Ordine pubblico
Cinque fogli di via dopo la protesta contro la Leonardo a Ronchi: indagini ancora aperte
La Questura contesta minacce, ingiurie e danni durante la manifestazione del 13 settembre davanti allo stabilimento di Ronchi dei Legionari. Altri dieci attivisti ricevono l’avviso di procedimento.
Cinque attivisti dovranno lasciare il territorio del Goriziano. Sono i destinatari dei fogli di via emessi dalla Questura al termine degli accertamenti sui fatti del 13 settembre a Ronchi dei Legionari, quando il corteo di solidarietà con il popolo palestinese si concluse davanti alla sede della Leonardo.
Le verifiche degli investigatori hanno ricostruito diversi episodi avvenuti lungo il percorso: frasi offensive, minacce rivolte a persone presenti e danneggiamenti a beni pubblici e privati. In quella stessa giornata un giornalista Rai è stato circondato da un gruppo di manifestanti e insultato mentre stava documentando la protesta.
Per altri dieci partecipanti è stato notificato l’avviso di procedimento. Le autorità valuteranno caso per caso, dopo il contraddittorio con gli interessati, se confermare o meno i provvedimenti ipotizzati.
In un volantino diffuso in questi giorni, l’assemblea No Leonardo riferisce dell’apertura di un fascicolo da parte della Procura, con diverse ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti. Gli stessi organizzatori hanno annunciato un nuovo momento di protesta: un presidio sabato 6 dicembre dalle 10 nei giardini di corso Verdi a Gorizia.
Foto d'archivio Il Goriziano/Manifestazione del 13 settembre.
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