In centinaia inaugurano la passerella sull'Isonzo, «simbolo di unione»

In centinaia inaugurano la passerella sull'Isonzo, «simbolo di unione»

Salcano

In centinaia inaugurano la passerella sull'Isonzo, «simbolo di unione»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 14 Ott 2022
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Festa al kayak club, in centinaia a piedi o in bici. Il percorso lungo 570 metri.

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La lunga attesa che ha richiesto prima di essere aperta è stata ricompensata dalla grande festa. Questo pomeriggio, la passerella di Salcano è stata finalmente aperta, collegando le due sponde del fiume Isonzo e permettendo a ciclisti e persone di passare da qui dall’area di Gorizia e Nova Gorica a quella del Collio. Un’opera che chiude il progetto Isonzo-Soča, finanziato dal programma Interreg 2014-2020, che ha portato circa 10 milioni di euro sul territorio transfrontaliero, di cui 2 milioni dedicati.

A coordinare il tutto è stato il Gect, con il presidente Paolo Petiziol che oggi ha evidenziato il lavoro svolto e il simbolo venutosi a creare: “Ora abbiamo tre ponti - le sue parole alla cerimonia -: questo creato per nostra volontà, un secondo frutto degli Accordi di Osimo e il terzo realizzato dagli Asburgo, studiato in tutte le università. Vedo attraverso di loro la nostra unione per cooperare insieme”. Il simbolismo ha pervaso gli interventi anche delle altre istituzioni, parlando di un “battesimo” di questa costruzione.

Così com’è stato per l’area camper di Šempeter-Vrtojba, anche questa novità punta a incentivare il turismo, come rilevato dal sindaco Rodolfo Ziberna. “Siamo e rimaniamo due città diverse - ha sottolineato il primo cittadino goriziano - con storie e caratteristiche diverse che si sono unite per trasformarsi da periferia geografica in entità centrale e protagonista dell’Europa”. Per l’omologo di Nova Gorica, Klemen Miklavič, “non abbiamo un nome, una bandiera, uno stemma comuni ma lavoriamo su progetti che migliorino la vita delle persone lungo il confine”.

Nonostante il percorso lungo 570 metri che si erge sopra il corso d’acqua fosse pronto ormai da oltre un anno, bisognava completare i collegamenti alle piste già esistenti. Dal kayak club, ora si può quindi procedere fino a Plave sul versante occidentale, percorrendo la ciclabile già esistente, mentre dall’altra si potrà arrivare a Gorizia. Su questo punto, si stanno ultimando gli ultimi punti, sia con opere fisiche che con la segnaletica su strada, come quelle apparse nei giorni scorsi lungo diverse arterie cittadine.

Ci sarà poi la direttrice che collegherà con il Collio. I buoni auspici per il richiamo turistico e non solo dell’infrastruttura sono stati portati anche dai sindaci di quelle zone, ossia Franca Padovan (San Floriano del Collio) e Franc Mužič (Brda), oltre a Tina Gerbec (Canale d’Isonzo). Presente anche il primo cittadino di Šempeter, Milan Turk, insieme a tutte le altre autorità a cavallo del confine. I primi a camminare sulla passerella sono stati così gli amministratori locali, insieme ai giornalisti, seguiti dalle associazioni.

Tanti ragazzi arrivati in bici per testare subito il corridoio, che ha ondeggiato leggermente sotto la calca delle centinaia di curiosi accorsi per l’occasione. Come spiegato dai tecnici, l’elasticità dell’opera è stata ricercata proprio per adattarsi alla conformazione del terreno e per resistere nel corso dei prossimi anni. Per unire il tracciato a quello già esistente, il comune sloveno 460mila euro, aggiunti ad altri 140mila stanziati da Lubiana. “I fondi pubblici non sono sperperati” ha assicurato Laura Comelli, responsabile Interregg per la Regione Fvg.

Foto Daniele Tibaldi

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