Anche dal territorio goriziano arriva il pieno sostegno alla proposta di legge firmata da Fratelli d’Italia «per contrastare il separatismo islamico e le derive fondamentaliste». Il capogruppo di Fratelli d’Italia a Monfalcone Luis Resuli, insieme al comparto provinciale di Fratelli d’Italia, ha accolto con favore il testo presentato in Parlamento dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e dai deputati Kelany, Bignami e Filini.

Il disegno di legge, composto da cinque articoli, introduce misure che vanno dal divieto del burqa nei luoghi pubblici al carcere per chi chiede o produce certificati di verginità, fino alla tracciabilità dei fondi destinati alle moschee. Rafforzate anche le pene per i matrimoni forzati e ampliato l’articolo 604 bis del codice penale con il reato per chi professa idee fondate sull’odio religioso.

«Non possiamo accettare che in Italia si creino enclave separate, dove vigono regole estranee al nostro ordinamento e dove si insinua il fondamentalismo islamico – dichiara Resuli – è un dovere difendere i diritti delle donne e tutelare la libertà di espressione, di coscienza e di pensiero, principi fondanti della nostra Costituzione». Un’iniziativa che, secondo il comparto provinciale di Fratelli d’Italia Gorizia, va letta «non solo come un atto di sicurezza, ma come una legge di civiltà».

«Occorre reagire e non voltarsi dall’altra parte – ha aggiunto Resuli – perché la libertà e la convivenza civile non possono essere messe in discussione da chi vuole imporre modelli fondati sulla Sharia». «Questa proposta è una risposta concreta e necessaria a chi vorrebbe trasformare le differenze religiose in strumenti di divisione sociale. L’Italia deve restare una comunità fondata su valori condivisi e non negoziabili» conclude il capogruppo monfalconese.

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