LA SITUAZIONE
Cinque punti sollevati sulle scuole a Monfalcone, cantieri e servizi sul tavolo

Sono stati cinque i temi caldi affrontati con il nuovo dirigente dell'Ufficio scolastico locale, focus sulla presenza non italofona nelle classi.
Questa mattina, il nuovo dirigente dell’Ufficio scolastico dell’ex provincia di Gorizia – oggi Ambito territoriale – Mauro Pantanali ha incontrato il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint e l’assessore all’istruzione Tiziana Maioretto. È stata una visita di cortesia nella quale gli interlocutori sono andati subito “al sodo” delle questioni da affrontare su quello che il sindaco ha definito «un territorio importante sul quale Comune e Ufficio scolastico agiscono in maniera coordinata». Sono stati cinque i “temi caldi” affrontati e avanzati dalla prima cittadina.
Al primo posto, c’è stata la richiesta di più risorse umane da impiegare nelle scuole cittadine, quindi più personale Ata e più docenti. Affrontata poi la questione della presenza non italofona in classe, una realtà che richiede equilibrio e che implica la necessità di poter contare su una maggiore presenza di mediatori linguistici. Si è parlato anche di un peso sociale da suddividere «distribuito sulle comunità limitrofe», un aspetto strettamente legato al quarto tema: il nuovo dimensionamento scolastico approvato alcuni mesi fa «per il bene di tutti ragazzi» ricorda Cisint.
Ultimo punto, ma non per importanza, la garanzia di un bilancio dell’apprendimento in classe vista la densità dei presenti seduti tra i banchi. L’incontro è stato quindi sin da subito diretto e trasparente. Servono adeguati strumenti per affrontare le realtà scolastiche cittadine attraverso il lavoro di più personale, classi meno numerose e garanzia di maggiori risposte a bisogni specifici. Cisint ha chiesto anche di «aprire un ragionamento ampio a livello territoriale» affermando di pretendere il «rispetto assoluto del dimensionamento scolastico», quindi con classi compatibili all’azione intrapresa.
«Siamo a disposizione, facciamo un gioco di squadra per affrontare situazioni e questioni importanti – sono le parole di Cisint – in modo da garantire le stesse opportunità scolastiche per tutti, offrire curricula scolastici adeguati e dare risposte qualitative soddisfacenti».
Pantanali – già funzionario dell’Agenzia delle dogane di Gorizia, insediatosi in via Rismondo lo scorso 6 febbraio - ha pure avuto modo di apprendere dei vari investimenti effettuati sulle scuole in termini di lavori pubblici. «Opereremo per un coordinamento attraverso lo sviluppo di una visione proattiva delle normative ministeriali vigenti – dichiara – quella di oggi è stata un’interlocuzione positiva e propositiva su Monfalcone che è una realtà molto importante, sarà valorizzata e presa in considerazione dal ministero dell’Istruzione».
Il focus sulle opere
Nell’illustrare l’impegno profuso sulle strutture scolastiche della città, il sindaco è partito dalla scelta progettuale approvata rispetto alla scuola dell’Infanzia di via Poma nel rione di Aris, dove i lavori partiranno entro fine marzo. Una scuola nella quale sarà riservata un’attenzione assoluta ai bambini con disabilità. Qui verrà realizzato un pavimento “in rilievo” con percorso “Loges” cioè Linea di Orientamento Guida e Sicurezza. È un tipo di pavimentazione di 746 metri complessivi costituito da una serie di elementi realizzati in rilievo e in colore contrastante, al fine di poter essere percepiti dai piedi durante il cammino.
«Una risposta responsabile» l’ha definita Cisint la quale ha comunicato che nella nuova struttura potranno essere ospitati fino a 75 bambini suddivisi in tre sezioni da 25 piccoli. L’asilo di via Poma – che costerà 2,3 milioni di euro - potrà contare su una grande sala centrale, una nuova mensa e un ampio spazio comune. Sono stati inoltre affidati i lavori di demolizione e realizzazione della nuova “Cuzzi” nel rione di Largo Isonzo, dove le lezioni riprenderanno nell’anno scolastico 2025-2026 con 300 studenti che potranno contare su una scuola disposta su due piani fuori terra e fatta da materiali ecocompatibili. La struttura sarà realizzata a contenimento energetico e godrà di un impianto fotovoltaico di 40 kilowatt. Il valore dell’opera è di quasi 6 milioni di euro.
Alla nuova “Sauro” di Panzano invece, strutturata anch’essa su due piani – gli allievi che potranno essere accolti saranno 230, quasi il doppio di prima. Qui le aule a disposizione saranno nuovamente 10 come prima del grave incidente avvenuto nel 2014. Costo dei lavori: 4 milioni di euro finanziati con Pnrr. Non è mancato il riferimento alla realizzazione del moderno e tecnologico Campus dedicato alle scuole superiori cittadine, del valore di 18 milioni di euro, che sorgerà in via Grado sotto la gestione dell’Edr. Infine il riferimento all’adeguamento sismico della scuola secondaria di primo grado “Randaccio” per un importo di 2,8 milioni di euro di Pnrr cui vanno aggiunti altri 100 mila euro messi a disposizione dal Comune.
L’annuncio della visita
Preso atto della “geografia locale” delle scuole, il dirigente Pantanali si è detto «attento alla situazione monfalconese che ha un suo peso specifico a livello territoriale». Nei prossimi mesi, si recherà in visita alle scuole cittadine accompagnato dall’assessore all’istruzione Maioretto.
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