LE INIZIATIVE
Continua l’impegno dell’Arcidiocesi di Gorizia per Go! 2025, monsignor Redaelli: «Sia Capitale della cultura europea»

Proseguono le proposte delle Chiese di Gorizia e Nova Gorica. Il 10 giugno al Kulturni Center Lojze Bratuž arriva il giornalista Paolo Mieli. Atteso Enrico Letta per ottobre.
Nell’anno di Go!2025 il cuore pulsante del dialogo fra due Paesi è affidato in primis alla comunità cristiana, nelle cui radici riposa il seme dell’europeismo. Un calendario fitto di incontri, illustrato questa mattina in conferenza stampa al Palazzo Cobenzl di Gorizia dall’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli, che ha posto l’accento sui valori dell’Unione Europea. «La Chiesa di Gorizia, in collaborazione con la comunità cristiana di Nova Gorica, sta organizzando iniziative per recuperare quei valori dell’Europa e proporre, anziché una “Capitale europea della cultura” una “Capitale della cultura europea”», ha rimarcato il presule. Per un recupero di quelle virtù che insegnano l’integrazione e la solidarietà, a dispetto dei venti di guerra che imperversano nel vecchio continente. Un superamento delle divergenze che attraverso azioni concrete e riflessioni comuni possa sfociare nell’empatia e nella fratellanza, come accaduto con la simbolica Via Crucis transfrontaliera del Venerdì Santo.
«L’Unione europea ha permesso di recuperare quei valori indispensabili a superare le frontiere – ha riflettuto l’arcivescovo – e se non fosse nata saremmo ancora divisi». Sulla scia del convegno del 20 marzo avvenuto alla presenza del cardinale José Tolentino de Mendonça, l’Arcidiocesi intende abbracciare anche le comunità dei giovani, proponendo una meditazione comune sui possibili sentieri in grado di condurre alla pace. Ad aprire il fitto calendario di eventi, organizzati in collaborazione con Voce Isontina, Città dell’Uomo e il gruppo dei Visionari, sarà il giornalista e saggista Paolo Mieli, che nella giornata del 10 giugno alle ore 18 – al Kulturni center Lojze Bratuž – ragionerà sulle prospettive dell’Europa come l’abbiamo conosciuta e come i padri fondatori hanno voluto crearla. Nel tentativo di comprendere i meccanismi per superare l’impasse della guerra ed evitare di cedere ai nazionalismi. A seguire nella ricca proposta sarà poi l’incontro con l’ex presidente della regione Fvg Roberto Antonione, attraverso il cui impegno «la nostra regione ha potuto calarsi nella dimensione europea».
Una conferenza che si svolgerà nella serata del 4 luglio sotto le stelle di piazza San Rocco, per riflettere sulle prospettive della città e sui punti di criticità esistenti. E finalmente con la ripresa delle attività scolastiche si svolgerà l’incontro dedicato ai ragazzi, quando il 29 settembre – in luogo ancora da valutare – sarà presente l’ex presidente del consiglio Paolo Gentiloni. A questi seguirà nella giornata del 27 ottobre il confronto con Enrico Letta, accolto al Kulturni dom di Via Brass. Due giornate in cu approfondire le vicende economiche europee anche alla luce dei dazi imposti dal governo Trump. Preziose occasioni per considerare la realtà in continua evoluzione, che nel mese di novembre culmineranno con la presenza del cardinale Luis Antonio Tagle, proprio ieri protagonista in Vaticano con la consegna dell’anello del pescatore a Papa Leone XIV. «In merito a Gentiloni e Letta – spiega il direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi Mauro Ungaro – pensavamo di coinvolgere le scuole come accaduto con Borut Pahor». Una conferenza durante la quale i ragazzi possano intervistare gli ospiti d’eccellenza, prendendo coscienza che la propria giovinezza si traduce in speranza e cammino comune.
«I ragazzi sono il presente – precisa Ungaro - prima ancora che il futuro. Lo stesso cardinale Tolentino è rimasto piacevolmente sorpreso dall’esperienza avuta a marzo». Coinvolte nel piano d’incontri – prosecuzione dei passati Dialoghi di Corte Sant’Ilario - anche personalità slovene, con le quali è ancora in via di definizione il programma. Con la volontà di portare la cultura nel centro cittadino, l’idea di fondo è proseguire negli anni a venire, per favorire la vigilanza delle coscienze e una comprensione reciproca. «C’è grande interesse, verso Gorizia – osserva monsignor Redaelli – e disponibilità a visitarla, per la sua stessa peculiarità di essere confinaria». Una vivacità culturale che sfocerà in tre attesissime giornate, quando dal 22 al 24 settembre la città ospiterà il Consiglio Episcopale Permanente presieduto dal cardinale Matteo Maria Zuppi. In particolare, il 23 parteciperanno anche i vescovi sloveni e croati, durante un evento aperto al pubblico che probabilmente si svolgerà in piazza Transalpina.
Foto di Katja FerletičRimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

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