Le date
Una città in cantiere: mesi di lavori a Gorizia per cambiarne il volto. Il punto

L'elenco delle opere avviate per Go! 2025 è lungo, dal Castello al PalaBigot. Ecco quali saranno completate entro l'8 febbraio e quali no.
Come si presenterà Gorizia nei prossimi mesi? Se c’è una cosa a cui i goriziani si sono abituati, in questi ultimi anni, è la vista di cantieri e ponteggi un po’ ovunque. Gli investimenti pubblici sulla Capitale europea della cultura sono ingenti e qualche disagio è stato — e in parte continuerà a essere — inevitabile. A poco più di una settimana dalla cerimonia inaugurale di Go! 2025, con l’aiuto dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Sarah Filisetti è possibile stilare un bilancio sulle numerose opere compiute o in fase di completamento.
La prima linea di demarcazione è certamente rappresentata dal fatidico 8 febbraio, obiettivo ideale per il completamento di tutti i cantieri avviati proprio in funzione della Capitale. Missione ormai realistica in alcuni casi e irrealizzabile, purtroppo, per altri per via delle tanto temute “complicazioni impreviste”. Rientra nel primo caso la piazza della Transalpina, che comprende una parte del Tridente di Max Fabiani composto dalle vie Caprin, Foscolo e Luzzato. «Una prima presentazione della nuova piazza transfrontaliera è avvenuta proprio ieri (giovedì 30 gennaio) — rileva l’assessore — quando la piazza è stata svelata alla stampa in tutto il suo rinnovato splendore». Si tratta del cuore di Go! 2025, punto di arrivo della parata inaugurale e sede di attività e concerti per tutto l’anno.
Sempre entro sabato 8 saranno chiusi i cantieri per la costruzione del nuovo parcheggio tra via Boccaccio e via Santa Chiara (ex mercato all’ingrosso) e per la riqualificazione di piazza de Amicis. Entro quella data spariranno i fastidiosi semafori che rallentano da settimane la circolazione lungo l’asse tra via Boccaccio e piazza Medaglie d’oro. «Saranno rimossi temporaneamente anche i ponteggi che attualmente schermano le mura del Castello — assicura Filisetti — Ma alcune impalcature dovranno brevemente tornare nei mesi successivi per completare il ripristino di una porzione della cinta muraria». Restando sul maniero goriziano, buone notizie giungono riguardo Bastione fiorito — «completato la scorsa primavera» — e le aree attigue, ancora non accessibili, come il piazzale delle Milizie, che «ospiterà una nuova struttura in vetro e acciaio con la funzione di accogliere i visitatori con proposte enogastronomiche legate al territorio, oltre a eventi musicali e culturali».
È notizia di pochi giorni fa anche l’ultimazione della riqualificazione del PalaBigot, già disponibile per ospitare eventi sportivi e musicali con la capienza massima di circa 4mila spettatori (4.314 per i concerti). La struttura è ora dotata di nuova rampa di accesso interrato per carico e scarico delle attrezzature, e di un nuovo impianto acustico di ultima generazione: caratteristiche tecniche che hanno reso il palazzetto di Piedimonte la struttura più adeguata a entrare nel circuito dei concerti tra Padova e Lubiana. Sempre entro l’8 febbraio sparirà anche il cantiere sul piazzale esterno della Stazione centrale di Gorizia, punto di partenza del corteo che, attraversando la città, giungerà alla Stazione di Nova Gorica di piazza Europa.
Slitta, invece, la data di completamento dei lavori in corso in piazzale della Casa rossa, sede di importanti concerti già a fine giugno. «Si sono resi necessari ulteriori interventi per agevolare la viabilità e il trasporto pubblico», spiega l’assessore, ragione per cui bisognerà attendere la primavera. Tempistiche simili riguardano anche il cantiere per la realizzazione del posteggio multipiano di via Manzoni, mentre per quanto riguarda via Cappella — dove è prevista anche la realizzazione di un nuovo parcheggio al posto di un asilo dismesso — i lavori termineranno in estate. E solo a fine estate si potrà tornare a ripercorrere la galleria di via Bombi, sotto il Castello, quando sarà completata la sua riqualificazione con le nuove installazioni artistiche. Più vicina, invece, è la data di chiusura del cantiere per l’area camper di viale Oriani, prevista alla fine di febbraio.
Anche l’antica Sinagoga — di cui i rinnovati interni sono stati recentemente utilizzati per un concerto — vedrà la ristrutturazione degli esterni completata entro aprile. Per quanto riguarda gli interventi in corso al Museo di scienze naturali “Alvise Comel” di Lucinico, questi saranno completati nel corso del mese di giugno. La struttura, però, rimane sempre visitabile per il pubblico, nei giorni e orari indicati sul relativo sito internet.
Restano sullo sfondo due noti tasti dolenti, per l’attuale amministrazione comunale: l’impianto di risalita da piazza Vittoria al Castello e il parco della Valletta del Corno. Senza sbilanciarsi su possibili date, riguardo alla prima opera l’assessore conferma che «procedendo con le fasi di collaudo dei tre ascensori molte criticità sono state superate: mi auguro, quindi, che si arrivi all’inaugurazione nei prossimi mesi».
«Tuttavia — aggiunge Filisetti — è doveroso includere nel bilancio anche tutti gli altri interventi avviati alla fine del 2023 e completati nel 2024». Elenco che include, tra le varie opere, i Giardini pubblici, il parco del Municipio, il centro “Lenassi”, l’Auditorium della Cultura friulana, il rifacimento della pista del campo di atletica “Fabretto” e l’impianto di illuminazione del Museo di Santa Chiara. A tutto ciò, naturalmente, si sommano tutti i lavori completati, in corso e in fase di completamento al di là del confine di Stato, a Nova Gorica.
«Sono molto soddisfatta — commenta l’esponente della giunta Ziberna — Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 l’amministrazione è riuscita ad avviare tutte le opere pubbliche nelle le quali credeva maggiormente: sia quelle che ha ritenuto importanti per il futuro e per la qualità della vita dei nostri cittadini, sia quelle volte al rilancio della nostra città, proprio in vista dell’occasione di quest’anno unico e speciale. È stato un lavoro di squadra portato avanti dai nostri uffici, che ringrazio perché hanno veramente corso contro il tempo. Tutto ciò è stato realizzato grazie a cospicui finanziamenti del Pnrr, della Regione Friuli Venezia Giulia e dei fondi europei, ai quali si aggiungono importanti risorse del Comune». Aggiunge, infine, sempre Filisetti: «Sono consapevole che tutti questi lavori hanno inevitabilmente comportato numerosi disagi e uno “sconvolgimento” di alcune abitudini quotidiane dei goriziani. Li ringrazio davvero per la pazienza che hanno avuto».
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