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Contagi in aumento, il sindaco di Gorizia chiede controlli al confine

Il sindaco Ziberna chiede un intervento del governo: «Accesso ai luoghi chiusi solo se vaccinati».
Preoccupa la situazione sanitaria legata ai contagi da coronavirus in Friuli Venezia Giulia. Oggi, a Gorizia si contano 185 positivi, secondo i dati aggiornati della Protezione civile, a fronte di 190 in quarantena, mentre son 137 i contagiati a Monfalcone e 219 quelli in quarantena. Un quadro che ha spinto il sindaco Rodolfo Ziberna a scrivere una lettera alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, e della Salute, Roberto Speranza, affinché il governo intervenga. In particolare, a preoccupare è l’incidenza oltreconfine, dove sono circa 400mila i positivi.
A Gorizia, l’incidenza attuale è di 400 casi su 100mila abitanti, a un passo dai 500 previsti per passare in zona gialla. “I dati che ci riguardano sono allarmanti - scrive il primo cittadino - tanto che la popolazione sta reagendo a questa situazione con giustificata apprensione, derivante anche dalla vicina Slovenia dove, a fronte di una percentuale di circa il 50% di vaccinati, su 100 tamponi fatti si registra un tasso di positività al Covid-19 pari addirittura a 40. I continui (e reciproci) attraversamenti del confine italo-sloveno non sono di certo di aiuto”.
Questi, rimarca Ziberna, “contribuiscono inevitabilmente ad accelerare la propagazione dei contagi, dal momento che alla frontiera non è prevista l’applicazione di alcuna tipologia di controllo”. Per questo, il sindaco chiede di eseguire controlli alla frontiera della temperatura e “del green pass a chi si reca in Italia dall’estero”. No, però, alle barriere fisiche. Nella missiva, inoltre, suggerisce di demandare alle Regioni “la facoltà di consentire l’accesso ai luoghi chiusi esclusivamente alla popolazione vaccinata e non semplicemente ai detentori di green pass”. Una misura che ricalca l’idea della “super carta verde”.
Per il primo cittadino, “le persone vaccinate oggi tendono ad evitare certi luoghi (come, per esempio, i teatri o i cinema) per il timore di essere contagiati da chi, pur avendo effettuato il tampone il giorno prima, potrebbe nel frattempo aver contratto il virus”. Per quanto riguarda Gorizia, la situazione ha già portato la giunta a rinunciare alla pista di ghiaccio in piazza della Vittoria per il Dicembre goriziano, mentre sono sempre più in dubbio le giostre per la festa di Sant’Andrea, in partenza il 4 dicembre. Lo steso giorno, saranno accese le luminarie.
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