Il commercio di Trieste si ritrova in Villa Russiz, «al centro della nuova Europa»

Il commercio di Trieste si ritrova in Villa Russiz, «al centro della nuova Europa»

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Il commercio di Trieste si ritrova in Villa Russiz, «al centro della nuova Europa»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 29 Giu 2022
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L'assemblea nella storica dimora, firmata la fusione tra Terziaria Gorizia con quella triestina.

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Il commercio di Trieste si è ritrovato a Villa Russiz per la sua annuale assemblea, che ha visto a confronto i vertici dell’associazione con i suoi componenti. Una location non casuale, con la trasferta a Capriva del Friuli in “casa” dello stesso numero uno del sodalizio, Antonio Paoletti, che veste anche i panni di presidente della Fondazione. L’aver portato qui gli esponenti del mondo imprenditoriale giuliano è stato così anche un modo per far conoscere la realtà solidale, che aiuta ragazzi in situazioni difficili.

È stata anche l’occasione per sottoscrivere la fusione tra Terziaria Gorizia con l’omologa triestina, unendo così i centri di assistenza tecnica delle due provincie per i commercianti. Nel suo discorso, Paoletti ha ricordato come il 2021 “è stato un anno importante, poi c’è stato l’aumento dei costi prima ancora che scoppiasse la guerra in Ucraina. C’è anche l’emergenza del clima, che cambia l’uso delle risorse”. In questo scenario, “non si trovano dipendenti, ma spetta alla politica capire i perché di questo problema”.

Il vertice dei commercianti ha quindi elencato lo stato di salute della realtà di categoria, che conta 3.137 associati nel capoluogo regionale, di cui 40% impiegati nel commercio e 26% nel turismo. “Siamo al centro della nuova Europa, incontro sempre più spesso persone che vogliono investire su immobili ma anche in attività produttive”. Un esempio è l’arrivo in riva all’Adriatico della Bat, che sostituirà l’America Tobacco con 600 nuovi assunzioni attese. “Siamo anche al lavoro per far decollare i distretti del commercio”.

Tema, questo, al centro della legge SviluppoImpresa voluta dall’assessore delegato Sergio Emidio Bini, presente ieri all’incontro. "È il momento di scelte importanti - ha rilevato - il turismo e il terziario regionali vivono un periodo di crescita, che va sostenuta, sempre attraverso quella vincente alleanza tra il pubblico, il privato e le associazioni di categoria. In assestamento ci saranno 40 milioni di euro a sostegno delle imprese colpite dal caro energia, ma anche contributi importanti per chi vorrà investire nel fotovoltaico per la propria impresa”.

Ha quindi ricordato che l’amministrazione regionale “in quattro anni ha messo a disposizione del terziario e del turismo quasi 400 milioni di euro”, di cui 80 milioni durante la pandemia. Nel frattempo, si guarda al ritorno dei turisti in regione per l’estate, con un trend che - secondo le previsioni - dovrebbe superare i dati del 2019. Ciò che preoccupa è invece l’aumento dell’inflazione, con la caduta della capacità di acquisto delle famiglie. “Abbiamo salari bassi - ancora Bini - ma anche un alto costo del lavoro. A costo di perdere qualche voto, bisogna fare delle scelte”.

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