festa della repubblica
I cinque nuovi cavalieri scelti da Mattarella, le loro storie premiate a Gorizia

La cerimonia, svoltasi nei giardini del palazzo della Prefettura, ha coronato il denso programma di celebrazioni per il 2 giugno: i profili dei vincitori.
«Non esistono più titoli nobiliari, ma senz’altro avete benemeritato la nazione costituendo un parametro e paradigma di riferimento per la società». Con queste parole il prefetto di Gorizia Raffaele Ricciardi si è rivolto questa sera a Paolo Buttignon, Caterina Chittaro, Mario Del Bene, Marco Fabbiani e Leopoldo Terraneo, consegnando loro le onorificenze all’Ordine al merito della Repubblica Italiana. La cerimonia, svoltasi nei giardini del palazzo della Prefettura, ha coronato il denso programma di celebrazioni per il 2 giugno, Festa della Repubblica e occasione annuale per la nomina dei nuovi cavalieri al merito.
Gli insigniti
Sono ben due, quest’anno, gli insigniti della provincia residenti a Turriaco: Paolo Buttignon e Caterina Chittaro. Il primo, ipovedente, dipendente di Asugi in quiescenza, si è da sempre speso nel volontariato e nel coordinamento delle associazioni comunali e territoriali. Dal 1997 presiede la Proloco di Turriaco sostenendo il brand “Turriaco cuore della Bisiacaria”.
Il conferimento dell’onorificenza vuole premiare non solo il suo impegno nel volontariato, ma anche l’attività prestata nell’opera di contrasto alla pandemia di Covid-19. Buttignon, infatti, nonostante le sue ridotte capacità visive, aveva coordinato diverse attività di supporto alla popolazione, contribuendo sia alla consegna a domicilio di farmaci e beni essenziali alle persone in difficoltà, sia alla produzione e distribuzione di mascherine protettive durante il lockdown.
Anche la seconda bisiaca insignita, Chittaro, si è distinta per l’impegno nel mondo del volontariato e per l’attività prestata nell’opera di contrasto alla pandemia. Ex dipendente delle Poste, fondò nel 2000 la onlus “Gruppo costumi tradizionali bisiachi”: associazione da lei presieduta che si impegna assiduamente nelle residenze protette per anziani. Durante l’emergenza sanitaria aveva garantito la prosecuzione delle attività di volontariato promuovendo corsi online e producendo video e dvd a beneficio degli ospiti delle case di riposo.
Risiede a Capriva, invece, il terzo neocavaliere, Mario Del Bene. Operaio in quiescenza, Del Bene è stato revisore dei conti della sezione locale dell’Avis (Associazione volontari italiani del sangue), oltre a essere punto di riferimento della bocciofila caprivese in quanto instancabile organizzatore di eventi rivolti sia ai bambini, sia ai giovani e agli anziani.
Vice brigadiere dei carabinieri in congedo dal 2017, Marco Fabbiani, terzo insignito per le proprie benemerenze, risiede a Gorizia. Ancor prima di lasciare il servizio attivo al Nucleo informativo del Comando provinciale di Gorizia, Fabbiani sin dal 2011 si era iscritto all’Associazione nazionale carabinieri promuovendo iniziative di assistenza morale ed economica a favore degli iscritti e delle loro famiglie.
Dal 2005 è iscritto all’associazione “Cuore amico onlus”, spendendosi in prima persona per contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone con la propria attività di prevenzione e lotta contro le malattie cardiovascolari. Non solo. Fabbiani continua a operare anche nell’ambito di altre associazioni di volontariato, come il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, l’Associazione insufficienti respiratori e l’International Police Association.
Di Gradisca d’Isonzo, infine, è l’ultimo neocavaliere al Merito: l’imprenditore Leopoldo Terraneo. Originario di Cantù, Terraneo si è trasferito in provincia di Gorizia oltre 50 anni fa fondando, nel 1978 la Soteco, prima azienda al mondo a realizzare la “finta pelle”. La Soteco si è subito affermata in Italia e all’estero quale leader nel settore della produzione e vendita di tessuti coagulati, raggiungendo alla fine degli anni Novanta il quinto posto tra i maggiori produttori mondiali. Nel medesimo ambito, fondò nel 1997 la Miko Srl, azienda goriziana celebre per la fabbricazione dei “tessuti non tessuti”, impiegati per i rivestimenti interni di automobili e componenti d’arredamento.
Nel 1988 l’imprenditore acquistò a Sagrado l’azienda agricola Castelvecchio, all’epoca in decadimento e oggi leader nella produzione di vini di altissima qualità. Nel 2010 vennero realizzati all’interno dell’azienda il Parco Grande Guerra e il Parco Sepolto, allo scopo di valorizzare la relazione esistente tra paesaggio carsico, la Prima guerra mondiale e il grande poeta italiano.
Il conferimento dell’onorificenza intende premiare non solo le sue grandissime capacità imprenditoriali, ma anche la sua generosità e sensibilità sociale. Tra le numerosissime iniziative sostenute da Terraneo e dalla sua famiglia, si annovera in particolare l’impegno a sostegno della Polisportiva Nordest di Gradisca d’Isonzo, la cui punta di diamante è la locale squadra di pallacanestro in carrozzina, partecipante al campionato nazionale di serie B.
Il coro Emil Komel diretto dal maestro Mirko Ferlan ha intrattenuto il folto pubblico di autorità civili, religiose e militari eseguendo l’inno nazionale all’inizio della cerimonia e, alla sua conclusione, l’inno europeo alla Gioia.
Foto Tibaldi
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