La conta dei presenti scalda gli animi, Aula sospesa e bagarre a Gorizia

La conta dei presenti scalda gli animi, scoppia la bagarre a Gorizia

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La conta dei presenti scalda gli animi, scoppia la bagarre a Gorizia

Di Lisa Duso • Pubblicato il 19 Apr 2023
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Sospesa oggi la seduta del consiglio comunale, la minoranza esce dall'Aula. Ziberna: «Manciata di consiglieri irresponsabili».

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Non una vittoria questa sera per la maggioranza in consiglio comunale, dove si sarebbe dovuto discutere – come continuazione della seduta di lunedì - l’approvazione del regolamento della nuova Imposta locale immobiliare autonoma (Ilia) in sostituzione dell’Imu, l’adeguamento alle modifiche normative della Tari oltre alla richiesta a che l’amministrazione comunale chieda a governo e Regione di trasferire in città la sede di Insiel, l’azienda regionale di servizi informatici. Tematiche che però hanno visto l'assenza di diversi esponenti dell'Aula, in particolare nel centrodestra.

La minoranza ha chiesto così il conteggio del numero legale, per poi uscire dalla sala per protesta. Un’istanza dovuta ad una situazione anomala riscontrata dai presenti: “Loro sostengono sia presente il numero legale, mentre noi sosteniamo di essere in 20” spiega Emanuele Traini (Ragione autonoma Fwd). I problemi sono diversi: “In collegamento non c’era solo Tomasin ma anche Altinier, che non sapevamo avrebbe partecipato da remoto e invece è stato contato come presente", oltre al conteggio della presenza di Paolo Comolli (Lista Ziberna).

Quest'ultimo è però è arrivato solo ad appello finito. “Inoltre anche io e Franco Zotti, che siamo usciti dall’Aula, siamo stati segnati come presenti, perché abbiamo lasciato la tessera digitale” riepiloga Traini. “Una quantificazione rispetto al numero legale decisamente improbabile” ribatte la dem Laura Fasiolo. Non è però mancata la voce del sindaco Rodolfo Ziberna: “Rimane l'amarezza per il fatto che ci sia chi continua a giocare con le istituzioni anziché tutelare gli interessi dei cittadini, ritenendo che il ritardo di pochi secondi di alcuni consiglieri comunali giustifichi il danno subìto dalla città e dai cittadini".

"Gorizia non merita di essere trattata in questo modo da parte di una manciata di consiglieri comunali irresponsabili”. Ma il problema deriverebbe dal regolamento, come sottolineato dalla stessa segretaria generale Maria Grazia De Rosa, “che non consente interpretazioni univoche”. Chiaro per quanto riguarda la validità della presenza telematica, specificando all’articolo 4 che “coloro che si collegano da remoto dovranno essere sempre visibili dal pubblico tramite streaming, compatibilmente con i sistemi e gli applicativi utilizzati”, e rendendo dunque invalide partecipazioni non conformi alla norma.

Ma non per quanto concerne le presenza in assise: si devono contare le presenze nominali o attraverso tessera digitale? “Finora si era sempre contata la presenza fisica e non digitale” ancora Traini, spiegando l’ambiguità alla base della problematica, usata in prima sede dalla maggioranza per evitare l’annullamento del consiglio. “La democrazia dovrebbe essere partecipazione” lamenta Fasiolo, denunciando un centrodestra “che non riesce nemmeno a garantire la propria presenza e che si sabota i lavori” e che, afferma Franco Perazza (Pd), “non sa usare le forze che ha disposizione”.

La critica si leva anche dalle parole di Franco Zotti (Zotti contro tutti), che accusa: “Se non hanno i numeri devono andare a casa”. Dunque, nonostante “sia stata certificata la presenza per numerazione elettronica, per prassi abbiamo proceduto all’appello nominale - spiega la segretaria generale – e tolte tre presenza non certificate attraverso il conteggio nominale, si arriva a 20”, quota che fa venir meno il numero legale. “Per il prossimo consiglio comunale (previsto in seconda convocazione per mercoledì 26 aprile, ndr) provvederemo per un sistema che comprenda entrambi i sistemi di enumerazione” le parole in via conclusiva di De Rosa.

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