l'evento
Le città divise dal confine si incontrano a Gorizia, «costruiamo l'Europa»

Da giovedì a domenica le delegazioni delle città europee saranno ospiti in città, si punta a un documento condiviso da inviare a Bruxelles.
Si ritroveranno da giovedì a domenica a Gorizia, per discutere insieme di ciò che le accumuna tra difficoltà e opportunità: il confine. Al Grand Hotel Entourage, si terrà il secondo forum delle città transfrontaliere dopo quello tenutosi lo scorso settembre a Nova Gorica, richiamando questa volta una decina di amministrazioni locali che condividono il destino di “twin cities”, ossia agglomerati urbani unici in due Stati diversi. L’obiettivo è rendere questo incontro un appuntamento a cadenza annuale in vista del 2025.
In riva all’Isonzo giungeranno così i rappresentanti di Valka (Lettonia) e Valga (Estonia), Francoforte sull’Oder (Germania) e Słubice (Polonia), Komárno (Repubblica Ceca, divisa dal Danubio con l’ungherese Komárom), Gradiška (in Bosnia, divisa dalla croata Stara Gradiška), Gornja Radgona (Slovenia) e Bad Radkersburg (Austria). Tutte realtà che hanno vissuto o vivono tutt’ora la presenza di una linea di demarcazione, che dialogheranno per tutta la giornata di venerdì sulle proprie migliori pratiche e problemi emersi.
A richiamarle in città sono il Gect e l’associazione Mitteleuropa, entrambe rappresentate questa mattina dal presidente Paolo Petiziol: “Quello che stiamo facendo è un qualcosa di innovativo. Non è l’Europa che si costruisce dall’alto, l’Europa degli Stati, delle Regioni o delle Provincie ma addirittura delle città ‘speciali’ divise da un confine”. Nel corso delle ricerche fatte, sono emerse una quindicina di realtà analoghe, per lo più nell’Europa centro-orientale, e l’obiettivo prossimo è riuscire a coinvolgerle tutte.
Già nell’ultimo evento, era stato possibile portare nella cittadina slovena quattro di questi centri - le due Valga, Francoforte e Słubice - sottoscrivendo un primo documento diretto a Bruxelles. Ora, si vuole ulteriormente ampliare i temi e le sottoscrizioni, per presentare il tutto in seno all’Unione europea “per dirle quali sono nostre necessità. Potremo ottenere risposte da altri casi in termini pragmatici” ha rimarcato Petiziol, puntando a rendere quest’area riferimento anche per le altre Capitali della cultura. Ci sarà poi tempo per andare direttamente
In particolare, il perimetro è quello della Mitteleuropa, con suoi diversi centri che hanno già detenuto il titolo nel recente passato o che lo saranno nei prossimi anni. Un ruolo per Nova Gorica e Gorizia che il vertice del Gruppo europeo di cooperazione vuole subito fissare, evitando che altre città possano rubare l’idea. Nel frattempo, si lavora con chi condivide la propria posizione geografica direttamente su una frontiera e all’evento saranno presenti anche rappresentanti del governo di Lubiana e del Friuli Venezia Giulia.
Venerdì saranno infatti presenti - oltre ai due sindaci e al prefetto Raffale Ricciardi - il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, l'assessore regionale alla cultura Mario Anzil, il consigliere Diego Bernardis, il ministro per gli sloveni all'estero, Matej Arčon, l’ambasciatore d’Italia a Lubiana, Carlo Campanile, l’ambasciatore della Repubblica Ceca a Lubiana, Juraj Chmiel, l’Incaricato d’affari dell’ambasciata polacca a Lubiana, Lukasz Michał Paprotny, e la console di Polonia a Milano, Anna Golec-Mastroianni.
!Il meeting organizzato dall’associazione Mitteleuropa è un momento fondamentale di condivisione con altre città simili alle nostre che stanno cercando di collaborare tra loro, superando tutti i limiti operativi, amministrativi e legislativi dell’essere sul confine” ha commentato Anton Harej, vicesindaco di Nova Gorica. “Con questa iniziativa dimostriamo di avere una forte identità e di lavorare verso obiettivi di pace, di coesione e di reale collaborazione” ha sottolineato l’assessore alla cultura di Gorizia, Fabrizio Oreti.
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