le dichiarazioni
Colpite auto della Rai durante servizio sulle foibe, solidarietà anche dalla Ssk

Espressa vicinanza da diverse parti politiche, la segretaria Premolin della Ssk: «Documentare oggettivamente i fatti storici non significa alimentare odio e vendetta».
Sono diversi i messaggi di vicinanza arrivati alla toupe della Rai protagonista dell'atto vandalico nel pomeriggio di mercoledì, in Istria, mentre stavano lavorando a un servizio sulle foibe. A esprimere solidarietà al giornalista goriziano Andrea Romoli e al resto del gruppo è anche Fulvia Premolin, segretario politico della Slovenska skupnost, che in una nota sottolinea "che documentare oggettivamente i fatti storici non significa alimentare odio e vendetta, ma è certamente occasione di riflessione sulle cause che hanno portato e purtroppo ancora portano al potere idee criminose, piene di disprezzo per la vita umana".
"Ricordare e riflettere significa andare verso una visione di futuro comune di pace e di rispetto reciproco, come sta a sottolineare l’incontro storico tra i due presidenti Mattarella e Pahor dinanzi ai cippi che ricordano la storia travagliata delle nostre terre, che non deve mai più ripetersi" conclude l'esponente della Ssk. Parole di supporto anche dal consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga presidente): "Credo fermamente che la ricerca della verità e i progressi compiuti nel sanare le ferite del secolo scorso lungo il confine orientale non debbano essere interrotti da chi vorrebbe fratturare le comunità italiana e slovena con attacchi violenti e pericolose derive ideologiche".
"La violenza - conclude Bernardis - è sempre e comunque inaccettabile, è un atto d'odio che va fermamente condannato. Rivolgo la mia incondizionata vicinanza e totale sostegno ai giornalisti Rai coinvolti, così come a coloro che si dedicano alla ricerca della verità e a promuovere un percorso comune di pace, fratellanza e reciproco rispetto". Quindi, anche la deputata triestina Nicole Matteoni (Fratelli d'Italia) è intervenuta, definendo "scandaloso quanto avvenuto ieri in Slovenia", durante le riprese di "un servizio sulla strage delle Foibe, tragico capitolo della Storia del nostro territorio ancora troppo spesso marginalizzato".
"In un’epoca in cui la volontà di far emergere la verità storica e di non oscurare i crimini dell’umanità è ormai un punto imprescindibile, l’indegno gesto che ha preso di mira i giornalisti in questione, impegnati in una onorevole causa d’informazione e sensibilizzazione culturale, non merita giustificazione alcuna e rappresenta un vile attacco, irrispettoso verso la Storia della Venezia Giulia e del suo popolo. Totale e piena solidarietà alla categoria dei giornalisti e ad Unirai, la memoria di questi martiri non verrà intimidita da questi atti di violenza come quella avvenuta. Difenderemo sempre la verità, difenderemo la Storia e ci batteremo per proteggerla” conclude la parlamentare.
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