Confini da attraversare: la ventesima Mediterranea - Biennale dei giovani artisti arriva tra Gorizia e Nova Gorica

Confini da attraversare: la ventesima Mediterranea - Biennale dei giovani artisti arriva tra Gorizia e Nova Gorica

La proposta

Confini da attraversare: la ventesima Mediterranea - Biennale dei giovani artisti arriva tra Gorizia e Nova Gorica

Di Redazione • Pubblicato il 28 Mag 2025
Copertina per Confini da attraversare: la ventesima Mediterranea - Biennale dei giovani artisti arriva tra Gorizia e Nova Gorica

Dopo l'inaugurazione del 30 maggio resterà aperto fino al 30 giugno uno degli appuntamenti più attesi nel panorama culturale europeo e mediterraneo.

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Dal 30 maggio al 30 giugno Nova Gorica, Vipava e Gorizia ospiteranno la ventesima edizione di Mediterranea – Biennale dei giovani artisti, uno degli appuntamenti più attesi nel panorama culturale europeo e mediterraneo. L’iniziativa, che rientra nel programma della Capitale Europea della Cultura 2025 Nova Gorica - Gorizia, avrà come titolo Confini dentro di noi e offrirà al pubblico uno spazio di riflessione sui limiti visibili e invisibili che modellano identità, società e futuro. La mostra sarà aperta alle 20 al Centro EPIC in via Kolodvorska a Nova Gorica.

Nata nel 1985 a Barcellona e organizzata dalla rete BJCEM (Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée), la manifestazione rappresenta da sempre una piattaforma chiave per lo scambio interculturale. L’edizione 2025 sarà curata da Tia Čiček e Misal Adnan Yıldız e realizzata in collaborazione con l’istituto GO! 2025, l’associazione ŠKUC e la stessa BJCEM.

Il programma d’apertura, dal 30 maggio al 3 giugno, prevede mostre, performance, incontri pubblici e momenti di socialità. Il clou sarà il Forum dei giovani artisti, sabato 31 maggio, un’occasione per riflettere sul ruolo dell’arte nella società contemporanea attraverso tavole rotonde, dibattiti e sessioni interattive dedicate ai confini culturali e alla responsabilità creativa.

Più di 90 giovani artisti e collettivi provenienti da Europa, Medio Oriente e Nord Africa prenderanno parte all’evento, portando esperienze che spaziano dalle arti visive e performative ai media digitali, dal design alla scrittura fino all’impegno sociale. Tra i partecipanti figurano, tra gli altri, Carlos Amores Carlos & Alba Fortes, Chiara Consiglio, Nour Shantout, Helena Tahir, Amir Youssef e Yun Zhang.

Non sarà una biennale che insegue l’utopia di un mondo “senza confini”, ma un’esplorazione concreta dei limiti geografici, psicologici, politici ed ecologici che definiscono il nostro presente e che possono essere trasformati. Lo ha spiegato chiaramente il curatore Yıldız nel testo di presentazione: «Forse sviluppare idee non basta più. È tempo di incarnarle. Dobbiamo ristabilire le basi del nostro lavoro affinché siano coerenti con il mondo in cui vogliamo vivere. Eppure – continuiamo a insistere».

I due curatori portano con sé esperienze di alto profilo. Čiček, storica dell’arte e direttrice artistica della Galleria Škuc, è attiva nella formazione curatoriale e nella promozione di pratiche femministe e queer. Yıldız, già alla guida di Künstlerhaus Stuttgart e Artspace Aotearoa, ha curato progetti in tutto il mondo con artisti come Hito Steyerl e Sarkis, collaborando con istituzioni come Palais de Tokyo e Montehermoso.

A sostenere l’iniziativa ci sarà anche il Gruppo Cassa Centrale – Credito Cooperativo Italiano, tra i primi dieci gruppi bancari del Paese, con il coinvolgimento delle banche regionali Banca 360, Cassa Rurale FVG, PrimaCassa e ZKB Trieste e Gorizia. «Siamo orgogliosi di sostenere un progetto che condivide con noi valori fondamentali come la cooperazione, l’inclusione, la sostenibilità e la valorizzazione dei giovani talenti» ha dichiarato Lorenzo Kasperkovitz, responsabile delle relazioni esterne e sostenibilità del Gruppo.

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