La sentenza
Monfalcone vince la causa contro A2A, il colosso risarcirà 240mila euro

Il Tribunale di Gorizia si è espresso a favore dell'amministrazione comunale sul mancato rispetto di un accordo del 2012.
Il Comune di Monfalcone vince una nuova causa con A2A, dopo che nelle scorse settimane il Tar aveva già dato ragione all'ente locale rispetto all'adozione di una norma urbanistica di tutela del proprio territorio. Ora è la volta del tribunale civile che riconoscendo fondato il ricorso presentato dall’amministrazione comunale ha condannato la società energetica a pagare 239 mila euro, oltre alle spese di lite per altri 13.430 euro. Soddisfazione del sindaco Anna Maria Cisint che ha annunciato che impiegherà la relativa somma per interventi di miglioramento ambientale nell’interesse dell’intera collettività.
La vicenda ha avuto origine con l’insediamento della nuova giunta nel 2016 che aveva constatato l’esistenza di un protocollo che prevedeva il versamento alle casse municipali di 80 mila euro all’anno per azioni di mitigazione. “Invece A2A aveva utilizzato il fondo per proprie esigenze, e in specifico per predisporre lo studio per le proprie autorizzazioni ambientali, peraltro senza obiezioni da parte dell’ex-sindaco Silvia Altran. Ne era seguito un contenzioso e di fronte all’atteggiamento negativo della società lombarda, nel 2019, il Comune aveva deciso di adire alle vie legali”, ha ricordato il sindaco. Di fatto, A2A stessa aveva ritenuto illegittima una seduta nel 2017, contestando la validità di ogni deliberazione e decisione assunta con una lettera. Nonostante ulteriori convocazioni, il tavolo non si era più riunito.
“Nel mio operato – ha sottolineato Cisint - mi sono costantemente battuta per la difesa degli interessi dei cittadini e del territorio e quando questi vengono calpestati e ignorati non resta che la strada di sostenere le ragioni pubbliche nelle sedi competenti. Purtroppo, le giunte del passato in più occasioni hanno dimostrato di sorvolare nella tutela dei diritti anche quando sono in gioco questioni fondamentali come quelle della salute e dell’ambiente. Quello della centrale è un caso esemplare nel quale emerge chiaro chi sta realmente difendendo Monfalcone e chi è pronto a calpestare anche la salvaguardia del bene primario per polemizzare con l’amministrazione comunale. Da questa vicenda, come da quella del ricorso che si è sviluppato al Tar, si può trarre la lezione che il Comune non intende subordinare la propria azione di fronte ai comportamenti di chi pensa di prevaricare facendo valere il proprio peso e per questo la sentenza del tribunale è un grande successo per la dignità della città e per il rispetto verso la comunità tutta”.
La sentenza è arrivata nella mattinata di oggi, 31 gennaio, anche se emessa il 24 dello stesso mese dal giudice monocratico Francesca Clocchiatti del Tribunale di Gorizia. A difendere il comune di Monfalcone l’avvocato Caterina Belletti mentre a prendere le difese di A2A sono stati gli avvocati Alessandra Cardini e Luca Prati.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
