Ceramiche, teatro e marcia solidarietà: Anffas cala il tris per il 2025 a Gorizia

Ceramiche, teatro e marcia solidarietà: Anffas cala il tris per il 2025 a Gorizia

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Ceramiche, teatro e marcia solidarietà: Anffas cala il tris per il 2025 a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 06 Mar 2024
Copertina per Ceramiche, teatro e marcia solidarietà: Anffas cala il tris per il 2025 a Gorizia

L'associazione ha presentato le proprie attività in vista della Capitale europea della cultura, coinvolto nel progetto il Varstveno Delcuni Center.

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L’Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo (Anffas) di Gorizia cala il ‘tris’ in vista della Capitale europea della cultura 2025. Il sodalizio vuole essere presente negli appuntamenti del prossimo anno, con l’obiettivo di coinvolgere le persone che frequentano quotidianamente il centro diurno di via Forte del Bosco, rafforzando ulteriormente la collaborazione con gli omologhi di Nova Gorica, ossia il Varstveno Delcuni Center (Vdc) avviata ormai da anni.

Le attività sono state presentate questa mattina dal presidente dell’Anffas di Gorizia, Mario Brancati, insieme all’assessore al Welfare Silvana Romano e vari componenti della realtà. Le proposte messe sul tavolo sono quindi le messa in scena di uno spettacolo teatrale, un’opera artistica con la ceramica e l’edizione numero 35 della Marcia transfrontaliera della solidarietà. Tutte queste ricadranno nel 2025 ma l’organizzazione si è già messa in moto, facendo tesoro dell’esperienza accumulata in questi quasi 30 anni di collaborazione.

«Siamo la realtà del settore più anziana - ha spiegato Brancati - il disabile non è una persona da assistere ma una come tutte le altre». In questo senso, le differenze si annullano sul palcoscenico ed è per questo che, dal 2010, è iniziato il percorso dedicato alla recitazione. Grazie anche all’aiuto dei ragazzi di Librilliamo, sarà allestito uno spettacolo dedicato alle differenze come fonte di ricchezza. C’è già una data per il suo debutto, ossia il 10 maggio 2025, anche se un’anteprima è prevista già nel tardo autunno di quest’anno.

Il titolo è ‘Fin che l’arca’, allestendo anche una piccola zattera. Come spiegato dall’educatrice Laura Pino, l’opera si ispira alla Convenzione Onu sui disabili e la regia sarà firmata da Lorella Pagotto. Da parte del Vdc, è arrivato il ringraziamento per essere stati coinvolti in questo progetto, sottolineando come si riesca a superare anche le barriere linguistiche. Plauso arrivato poi da Marco Pellegrini, presidente del Centro studium: «Collaboriamo con l’Anffas dal 2019, questa per i nostri ragazzi è grande opportunità. Con voi era già iniziata la Capitale».

La seconda proposta riguarda poi un’opera che sarà realizzata dal Centro diurno. Si tratta di una struttura metallica forata con formelle di ceramica, da collocare in piazza Transalpina o in altre sedi che saranno scelte insieme al Comune. Si punta a creare un'installazione permanente sulla storia delle due città, un mezzo per parlare di integrazione ispirandosi ancora una volta alla Convenzione Onu. Le ceramiche saranno verdi in omaggio all’isonzo, con alcune che potranno essere donate alle autorità in occasione della cerimonia di apertura di GO! 2025.

All’opera contribuiranno anche gli allievi della scuola Sant’Angela Merici, inoltre anche altri istituti potranno aderire se lo desiderano. Infine, il terzo punto riguarda la Marcia, che nel 2025 si vorrebbe farla iniziare e terminare in piazza Transalpina. La data cadrà come sempre nella seconda domenica di settembre, con un circuito di 5 chilometri che abbraccia Italia e Slovenia. Le proposte hanno trovato l’apprezzamento di Romano, che ha ricordato anche che, «dal primo gennaio 2025, tutto il mondo della disabilità farà capo ad Asugi, in applicazione della legge 16 del 2022».

«È importante quindi che sia la Consulta che l’Anffas ci accompagnino in questo significativo passaggio» ha rimarcato l’assessore. Dal cento suo, Brancati ha rilevato che «la prossima settimana ci sarà un incontro a Gorizia sulla disabilità in età adulta. Incontreremo poi i dottori Giulio Antonini, Antonio Poggiana e Ranieri Antonio Zuttion per fare punto sulla situazione per l’attuazione della legge 16. Il Comune deve esprimere il suo parere, abbiamo voluto questa riforma per avere un salto di qualità dei servizi».

Nella foto: l'edizione 2015 della Marcia transfrontaliera sul confine del Rafut

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