Cinema, eventi, cultura: Borgo Castello rivive con 21 progetti finanziati a Gorizia

Cinema, eventi, cultura: Borgo Castello rivive con 21 progetti finanziati a Gorizia

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Cinema, eventi, cultura: Borgo Castello rivive con 21 progetti finanziati a Gorizia

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 04 Mag 2024
Copertina per Cinema, eventi, cultura: Borgo Castello rivive con 21 progetti finanziati a Gorizia

Ecco le idee da mettere in campo, suddivise in cinque cluster tematici, che verranno realizzate grazie a un contributo di oltre 5 milioni di euro dal Pnrr. Attività fino in via Rastello.

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«Gorizia non è più la città del “No se pol”». Era decisamente soddisfatto, questa mattina, il sindaco del capoluogo isontino Rodolfo Ziberna, durante la presentazione del programma di interventi legati al Bando Borghi: «Sembrava impossibile scrivere progetti in grado di soddisfare i complessi requisiti di un bando ministeriale, ma con i fatti abbiamo dimostrato che si può fare e che si può puntare in alto. Se ad oggi, per esempio, in Castello abbiamo registrato 50mila accessi, per il 2025 vogliamo doppiare questo traguardo, raggiungendo e superando la cifra record di 100mila».

Sono 21 i progetti, suddivisi tra cinque cluster tematici, che verranno realizzati grazie a un finanziamento di oltre 5 milioni di euro. Si tratta di una parte di quei 27 milioni investiti sul Borgo Castello dal Pnrr (20 milioni) e dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia (7 milioni), «che da sola meriterebbe un monumento – così sempre Ziberna, riferendosi all’ente territoriale – per quanto sta facendo in vista di Go! 2025».

«Tanti progetti – ha aggiunto l’assessore alla Capitale europea della cultura Patrizia Artico – e tutti espressione del grande potenziale creativo dei goriziani, con un obiettivo fondamentale: far rinascere permanentemente quel tesoro straordinario rappresentato dal nostro Castello e dal suo borgo, fino a via Rastello». In poche parole: «Stiamo costruendo il futuro del territorio, guardando a ben oltre il 2025».

La sfida, per la segretaria comunale, nonché responsabile unica del progetto Maria Grazia De Rosa, è non solo «realizzare il tutto entro i termini di rendicontazione del 2026», ma anche «gestire un carico eccezionale di lavoro e burocrazia con la struttura amministrativa ordinaria, priva di risorse aggiuntive». Ma, per De Rosa, si tratta pur sempre di un’occasione straordinaria, perché «si può dimostrare che la cultura può essere anche volano economico per tutto il territorio coinvolto, con la possibilità di proiettare verso un futuro di medio e lungo termine la sostenibilità dei vari progetti finanziati».

I cluster
Sono cinque i gruppi tematici di associazioni e imprenditori (cluster) che, grazie ai rispettivi progetti, animeranno la vita culturale ed economico dell’area. Il primo – composto da Confcommercio, Associazione Quialtrove Ets, Chiara Canzoneri, il consorzio di cooperative sociali Il Mosaico, l’impresa sociale di Matera Netural Scarl e Fabrizia Perco – ha come tema la “Distrettualità urbana e la rigenerazione economica, turistica e sociale”.

Rigenerazione economica, turistica e sociale
A presentarne gli obiettivi è stata la direttrice di Confcommercio, Monica Paoletich: «Coinvolgendo residenti e operatori turistici ed economici vogliamo creare un network in grado di rendere Gorizia un luogo da scegliere, abitare, visitare, e su cui investire». Saranno quindi realizzati prodotti turistici innovativi in funzione di un arredo urbano più incline alla diffusione sui social, visite guidate teatralizzate, prodotti editoriali multimediali.

Diversi saranno anche gli spazi di via Rastello utilizzati allo scopo: non solo per un uso direzionale e divulgativo, ma anche per l’avvio di nuove attività commerciali, come l’Antica bottega gastronomica, risalente al 1848, che tornerà a nuova vita grazie all’iniziativa della chef Canzoneri, e la Bottega multiculturale dell’arte e dell’artigianato, proposta dall’imprenditrice Fabrizia Perco.

Ricerca, formazione e produzione cinematografica
Il secondo cluster – composto da quattro associazioni: Palazzo del Cinema, Cross Border Film School, Kinoatelje ed èStoria – si focalizzerà sulla ricerca, la formazione e la produzione cinematografica. Ne ha presentato i vari progetti la fondatrice di Galaxia, nonché esponente di Cross Border Film School, Antonella Perrucci: «Non saranno realizzati solo laboratori e passeggiate tematiche: intendiamo creare in Borgo Castello anche la prima Accademia cinematografica transfrontaliera, una realtà di eccellenza in lingua inglese con allievi e docenti provenienti da tutta Europa».

Con l’associazione culturale èStoria, inoltre, sarà creato in via Rastello «un set cinematografico permanente, un piccolo organismo di produzione visiva moderno e funzionale – ha aggiunto Perrucci – in grado di raccontare, in ambito documentaristico, la storia del territorio a un pubblico nazionale e internazionale».

Multimedialità
Numericamente più piccolo, ma certamente non meno rilevante, è il terzo cluster, focalizzato sulla multimedialità. Composto dall’associazione Inside Europe, Zeroidee Aps, Ai4smartcity Srl (di Modena) e dal fotografo Pierluigi Bumbaca, il gruppo ha una forte vocazione sperimentale e narrativa. «Saranno realizzate vere e proprie esperienze digitali immersive – ha anticipato Joseph Facchin, di Zeroidee Aps – per il rilancio di Gorizia, come tour virtuali attraverso la mappatura di più luoghi del borgo, app con contenuti audio originali e geolocalizzati, esperienze personalizzate di realtà aumentata».

Inoltre, Bumbaca non solo curerà una mostra fotografica storica mettendo a disposizione il proprio archivio con immagini che narrano la vita degli ultimi 40 anni di Gorizia, ma realizzerà nuovi documentari sul Borgo, con foto e video (anche a 360°) inediti. Saranno anche proposti corsi fotografici inclusivi.

Spettacoli dal vivo
Composto dalla società cooperativa Artisti Associati e dall’associazione culturale Piccolo Opera Festival Aps, il quarto cluster sarà tutto volto a rendere attrattivo Borgo Castello per le nuove generazioni attraverso l’insediamento di un nuovo centro culturale e formativo di alto livello, nell’ambito dello spettacolo dal vivo.

Ne ha illustrato i vari progetti il fondatore di Artisti Associati, Walter Mramor: «Vogliamo realizzare un nuovo centro culturale e formativo nell’ambito dello spettacolo». Obiettivo che si realizzerà, da una parte, con l’apertura in via Rastello della BorGo Live Academy e, in Borgo Castello, dell’Accademia Go! Borderless Opera Lab, con docenti di prestigio internazionale, e dall’altra, con la programmazione di residenze artistiche dedicate a compagnia e artisti emergenti, e di un cartellone di performance volte alla promozione del turismo sostenibile.

Valorizzazione del patrimonio culturale
L’ultimo gruppo tematico, dedicato alle culture di confine del Borgo, è composto dal Kulturhaus Görz, dalla parrocchia dei Santi Ilario e Taziano, Ifb Srls, Smilevents Apssd e CulturArti. Roswitha Del Fabbro, di CulturArti, ne ha anticipato le iniziative, volte ad aumentare l’attrattività turistica di Borgo Castello valorizzandone il patrimonio storico, architettonico, spirituale, artistico, archeologico, linguistico ed enogastronomico.

«Non saranno svolte solo attività laboratoriali e didattiche nelle quattro lingue storiche del territorio, ma verranno realizzati anche interventi di restauro conservativo, come nel caso della chiesa medievale di Santo Spirito», ha affermato Del Fabbro. In particolare, la chiesa di Borgo Castello beneficerà del restauro del soffitto decorato e delle opere d’arte, nonché della revisione dell’impianto elettrico affinché l’edificio sia dotato di illuminazione a basso consumo e di un sistema di videosorveglianza.

Foto Tibaldi

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