Ciclovia Alpe Adria, nuove staccionate e luci sul percorso Grado-Monfalcone

Ciclovia Alpe Adria, nuove staccionate e luci sul percorso Grado-Monfalcone

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Ciclovia Alpe Adria, nuove staccionate e luci sul percorso Grado-Monfalcone

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 20 Set 2024
Copertina per Ciclovia Alpe Adria, nuove staccionate e luci sul percorso Grado-Monfalcone

Sul fronte illuminazione si punterà al fotovoltaico con sistemi di ultima generazione. Atteso un complesso di lavori stimati intorno al milione di euro.

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Un percorso che al tramonto toglie il fiato, danneggiato dal maltempo nel mese di luglio soprattutto sul tratto lagunare, dove si sono registrate cadute di parapetto e crolli delle staccionate in legno. Stiamo parlando della Ciclovia Alpe Adria del tratto lagunare Fvg 1 e del tratto Fvg2 che da Grado conduce a Monfalcone. «Gli interventi si stanno svolgendo al momento su Grado nella zona di Belvedere – rimarca il primo cittadino Giuseppe Corbatto – mentre in un secondo momento saranno messi in atto sul lato di Pineta». Il piano di ripristino a opera di Fvg Strade si propone di sostituire le palizzate con l’acciaio corten, tipologia di materiale maggiormente resistente alla salinità, o in alluminio.

Sul fronte illuminazione si punterà invece al fotovoltaico con sistemi di ultima generazione. «L’illuminazione del tratto lagunare della ciclovia Alpe Adria Fvg1 è già nelle previsioni di intervento da parte di Fvg Strade», ha ribadito l’assessore alle Infrastrutture e territorio Cristina Amirante nel consiglio regionale di oggi. Al vaglio la quantificazione dell’importo per un’opera che sia all’avanguardia, «puntando all’autosufficienza dell’impianto attraverso alimentazione a energia solare e batterie – prosegue Amirante – Si sta inoltre valutando la sostituzione dei pali delle staccionate con pali in alluminio per evitare i fenomeni corrosivi, a causa dell'ambiente salmastro, che negli anni hanno tanto dato problemi sulla staccionata esistente della pista ciclabile».

Già al lavoro per reperire le risorse è la Direzione infrastrutture e territorio, per un complesso di lavori stimati intorno al milione di euro. «Dall’incontro con Fvg Strade che abbiamo appena avuto, emerge che i lavori dovrebbero terminare entro la fine del mese – evidenzia Corbatto – Naturalmente se le forniture dei materiai non subiranno ritardo», aggiunge, in considerazione dei possibili rallentamenti causati dalla crisi attuale. Nell’ambito dell’appalto concernente le staccionate in legno da sostituire con l’acciaio saranno poi sistemati alcuni tratti della pavimentazione, sconnessa a causa delle radici degli alberi. Non da ultimo si sta procedendo ad avviare il cantiere sul Ponte Matteotti, per il quale è già stato affidato l’appalto.

«Abbiamo registrato alcune difficoltà in fase di avvio – riporta l’assessore - a causa di una maggior complessità legata alla gestione dei sottoservizi, in quanto è presente la rete gas che alimenta la media pressione per tutta la città di Grado, che non può essere interrotta. Si conta pertanto di avviare il cantiere entro l'anno o al massimo a inizio 2025». Soddisfatto il consigliere regionale del Patto per l’autonomia-Civica Fvg Enrico Bullian, che ha voluto ricordare l’importanza del tratto lagunare tra Grado e Aquileia, già al centro di un incontro fra amministrazione comunale di Grado e Fvg Strade.

«Premesso che la Ciclovia è la più conosciuta e importante via cicloturistica del Friuli Venezia Giulia che collega Tarvisio a Grado e rappresenta il tratto regionale della Ciclovia Alpe Adria Radweg che va da Salisburgo a Grado», e in considerazione che «risulta fondamentale garantire la sicurezza del percorso anche nelle ore serali e notturne», Bullian ha sottolineato la necessità di completare i lavori per la ciclabile fino all’ingresso dell’isola, con un prolungamento di più di 600 metri e la posa del ponte cilcabile.

«Ho evidenziato la necessità d’intervenire su questa meravigliosa Ciclovia anche garantendo l’illuminazione più idonea per assicurare la massima fruibilità da parte di residenti e turisti – ha spiegato – Condivisibile la risposta dell’assessora regionale alle infrastrutture e al territorio», ha aggiunto, in riferimento alla quantificazione dell’importo da stanziare, e alla scelta di impianti d’illuminazione autosufficienti. Scelta opportuna anche quella dei pali in alluminio, secondo Bullian maggiormente adeguati all’ambiente salmastro, nel tempo causa di danni alla staccionata preesistente. Lavori che certamente consentiranno all’Isola del Sole di risplendere ancor di più, agli occhi di un turismo transfrontaliero a preponderanza austriaca e slovena, ma sempre più aperto all’Europa.

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