«Ciao, voi del futuro»: la capsula del tempo nata in classe a Cormons

«Ciao, voi del futuro»: la capsula del tempo nata in classe a Cormons

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«Ciao, voi del futuro»: la capsula del tempo nata in classe a Cormons

Di Redazione • Pubblicato il 02 Apr 2022
Copertina per «Ciao, voi del futuro»: la capsula del tempo nata in classe a Cormons

L'iniziativa ha coinvolto 150 ragazzi in sei comuni. I contenitori che saranno aperti tra decenni.

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Le hanno chiamate Imperfetto, Star, Capsula 22, Piper, Gerry e Rita. Sono le “capsule del tempo”, chiuse e sigillate, che i circa 150 ragazzi coinvolti nel progetto educativo e didattico “Il filo e le tracce” hanno consegnato agli amministratori dei comuni partner - oltre a Cormons, anche Fagagna, Latisana, Nimis, Palmanova e Cervignano del Friuli, - strappando loro una promessa: custodirle e renderle visibili solo ai posteri in precise date, a partire dal 2035 e fino al 2072.

Quelle piccole “casseforti” - contenenti il video realizzato a conclusione dell’attività laboratoriale e alcuni messaggi al futuro lasciati dagli studenti - sono custoditi all’interno di biblioteche o sale consiliari, sotterrati in giardini, o in piazza. "È stato bello vedere la partecipazione attiva dei ragazzi - ha commentato Simone Ciprian, presidente dell’associazione culturale Bottega Errante che ha ideato il progetto - che si sono messi in gioco portando dei pezzetti importanti della loro vita sotto forma di fotografie, scritti, racconti, registrazioni audio".

"Ma è stato altrettanto piacevole vedere l’attenzione e la sensibilità delle amministrazioni coinvolte. Grazie a questo progetto, crediamo di aver fatto capire agli studenti che la storia studiata sui libri e talvolta tacciata come 'noiosa', in realtà è tutt’altro. Perché è fatta di persone, esattamente come loro". Il tutto è stato realizzato in collaborazione con le cooperative Damatrà e Itaca, con il sostegno della Regione. “Il filo e le tracce” è un’iniziativa destinata alle scuole secondarie di primo e secondo grado che si è fondata sull’idea che le opere d’arte, compresa la letteratura, siano rappresentazione della realtà.

A partire da questa considerazione l’obiettivo principale del progetto è stato quello di far incontrare gli studenti con gli autori, i libri, le storie e la Storia. Grazie all’incontro (anche solo virtuale) con gli autori friulani Antonella Sbuelz, Chiara Carminati e Paolo Patui, gli studenti hanno potuto moltiplicare i propri punti di vista e comprendere le motivazioni che portano a decidere di scrivere di storia. Ma soprattutto hanno potuto far tesoro dell’approccio umano che ha condizionato le singole scelte autoriali, elemento, questo, difficile da ricavare dai manuali e che invece ha permesso loro di aprire gli orizzonti temporali e spaziali conducendoli nella fase 2 del progetto.

In questa, i ragazzi hanno potuto fare altre esperienze attraverso le letture proposte da una più ampia bibliografia di scrittori nazionali e non solo, nelle quali rintracciare e analizzare il contenuto storico, il metodo e la documentazione che ha generato i testi. Non solo: è stato proposto loro di far tesoro dei modelli analizzati provando a collocare le proprie esperienze di vita nel flusso della storia. Gli studenti sono stati chiamati a raccontare i “tempi interessanti” – ovvero quelli che potranno far parte, un domani, della storia - vissuti in prima persona, cercando nella letteratura le suggestioni e gli strumenti per narrare gli accadimenti a partire da un punto di vista particolare e personale.

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