La sigla
Chemnitz, Nova Gorica e Gorizia firmano l'accordo: «Diplomazia passa per le Capitali europee della Cultura»
Il documento unisce le tre città per collaborazioni e legami oltre il 2025. In serata il passaggio di testimone a Trenčin, in Slovacchia, e Oulu, in Finlandia per il 2026.
Un accordo di cooperazione tra le tre città che per il 2025 sono state Capitale Europea della Cultura: Chemnitz, Gorizia e Nova Gorica hanno siglato stamattina, 5 dicembre, un documento che le lega «per sempre oltre quest’anno fantastico», così il primo cittadino della città sassone, Sven Schulze. Un incontro formale per conoscere anche le future capitali europee, Trenčin, in Slovacchia, e Oulu, in Finlandia, che nel 2026 terranno alto il titolo già mantenuto dalle tre città italiana, slovena e tedesca per il 2025.
«Si è fatta la storia perché siamo la prima Capitale europea transfrontaliera. È un evento che i cittadini hanno aspettato e atteso tanto», come ha ricordato Miroslava Križnič, capo ufficio delle relazioni pubbliche del comune di Nova Gorica nell’introdurre l’evento. Per la direttrice dell'ente pubblico GO! 2025, Mija Lorbek, «è stata l’occasione di guardare le due città con gli occhi dei cittadini dell’Unione Europea. Il nostro obiettivo era costruire ponti per la collaborazione transfrontaliera e ci siamo riusciti, riunendo sotto la Capitale oltre 19mila creators che hanno raccontato con eventi e manifestazioni il nostro territorio».
Al tavolo dei relatori anche Andrea Pier e Stefan Schmidke da Chemnitz: «Siamo contenti di aver condiviso una serie di eventi e di obiettivi con Nova Gorica e Gorizia», così Pier secondo cui l’intero spirito è stato «qualcosa che si condivide assieme». Per Schmidke «è stato un grande ‘match’ quello di unire una città dell’ex Ddr come Chemnitz e una dell’ex Jugoslavia come Nova Gorica che si è candidata con Gorizia e siamo onorati di aver potuto collaborare». Rivolgendosi ai rappresentanti dei due programmi di Trenčin e Oulu, Schmidke ha rilanciato la curiosità: «Siamo curiosi di vedere cosa riuscirete a fare».
Interesse per quanto creato dalle tre città, invece, è stato espresso dalla Ceo del programma di Oulu, Piia Rantala-Korhonen: «È interessante vedere quello che è stato raggiunto e che tipo di impatto culturale, sociale ed economico c’è, c’è stato e ci sarà», ha fatto sapere. «Il nostro obiettivo a Oulu sarà comprendere come cambia la cultura attraverso i cambiamenti climatici. Dobbiamo lavorare affinché la cultura ci aiuti a mantenere la pace in Europa e abbiamo un obiettivo ben chiaro: tutte queste esperienze condivise dalle capitali europee della cultura ci fanno capire che siamo quasi come famiglie».
A Trenčìn, invece, il motto è “Cultivating Curiosity” ed è stato il Ceo, Stanislav Krajči, a sottolineare come «avete fatto un grande lavoro. Ho visto l’apertura in Chemnitz e la chiusura la vedrò a Nova Gorica e Gorizia. Per noi è un grande onore ricevere il titolo da voi». L’esempio da prendere dalle tre città «non è solo per il programma artistico di grande livello che è stato proposto ma per come sono stati uniti gli stakeholder».
Il messaggio importante che parte dalle Capitali Europee della cultura è soprattutto «politico in un momento non semplice per l’Europa» prosegue Krajči. «Dobbiamo mantenere il focus sulla comunità e sulla difesa comune - l’Ucraina confina con la Slovacchia - e non c’è solo in ballo la questione della storia e della cultura ma del futuro stesso del nostro continente».
Immediatamente dopo la firma dell’accordo, il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, ha ribadito come «sia iniziata una forte collaborazione tra le tre città che sono state arricchite l’una con l’altra. Questa forza è un’eredità della Capitale europea della cultura e vogliamo continuare questo percorso nel futuro, facendo in modo che le città siano unite per sempre».
A fargli eco, il primo cittadino di Gorizia, Rodolfo Ziberna, secondo cui «nulla sarà più come prima. Abbiamo affrontato questo straordinario evento e una delle cose più belle è che è rimasta un’unione tra di noi, non solo tra sindaci ma tra realtà associative e della società. La cultura – così ancora Ziberna – è un veicolo imprescindibile per rilanciare benessere, amicizia e reciproca conoscenza. Quella tracciata dal 2025 è una strada comune che vogliamo proseguire a percorrere insieme. La diplomazia passa anche attraverso le Capitali europee della cultura».
Non solo la diplomazia ma anche la «cooperazione europea passa di qui», secondo il primo cittadino di Chemnitz, Sven Schulze. «Spero che attraverso questa collaborazione si crei anche un futuro di progetti condivisi oltre l’anno della Capitale. C’è una buona base per il futuro e questo è stato possibile grazie a quanto creato dalla rete delle capitali. Dimostriamo – ha concluso Schulze – di essere uniti anche oltre il 2025».
La giornata di concluderà alle 17.30 con la partenza dalle due piazze di Nova Gorica e Gorizia di due cortei luminosi che si uniranno in Piazza Transalpina per segnare la chiusura dell'intero evento.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

_6932d1b82a4c9.jpeg)
_6932d1b829592.jpeg)
_6932d1b82a00d.jpeg)
Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione
















