I commenti della Lega sul voto in Regione alla legge anti-niqāb. Cisint: «Qui parliamo di sottomissione»

I commenti della Lega sul voto in Regione alla legge anti-niqāb. Cisint: «Qui parliamo di sottomissione»

GLI INTERVENTI

I commenti della Lega sul voto in Regione alla legge anti-niqāb. Cisint: «Qui parliamo di sottomissione»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 14 Mar 2025
Copertina per I commenti della Lega sul voto in Regione alla legge anti-niqāb. Cisint: «Qui parliamo di sottomissione»

La conferenza stampa prima della visita del ministro Valditara. Ne enfatizza l'urgenza anche Calligaris: «Norma di portata nazionale, non concentrarsi solo su Monfalcone».

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«Mi capita ogni giorno che mi chiamino altri cittadini, sindaci, amministratori e giornalisti per raccontarmi di come la situazione nelle scuole e delle percentuali di stranieri non sia gestibile. Qui parliamo di sottomissione». In un clima teso per la visita successiva del ministro Valditara, in un biblioteca comunale controllata da Polizia, Digos e sicurezza privata, la sezione monfalconese della Lega ha voluto ribadire, dalle parole dell’ europarlamentare Anna Maria Cisint, la paternità della proposta di legge sul Niqab passata ieri, 13 marzo 2025, in V commissione regionale.

Accompagnata dal candidato sindaco, Luca Fasan, e dal consigliere regionale e capogruppo Lega Antonio Calligaris, Cisint ha parlato di «matrimoni combinati» e di «radicalizzazione crescente». «Il volto integralmente coperto fa sì che la donna diventi un mero oggetto sessuale ed è segno di sottomissione. Tra l’altro non compatibile con la normativa italiana».

La sentenza del Consiglio di Stato che consentiva l’utilizzo del velo integrale per motivi religiosi con il «giustificato motivo è stato il buco nella scafa che ha consentito di continuare a utilizzare». L’attacco di Calligaris è stato chiaro verso la minoranza in consiglio regionale. «In commissione non c’è stato il voto di Bullian e Moretti ma solo di Honsell e Pellegrini che è stato l’unico coerente. Attendo il voto di martedì per capire cosa sceglieranno», ha ribadito Calligaris secondo cui «è necessario non parafare di Monfalcone perché questa norma è semplicemente nazionale».

«È triste essere conigli e scappare dalle proprie responsabilità e dare una risposta normativa a queste tematiche che sono importanti per Monfalcone e per l’Italia», ha chiosato Cisint secondo cui «la sottomissione è reale. Speriamo che martedì il voto in aula ci sia e non ci sia una fuga».

«L'unico coniglio che scappa dal confronto si chiama Luca Fasan ed è, per sua auto-definizione, il candidato burattino scelto da Cisint con il benestare romano». A dirlo, poco dopo la conferenza, il candidato sindaco per il centrosinistra a Monfalcone, Diego Moretti, replicando alle dichiarazioni di Cisint che oggi insieme a Calligaris e Fasan ha illustrato alla stampa la proposta di legge nazionale contro il niqab negli uffici pubblici e scuole.

«L'ex sindaca sa bene che sono stato io a sollevare per primo il tema del niqab a scuola (dopo che lei per due anni ha fatto finta di niente), e se Calligaris le avesse spiegato com'è andata la discussione in Commissione, il voto alla mozione del 2019 e il contenuto del mio intervento di ieri, scoprirebbe che la non partecipazione al voto di Pd e Patto è legata alla strumentalizzazione fatta dalla Lega e dal Centrodestra per sola speculazione elettorale di una questione complessa su cui da parte nostra non c'è alcuna ambiguità. Il resto è ipocrisia di chi ha l'interesse che le cose restino così per alimentare i reciproci integralismi di una stessa medaglia», conclude Moretti.

Foto di Fabio Bergamasco

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