Ccm e Uniud, rinnovata la convenzione per archivi fondi fotografici

Ccm e Uniud, rinnovata la convenzione per archivi fondi fotografici

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Ccm e Uniud, rinnovata la convenzione per archivi fondi fotografici

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 03 Mar 2024
Copertina per Ccm e Uniud, rinnovata la convenzione per archivi fondi fotografici

Si tratta di una collaborazione nell’ottica della salvaguardia del patrimonio fotografico locale, del quale il Consorzio Culturale del Monfalconese detiene numerosi fondi di notevole importanza storica e sociale.

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Il Consorzio Culturale del Monfalconese ha rinnovato negli scorsi giorni la convenzione con l’Università degli Studi di Udine, per la “gestione informatica di dati relativi ad attività di ricerca sui temi della storia della fotografia”. Nello specifico, si è trattato di rinnovare la convenzione che negli ultimi anni ha consentito l’utilizzo da parte del Consorzio Culturale del Monfalconese della piattaforma informatica del Laboratorio LIDA del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale (DIUM) nella descrizione dei fondi d’archivio e pubblicarli, poi, sul sito del Ccm nella sezione archivio.

Si tratta di una collaborazione nell’ottica della salvaguardia del patrimonio fotografico locale, del quale il Consorzio Culturale del Monfalconese detiene numerosi fondi di notevole importanza storica e sociale. L’Università degli studi di Udine, d’altro canto, ha attivo presso il DIUM il Laboratorio LIDA che si occupa dell’applicazione delle Ict per la ricerca e la promozione del patrimonio storico, artistico e culturale: https://dium.uniud.it/it/dium/locali-e-strutture/laboratori/laboratorio-informatico-la-documentazione-artistica-lida/

Da parte sua, il Ccm metterà a disposizione il proprio personale, nonché materiale, conoscenze e competenze in suo possesso, in particolare per quanto riguarda il settore della storia della fotografia e il trattamento descrittivo delle immagini. Tra le possibilità della convenzione anche quelle di collaborare per pubblicare congiuntamente eventuali risultati ottenuti.

«Utilizzare strumenti all’avanguardia, soprattutto se sviluppati e gestiti dall’Università degli studi di Udine, tra le nostre collaborazioni fruttuose, è un segnale di continuità nel lavoro che il Consorzio Culturale del Monfalconese porta avanti da anni», rileva il presidente, Davide Iannis. «Un prosieguo nel solco del lavoro già fatto per dare al territorio ancora più possibilità di mantenimento della propria memoria e delle proprie radici con la conservazione ed elaborazione del nostro patrimonio culturale allo scopo di valorizzare storia e cultura del territorio. L’obiettivo è far sì che attraverso la sua conoscenza si sviluppino nuovi percorsi culturali utili allo sviluppo sostenibile della nostra comunità», conclude. 

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