Polemiche a Cormons sulla Comunità del Collio, scintille in Aula a Medea

Polemiche a Cormons sulla Comunità del Collio, scintille in Aula a Medea

lo scontro

Polemiche a Cormons sulla Comunità del Collio, scintille in Aula a Medea

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 30 Nov 2022
Copertina per Polemiche a Cormons sulla Comunità del Collio, scintille in Aula a Medea

La minoranza abbandona l'Aula a Medea, scintille sulla creazione del nuovo ente.

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La Comunità del Collio rimane al centro di numerosi dubbi, specie tra le minoranze dei Comuni che vi faranno parte, in particolare di Medea e Cormons. Proprio nell’ultimo consiglio comunale della cittadina collinare, l’opposizione ha espresso gli ennesimi dubbi in merito alla sostenibilità del progetto.

“Per quanto mi riguarda - così il consigliere di minoranza Gino Simoni - e per quanto riguarda il gruppo a cui appartengo, considero non tanto questo Statuto errato ma quanto il concetto di Comunità del Collio, la quale trova a visualizzarsi come segue: 10 Comuni limitrofi a Cormons, con Cormons centro direzionale, i quali si mettono quasi (ma possiamo anche togliere il quasi) in concorrenza rispetto ad altri Comuni in forza ad un detto di derivazione hobbesiana 'uniti ma non liberi'".

Da Medea emergono dubbi in merito alla mancata conoscenza approfondita del progetto: “Il sindaco dice che non era utile e tantomeno necessario coinvolgere la cittadinanza informandola di questo progetto, che è il Consiglio Comunale che con il suo voto costituisce la Comunità – Rachele Petrin (Lista Vivere Medea) – Il sindaco dice poi che la comunità verrà coinvolta da qui all'avvio in riunioni pubbliche per valutare insieme quali funzioni e servizi andare ad inserire, ma i servizi che entrano in Comunità il primo gennaio 2023 sono già decisi".

"Risulta un po' contraddittorio la partecipazione democratica a questo progetto, la quale doveva essere intrapresa da parte del sindaco e della giunta molto più addietro e a monte dell'approvazione in consiglio, gravemente insufficiente un dibattito in consiglio". Dura la risposta da parte della maggioranza: “Minoranza imbarazzante - così la giunta in una nota -. Ci farebbe piacere avere tanta partecipazione ai Consigli per permettere ai cittadini di valutare direttamente le posizioni e gli atteggiamenti. La saccenza dell'opposizione ha superato ogni limite".

"Consideriamo l'abbandono dell'aula una grande mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che hanno scelto di essere rappresentati da loro. Sono anni che riceviamo lezioni di diritto amministrativo e di amministrazione in generale da chi non conosce le dinamiche dell’ente. L'opposizione non può fingere ogni volta di voler comprendere meglio per poi travisare completamente il contenuto del dibattito, mettendoci anche in bocca affermazioni che non abbiamo detto, al solo fine di screditarci agli occhi della cittadinanza”.

La stessa giunta aggiunge: “Non è possibile ricevere richieste sui costi e sul coinvolgimento della cittadinanza quando l'argomento in discussione è uno Statuto, un documento dal contenuto prettamente tecnico che non fa cenno alcuno alle spese. Noi riteniamo che i cittadini ci abbiano eletto per compiere delle scelte politiche nell'interesse del nostro paese e in questo senso riteniamo lungimirante l'adesione alla Comunità del Collio. La sensazione è di essere già in campagna elettorale: a tal proposito noi portiamo i 200mila euro per la scuola primaria ricevuti in questi giorni”.

A conclusione, il primo cittadino e i suoi rilevano: “Considerati i rapporti che si sono creati, valuteremo di volta in volta l'opportunità o meno di rispondere agli attacchi della minoranza, non per nasconderci, ma perché questi non sono toni che ci appartengono. Questa volta però non potevamo tacere. Ribadiamo la nostra disponibilità a fornire ai cittadini ogni chiarimento necessario".

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