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Castello di Gorizia aperto anche martedì, ampliati gli orari di visite

L’unico giorno di chiusura sarà il lunedì, accoglienza e offerta turistica alla Musaeus Società Cooperativa. Le novità per le scuole.
Si amplia l’orario di apertura del Castello di Gorizia per coinvolgere sempre di più anche le scuole. Tenendo conto delle necessità emerse negli ultimi mesi, dal momento della riapertura del primo luglio a oggi, e con l’obiettivo di avere in visita massicciamente le scolaresche, è stato deciso di garantire una maggiore disponibilità oraria. Tanto per cominciare, le giornate di chiusura passano da due a una, inoltre gli orari sono in generale rimodulati puntando sulle ore centrali del giorno.
La sperimentazione, volta a testare il gradimento del pubblico, scatta martedì 31 ottobre e resterà in vigore fino al primo aprile 2024. Secondo la nuova modulazione, il maniero sarà aperto anche il martedì oltre che il mercoledì e il giovedì dalle 10 alle 15 e il venerdì, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18. Mercoledì primo novembre, così come negli altri festivi, il maniero sarà visitabile dalle 10 alle 18. L’unico giorno di chiusura sarà quindi il lunedì.
In questo modo si intende agevolare la fruizione alle scolaresche, sia quelle locali che quelle in gita d’istruzione, permettendo un percorso culturale, storico e didattico che abbraccia molti punti dei programmi scolastici. Valorizzando appunto le ore centrali della giornata, quindi della fascia “pausa pranzo”, l’orario risulta allineato a quello dei musei Erpac di Borgo Castello. Agli operatori di Musaeus Società Cooperativa, realtà affidataria del servizio, spetteranno tra le altre cose l’accoglienza del visitatore all’ingresso.
Affidata anche l’offerta di una prima informazione turistico culturale, se necessario anche in lingua inglese, il servizio di biglietteria e cassa e il supporto ai visitatori nella fruizione delle postazioni multimediali dedicate. Il percorso di cui è stato dotato il Castello per rendere possibile la full immersion nella storia include infatti una teca nelle Carceri, una postazione nella cella della Dama Bianca, sei visori nell’antisala degli Stati Provinciali, lo spettacolo immersivo nel Salone e i quattro quadri parlanti nella sala del Conte.
La visita, che inizia dalla cucina per poi attraversare la Corte dei Lanzi, cuore del maniero, e arrivare alle carceri o Sala dei Cavalieri dove si “incontra” un ologramma con le sembianze di un simpatico giullare che racconta quali erano le armi dal periodo tardo medievale fino ai tempi più moderni, mentre per gli appassionati di racconti e leggende sulla soglia della cella si materializza la Dama Bianca, che narra la sua terribile storia. Dallo scalone di pietra si giunge al piano nobile, che ospita anche la mostra Theatrum Instrumentorum, un’ampia selezione di riproduzioni di strumenti musicali dal Medioevo al Rinascimento all’Età Barocca perfettamente funzionanti.
Nell’antisala del Salone degli Stati Provinciali, grazie alla realtà virtuale tramite visori, si entra letteralmente nella storia del Castello e del Borgo, disegnata e raccontata come un antico arazzo. La penombra del salone delle assemblee del governo della Contea è caratterizzata da un suggestivo spettacolo immersivo, davvero di grande fascino, che trasporta i visitatori dal XIV secolo al Novecento. Dopo essere passati dalla sala della Musica alla Loggia degli Stemmi, nella Sala del Conte il racconto continua con la viva voce dei protagonisti stessi della storia della millenaria città di Gorizia e del suo Castello: da Vittorio Emanuele a Francesco Giuseppe, dal Conte Leonardo all’Imperatore Ottone III.
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