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Cinque nuovi canzoni per i Vitagrama di Gorizia e ora si sogna il primo CD

L'ultima traccia è stata pubblicata ieri. La band nata nel 2016 racconta il suo primo lavoro e sogna di partecipare a concorsi musicali.
Ha richiesto oltre un anno di lavoro, ma alla fine è arrivato. In questi giorni, è uscito il primo lavoro dei Vitagrama, band di Gorizia nata a fine 2016 e composta da Mattia Vrech (rapping), Flavio Cecere (voce, chitarra), Alberto Perazza (chitarra), Nicola Piermattei (basso) e Fabio Fabrissin (batteria). Si intitola “Aquilegia” ed è un EP di 5 brani con un'uscita a settimana sulle principali piattaforme a partire dal 12 marzo. L’ultimo è stato pubblicato ieri e il tutto rientra sotto il largo mantello del "crossover rock”, soluzione per includere gli svariati generi che caratterizzano la produzione di questo gruppo.
Per metà goriziani e metà della Bassa Friulana, fin da subito “l'intento è stato di creare una sinergia tra le sonorità del rap e dell'alternative rock - spiega Cecere -. Con il passare del tempo abbiamo trovato riscontro sul territorio, suonando su vari palchi in regione e nella vicina Slovenia, cominciando ad impostare il primo lavoro in studio negli ultimi mesi del 2019, rallentato dalla pandemia”. Alla fine, l’operazione si è conclusa alla fine dello scorso anno, a cui è stato dato il nome di un fiore, “Aquilegia" appunto, che tra i significati principali simboleggia ipocrisia e follia. In ogni caso, il riferimento è anche al nome arcaico di Aquileia.
La copertina è stata disegnata da Armando "Miron" Polacco, artista di Trieste attivo nel mondo del fumetto e dell’illustrazione. Dove si può trovare il lavoro? “Per ora non è in vendita nei negozi - risponde Cecere - ma si trova sulle principali piattaforme di streaming. L’idea è di realizzare o una versione più completa del disco, o creando una copia fisica di questo EP”. La prima potrebbe concretizzarsi entro la metà del prossimo anno. L’obiettivo, in ogni caso, “non è diventare i nuovi idoli del panorama italiano, ma semplicemente toglierci qualche soddisfazione. Vedremo dove ci porta questa strada”.
Le loro ispirazioni sono molteplici, con ognuno dei musicisti che ascolta generi diversi. Dal rap alla classica, passando per il punk rock al pop. Mondi diversi che riescono a trovare una quadra nel lavoro di gruppo: “Vengono fuori cose strane - scherza il chitarrista - e ogni canzone ha quasi un genereste diverso, pur mantenendo una linea fissa, ossia lo scambio tra la voce melodica e quella rappata”. Anche dal punto di vista dei contenuti, peraltro, si è cercato un fil rouge: “Queste prime cinque tracce sono nate dalle nostre esperienze dirette, in particolare mia e di Mattia Vrech. Seguiamo la linea classica dei compositori, come uno sfogo”.
Dopo questo primo step, ora ci sono altri obiettivi per il futuro, anche se le prospettive per i live sono ancora fumose. “Vogliamo realizzare almeno un videoclip e lanceremo prossimamente una campagna di fundraising, per finanziare l’eventuale pubblicazione fisica del disco”. Sul proprio percorso, poi, i Vitagrama non escludono la partecipazione a qualche concorso, anzi qualcosa bolle già in pentola e presto, forse, li vedremo alle audizioni di qualcuno di questi. “Ad alcuni siamo già iscritti, per altri stiamo aspettando di vedere cosa succederà. Il tempo ci darà le risposte”
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