«Ora 4mila cittadini seguiti dall'Asap a Gorizia», nuova manifestazione sulla sanità

«Ora 4mila cittadini seguiti dall'Asap a Gorizia», nuova manifestazione sulla sanità

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«Ora 4mila cittadini seguiti dall'Asap a Gorizia», nuova manifestazione sulla sanità

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 10 Apr 2024
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Il comitato di Gorizia del Coordinamento salute Fvg annuncia una nuova manifestazione, sempre sotto il municipio, per parlare di sanità pubblica.

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Il comitato di Gorizia del Coordinamento salute Fvg è pronto a tornare in piazza, dopo la prima manifestazione sotto il municipio a marzo. Ancora una volta, al centro ci saranno le richieste per la sanità pubblica, in particolare nell’ambito cittadino dove, con il recente pensionamento della dottoressa Laura Zulli, solo 600 su 1600 dei suoi pazienti potranno essere reindirizzati alla sostituta Lidia Adilova. In realtà, il medico prenderà servizio a Mossa, mentre la collega visitava in via Ascoli e corso Italia.

Entrata in servizio il primo aprile, per il momento Adilova potrà seguire fino a 600 persone. Gli altri, complice l’assenza di disponibilità con altri professionisti, potranno essere reindirizzati all’Ambulatorio sperimentale (Asap) in Parco Basaglia. «Così - ha sottolineato il medico in pensione Adelino Adami - le persone seguite salgono a 4mila. È quasi il 10% della popolazione cittadina. Ci dicano che cosa è stato fatto per migliorare la situazione». Per questo, sabato 13 aprile alle 10 le associazioni torneranno in piazza del Municipio.

«Sarà un’assemblea - ha spiegato la coordinatrice del comitato, Daniela Careddu - e il nostro sarà un modo originale di protestare, perché stiamo preparando un ‘vademecum di sopravvivenza’ per il cittadino. Sarà consegnato sabato e sarà dedicato alle liste d’attesa, spiegando come ottenere il rimborso per il ritardo delle visite specialistiche. È un modo per venire incontro al cittadino». I proponenti spiegano che questo è il primo modulo realizzato proprio per essere presentato all’Asugi, a differenza di altri che già ci sono online.

Careddu, inoltre, ha rimarcato che quel 13 marzo «avremmo voluto avere una risposta dal sindaco, anche per dimostrare interesse nei nostri confronti, ma non c’è stata. L’assessore Silvana Romano era stata delegata a ricevere la nostra lettera e ci ha accolti al primo piano, ma in quella occasione il nostro interesse era dialogare con cittadini. Siamo delusi e dispiaciuti». Ha preannunciato quindi che il comitato continuerà a insistere con il sindaco, puntando a portare la protesta anche in Regione insieme al resto del Coordinamento Fvg.

Come recita il foglietto che sarà consegnato sabato, «qualora l'Azienda non riesca a soddisfare al suo interno le richieste di prenotazione nei tempi previsti, il cittadino deve inviare al proprio Distretto Sanitario di residenza domanda di autorizzazione ad effettuare la prestazione in libera professione presso strutture pubbliche o private accreditate». Però, «senza previa autorizzazione del Distretto Sanitario la prestazione non verrà rimborsata». Sono al vaglio anche altre guide simili, nel prossimo futuro, sui temi sollevati dallo stesso comitato.

«Ci rivolgiamo al sindaco in quanto è lui il tutore della salute - così Anna Di Gianantonio, presidente dell’Anpi di Gorizia e componente del gruppo - sappiamo che non è colpa sua della situazione ma ci aspettiamo che sia più attivo dal punto di vista politico in Regione. Anche perché qui la situazione p più drammatica rispetto ad altri cittadine».

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