Cinque anni senza Regeni, anche dalla Lega si rinnova la richiesta di verità sulla morte del ricercatore di Fiumicello

Cinque anni senza Regeni, anche dalla Lega si rinnova la richiesta di verità sulla morte del ricercatore di Fiumicello

La posizione in consiglio regionale

Cinque anni senza Regeni, anche dalla Lega si rinnova la richiesta di verità sulla morte del ricercatore di Fiumicello

Di Redazione • Pubblicato il 21 Dic 2020
Copertina per Cinque anni senza Regeni, anche dalla Lega si rinnova la richiesta di verità sulla morte del ricercatore di Fiumicello

Il consigliere regionale Giuseppe Ghersinich si unisce alla richiesta di giustizia per l'omicidio del giovane friulano nei confronti dell'Egitto.

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"Il governo italiano consideri una drastica azione della rappresentanza diplomatica italiana nella Repubblica araba d'Egitto affinché le circostanze dell'omicidio di Giulio Regeni possano finalmente venire chiarite tramite un giusto processo nei confronti dei perpetuatori individuati dalle indagini svolte dagli inquirenti italiani". È questa in sintesi la richiesta contenuta in una mozione presentata oggi dal consigliere regionale della Lega, Giuseppe Ghersinich.

"Era il 25 gennaio del 2016 - ricostruisce la nota emanata da Ghersinich - quando al Cairo venne assassinato, in circostanze che non sono state ancora del tutto chiarite, il ricercatore friulano dell'Università di Cambridge, Giulio Regeni. Sono trascorsi ormai quasi cinque anni, penso che sia venuto il tempo di far luce su quei tragici fatti che non possono venire occultati e restare impuniti", dichiara l'esponente della Lega di Trieste. "Da quanto emerso anche dalle recenti dichiarazioni del Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Roma - prosegue Ghersinich - Il rapporto di collaborazione con l'Egitto nel corso delle indagini sull'omicidio Regeni è stato laborioso, difficoltoso, complesso e non pienamente compiuto".

"La tragica vicenda del nostro giovane corregionale mi aveva già colpito prima che entrassi nelle istituzioni - assicura ancora il consigliere - : da sempre, anche in quanto ex appartenente delle forze dell'ordine, mi sono battuto per la legalità, un valore che sento in me molto forte e che ha rappresentato e rappresenta il mio faro nella vita professionale prima e politica ora. Con questa mozione voglio associarmi a tutti coloro che in questi anni hanno mantenuto viva la volontà di scoprire la verità sulla vicenda Regeni. Vorrei far pervenire inoltre la vicinanza di tutto il Consiglio regionale alla famiglia del ragazzo, un esempio per tutti noi di passione civica e rettitudine morale nella loro ricerca della verità".

"Voglio ringraziare infine tutti i colleghi che in Consiglio regionale hanno voluto subito sottoscrivere questa mia mozione, in particolare il consigliere Honsell che da anni si spende per questa causa: l'auspicio è che le nostre pressioni come comunità regionale siano ascoltate. Il nostro Paese negli ultimi anni si è troppo spesso mostrato pavido in politica estera, difendere i cittadini italiani è un dovere del nostro Stato e auspico in questo senso un deciso cambio di rotta", conclude il consigliere.


Nella foto: strisione appeso nel pratone della città universitaria de La Sapienza a Roma (Stefania Sepulcri - settore Ufficio stampa e comunicazione)

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