Giuseppe Battiston e Andrea Segre presentano i loro film al Kinemax

Due incontri con registi al Kinemax, spaziando dalla commedia al docu-film sui migranti tra Italia e Slovenia.

Giuseppe Battiston (nella foto) arriva a Gorizia per presentare il suo ultimo film, "Io vivo altrove!", che lo vede negli inediti panni del regista. Dopo una carriera costruita tra cinema e teatro, l'attore di Udine sarà al Kinemax per parlare del suo esordio dietro alla macchina da presa. La sceneggiatura della pellicola è stata scritta dallo stesso Battiston e Marco Pettenello, già co-autore di "Zoran, il mio nipote scemo" e due volte vincitore del Premio Sergio Amidei, in cui sempre Battiston ha recitato per la regia di Matteo Oleotto.

Appuntamento lunedì 23 gennaio alle 20.30. Il soggetto della nuova opera è liberamente tratto da Bouvard e Pécuchet di Gustave Flaubert. Il film vede protagonisti Biasutti (Battiston) e Perbellini (Rolando Ravello) che, stroncate le loro vite cittadine, si trasferiscono in una remota località montana del Friuli per imparare a vivere pacificamente nella realtà rurale. Le difficoltà celate dalla prefigurazione dell’idillio sono presto sviscerate, mettendo alla prova l’ottimismo dei due avventurieri.

Non sarà però l'unicoo ospite atteso nel cinema di piazza Vittoria. L'indomani, martedì 24 gennaio sempre alle 20.30, davanti al pubblico ci sarà Andrea Segre per presentare il suo ultimo lungometraggio "Trieste è bella di notte". Il film, diretto da Segre insieme a Stefano Collizzolli e Matteo Calore, verrà presentato nella Selezione ufficiale Fuori concorso al 34esimo Trieste Film Festival il 22 gennaio. Trieste è bella di notte è un racconto corale situato sul confine tra l’Italia e la Slovenia.

Una striscia di terra dove molti migranti balcanici sperano di poter proseguire il cammino, verso una realtà migliore. Spesso questo cammino è stroncato attraverso modalità al limite della costituzionalità, segnando profondamente chi arriva a pregustare la vista sul Golfo come sinonimo di rinnovata speranza, e che invece si trova di fronte una potenziale spinta violenta verso il luogo di partenza.

Foto di Elisa Caldana/Flickr

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