L'EVENTO
Si chiude con successo la XIII edizione di ‘Romans Langobardorum’: il nuovo villaggio ‘Invicta Luporum’ attira 4mila persone

Il taglio del nastro del primo lotto sabato 7 giugno. 25 i gruppi di rievocatori da tutta Europa e dal mondo. Tre giorni di immersione fra accampamenti, cucina, giochi tribali, approfondimenti storici e artigianato.
L’associazione “Invicti Lupi” è orgogliosa di annunciare il successo della tredicesima edizione della rievocazione storica “Romans Langobardorum”, che ha preso vita a Romans d’Isonzo nelle giornate del 6,7 e 8 giugno. La manifestazione si è confermata la più grande rievocazione storica longobarda a livello europeo ed internazionale grazie ai numerosi rievocatori provenienti da ben 25 gruppi aventi sede in varie regioni d'Italia e Paesi del mondo (Austria, Argentina, Bulgaria, Croazia, Germania, Grecia, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Slovacchia, Ungheria). Grazie a loro e agli storici, archeologi, divulgatori, artisti e artigiani Romans d’Isonzo è divenuta per tre giorni la capitale internazionale della cultura longobarda, uno stupendo primato frutto di quattordici anni di sacrifici, impegno, collaborazioni e sinergie.
Un flusso di circa 4mila persone ha riempito la nuova area del “Villaggio Longobardo Invicta Luporum” costruita da Invicti Lupi. Si tratta del primo lotto di un progetto più ampio di ricostruzione archeologica di una zona che è stata bonificata dalle precedenti costruzioni militari, rivoluzionata in soli sei incessanti mesi di lavoro ed infine aperta al pubblico. Il taglio del nastro inaugurale è avvenuto sabato 7 giugno assieme ai rappresentati istituzionali di Comune di Romans, Regione, Fondazione Carigo, Bcc Venezia Giulia, Arlef e delle associazioni con le quali Invicti Lupi collabora e lavora da anni. A realizzazione ultimata, l’area rappresenterà il primo villaggio longobardo al mondo: un progetto di enorme importanza per lo sviluppo del territorio che favorirà la nascita di un centro culturale di valenza internazionale e consentirà ai visitatori di vivere le origini longobarde di Romans sulla propria pelle camminando ed interagendo in ambienti storici realistici.
Nella tre giorni di eventi hanno preso vita la quarta edizione del simposio di scultura e forgiatura “Faber Langobardorum” - che ha visto numerosi artisti cimentarsi nella creazione di opere d’arte con il legno, il ferro, l’argilla, il vimini e materiali di riciclaggio, coinvolgendo i visitatori con approfondimenti divulgativi - e la quarta edizione dei “Giochi tribali longobardi”: competizioni sportive vere e proprie dove atleti internazionali si sono cimentati in prove di forza e di abilità quali corsa con i tronchi, lotta libera, lotta a terra, corsa, arco, giavellotto e tiro alla fune, riportando in vita le antiche sfide tribali che venivano indette nei villaggi longobardi. Infine, si è tenuta la quinta edizione della gara di cucina storica “Convivium Langobardorum”, nella quale sono stati messi a confronto piatti antichi dei vari territori europei territori cucinati con gli antichi metodi.
La rievocazione ha dunque offerto a tutti i visitatori un’immersione a 360 gradi nella storia longobarda di Romans agli esordi del Basso Medioevo. Nel primo lotto del villaggio Invicta Luporum sono state allestite varie ricostruzioni di accampamenti, variegate attività di living history, spettacoli di combattimento e di equitazione, ma anche conferenze curate da storici ed archeologi e musica dal vivo con le esibizioni dei “Ragnarók” dall’Italia e dei “Fandyr” dall’Ungheria. Non è mancata una zona dedicata alla fauna, dove è stato possibile conoscere gli animali della “Piccola fattor Cumugnai” di Aquileia, assistere ad esibizioni didattiche di falconeria a cura degli “Acrobati del sole” di Cividale del Friuli e a dimostrazioni di abilità equestre grazie alla collaborazione con il maneggio “VM Performance Horse” di Cormons. Hanno corredato il tutto diverse mostre artistiche e fotografiche, fra cui l’ex-tempore “Romans Langobardorum, scorci dal passato”.
«Si è trattato del primo evento nella nuova area storico-archeologica che Invicti Lupi spera di ultimare quanto prima se arriveranno i finanziamenti dagli enti e sponsor che hanno la possibilità di aiutarci – dichiara Matteo Grudina, presidente di Invicti Lupi - la nostra associazione è composta da pochi volontari che mettono cuore e anima e si prendono sulle spalle rischi economici e di altro genere per offrire al pubblico un evento e un luogo unico al mondo».«Ora confidiamo nelle istituzioni dopo aver nuovamente dimostrato che i sogni e i progetti concreti si possono realizzare nonostante le mille difficoltà di ogni genere – conclude Grudina - un sasso può muovere una valanga, e ora noi speriamo di non essere lasciati soli in questa impresa titanica».
Foto Walter Lavaroni, Elisa Plutino, Ainok
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