LA REPLICA
Caso Polizia Locale a Monfalcone, Cisint ribatte: «Non si infanghi il Comando»

L’ex sindaco contesta punto su punto il documento di Sapol, «accuse di vessazione sono molto gravi». Fasan deluso dall’atteggiamento del segretario Beppino Fabris.
L’ha definita «operazione verità». Il consigliere comunale delegato alla sicurezza Anna Cisint ha commentato stamane, mercoledì 2 luglio, con una conferenza stampa l’ormai nota “vicenda Polizia Locale - Sapol”. Nonostante le nuove minacce di morte ricevute legate al suo impegno di europarlamentare, l’ex sindaco ha riferito di avere «le spalle larghe» nell’affrontare tante questioni ma ha desiderato intervenire perché ha ritenuto «un peccato infangare un Comando che funziona bene e che si dà da fare».
Un aspetto sottolineato anche dal sindaco Luca Fasan secondo il quale «troppe cose si sono dette e molto spesso lo si è fatto fuori luogo». Anche il primo cittadino si è detto quindi «deluso» dall’atteggiamento del segretario regionale del Sapol, Beppino Fabris. «Siamo sempre partiti dall’ascolto dei cittadini – continua Fasan – le nostre decisioni hanno preso spunto da un unico presupposto: garantire la sicurezza di agenti e cittadini. I rapporti con il Corpo sono sempre stati ottimi e non sono arrivate segnalazioni su situazioni di un certo tipo».
Tornando a Cisint, «vanno considerate le peculiarità proprie della città e non ci si può aspettare di vivere con facilità rispetto ai dipendenti pubblici di altri Comuni contermini». Scorrendo poi le sei pagine scritte dal Sapol definite «non veritiere», il consigliere delegato ha respinto una ad una le accuse che parlano di un «cattivo ambiente di lavoro» citate nella lettera. «Parlare di vessazioni subite è stato molto grave» aggiunge.
Quindi, quanto alle richieste di mobilità, ha motivato che «sono dovute ad altro». Nello specifico, sono state 5 le richieste di riavvicinamento a Trieste, una a Pordenone e una a Gorizia. E ancora: un agente è entrato in servizio a Cervignano, uno è entrato in Polizia di Stato ed uno ha sostenuto il concorso per entrare in Regione. S’è registrato poi un cambio di lavoro: da vigile, una persona è andata a svolgere l’attività di geometra. Infine due sono stati gli “interscambi” con Trieste.
«Quanto è stato detto è frutto di strumentalizzazione e falsità – affonda Cisint – bisogna riportare in rotta la barca. Sono palesi gli attacchi alla mia persona. Abbiamo fatto tutto quanto previsto in termini di garanzia della sicurezza e il calo dei dati documentato dalla Questura lo dimostra. Tutte le dotazioni di deterrenza sono state garantite a norma di legge. Anzi, abbiamo aggiunto quanto proposto ai tavoli dai sindacati».
Cisint è intervenuta anche sul punto risorse umane. «Nel 2016 gli agenti erano 21 con 614 ore complessive di straordinari da coprire – specifica Cisint – vale a dire circa 29 ore di extra all’anno per ciascuno. Attualmente, sono 29 e le ore complessive di straordinari si sono ridotte a 283, pari a meno di 10 ore in media all’anno». Tra il 2016 e il 2025 – presi in dovuta considerazione pensionamenti, mobilità interne, mobilità ordinarie e interscambi – si è arrivati anche a 42 assunzioni.
Sulle 11 ore di riposo tra un turno e l’altro – un aspetto trattato anche al tavolo prefettizio di ieri - Cisint specifica: «La legge non assegna questo obbligo ma noi lo abbiamo sempre rispettato comunque. Ci sono state richieste di cambi turno che andavano a ridurre le 11 ore di stacco. Perciò i cambi non venivano concessi proprio perché non si rispettavano le dovute ore di pausa». «Tutti hanno ricevuto quanto previsto dal primo giorno di assunzione»: questo il commento sulla contestata fornitura di vestiario e divise mentre rispetto alla questione dell’accesso ai servizi igienici anche il Comandante Bagatto ha garantito: «Sempre autorizzato».
Definite poi «imprecise e sbagliate» e anche «strumentali e scorrette» le richieste sindacali rispetto ai nulla osta per la mobilità. «Per contratto devono essere specifiche – precisa Cisint – il nulla osta è nullo senza l’ok dell’Ente “ricevente”». Non è quindi sufficiente il nulla osta che non indica la destinazione specifica del trasferimento e non è possibile prima del compimento dei 5 anni di servizio. Su questo punto, il Comandante Bagatto sarebbe in attesa di ulteriori integrazioni che gli interessati dovranno fornire.
Inoltre, nessuno ha ferie non godute, mentre anche l’aspetto economico contestato dal Sapol trova piena contestazione nelle parole dell’esponente della maggioranza. Nello specifico in materia di “contrattazione decentrata” e sulle indennità di servizio esterno, Cisint respinge le accuse: «Ai tempi di Morsolin erano corrisposti 30 euro mensili per i sevizi esterni di pattuglia, invece oggi questi sono di 5 euro al giorno su 6 giorni quindi 30 euro a settimana». Buoni i dati sull’”indennità coordinatore” passata da 1000 a 1500 euro all’anno. E ancora l’ex sindaco: «Non esistono note di dissenso lasciate scritte in Comando, Bagatto ha risposto in maniera dettagliata al Sapol e ha consegnato copia del documento al tavolo prefettizio».
Sul parere ministeriale che sostanzialmente avrebbe detto no al servizio della Polizia Locale dopo le 22 perché non armati, quello del Sapol è - per l’amministrazione comunale - «un grande granchio». Peraltro si tratta di un aspetto sul quale - nel precedente mandato - l’assessore alla sicurezza Antonio Garritani aveva già avviato una verifica. «L’errata lettura della sigla sindacale – spiega Cisint – mirava invece a far saltare il servizio notturno. Quindi non c’entra nulla l’utilizzo delle armi in servizio o meno». Spostandosi poi sull’utilizzo del Taser in servizio, si esporrà il Consiglio Comunale convocato per l’11 luglio. Intanto pare che l’Ente possa procedere a far svolgere il servizio serale – notturno fino all’1 di notte anche senza “l’estensione” dell’arma.
Proprio in forza del fatto che la circolare ministeriale considera il Taser assimilabile ad un’arma, il Consiglio sarà chiamato all’approvazione di un regolamento ad hoc. La sperimentazione durerà sei mesi come previsto per le città sotto i 100mila abitanti. Saranno due gli agenti abilitati dopo la frequentazione di un corso specifico. Il vecchio regolamento di Polizia Locale risale al 1991. Stando alle anticipazioni, il nuovo documento sarà composto da 36 articoli e al suo interno si inserirà «la possibilità di armamento». Lo strumento entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sull’Albo Pretorio (cioè 5 giorni dopo, vista l’immediata esecutività).
«Sindaco e amministrazione comunale decidono, i sindacati hanno altre competenze – conclude Cisint – le scelte appartengono agli eletti».
Intanto per il primo ottobre è annunciato il corso concorso con le nuove regole d’ingaggio. Tra le novità, a comporre la commissione esaminatrice, ci sarà uno psicologo del lavoro che potrà valutare l’attitudine dei candidati per lo svolgimento della professione. In chiusura, come confermato al segretario generale Luca Stabile, è stato specificato che non c’è stato alcun atteggiamento di chiusura da parte dell’Ente al tavolo svoltosi in Prefettura ma «non si torna indietro sul servizio notturno». Per ora – come già comunicato ieri - l’ipotesi di sciopero resta congelata. Permane da parte di Sapol l’auspicio di un ulteriore confronto in materia di estensione del servizio.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
