LE VOCI
Caso motonave Audace, il giorno dopo a Grado: arriva la denuncia di Apt

Ancora da sciogliere il nodo sulla proprietà della motonave, che dopo le operazioni di soccorso è stata condotta dai rimorchiatori a Porto Nogaro.
Sono stati attimi di paura quelli vissuti dagli 81 passeggeri e dai quattro membri dell’equipaggio che ieri hanno rischiato la vita a causa del parziale affondamento della motonave Audace. Una volta salpata dal Molo Torpediniere di Grado (alle 10.30) e diretta a Trieste, l’imbarcazione ha cominciato – per cause ancora da accertare – ad imbarcare acqua da prua. L’allarme è stato lanciato alle 11.24. Immediati i soccorsi interforze. La linea del trasporto marittimo è gestita da Apt.
Ancora da sciogliere, invece, il nodo legato alla proprietà della motonave che dopo le operazioni di soccorso è stata condotta dai rimorchiatori a Porto Nogaro dove si trova sotto sequestro della magistratura. L’ipotesi – ancora al vaglio degli organi inquirenti – è di naufragio colposo.
«Le persone soccorse – sono le parole del neosindaco, Giuseppe Corbatto - dopo tutti gli accertamenti medici del caso hanno fatto ritorno al proprio albergo. I viaggiatori tratti in salvo erano prevalentemente tedeschi e austriaci. Alcuni di loro erano in soggiorno all’hotel Savoy dove hanno fatto ritorno, altre sono state ricoverate dall’amministrazione comunale all’hotel Astoria».
Oggi sembra che la situazione sia rientrata nella normalità. «La macchina dell’emergenza ha funzionato – continua Corbatto – tutti sono stati assistiti con cura e competenza. Spero che il servizio possa essere attivato al più presto con un’imbarcazione più funzionale a questo tipo di servizio». Al momento non è stato possibile ricevere nessun commento dalla Capitaneria di Porto di Monfalcone.
«Il presidente di Apt Caterina Belletti e il direttore generale Luca Di Benedetto formalizzeranno nei tempi brevi denuncia all'autorità giudiziaria competente per avere piena contezza della natura del sinistro, tenuto conto che a una prima analisi effettuata sullo scafo non emergono squarci compatibili con la sommersione». Lo si apprende dall’Ansa che ha divulgato la nota emessa dall’azienda del trasporto pubblico locale. A collaborare nella macchina dei soccorsi anche la Sogit di Grado, guidata dal presidente Gabrio Berto.
«Nel momento del bisogno Grado, la nostra Isola, riesce ad esprimere tutto il meglio di sé e mette in campo tutte le sue risorse – dichiara l’associazione - siamo stati chiamati per una maxi emergenza, ed anche oggi (ieri, ndr) come già in precedenza in periodo Covid, abbiamo potuto apprezzare il prodigarsi di tanti cittadini ed esercizi commerciali, da chi ha fornito corrente a chi ha portato cibo per soccorritori e naufraghi, tè caldo bibite e generi di prima necessità indispensabili.
«Uniti per aiutare al meglio, e tutto è finito nel migliore dei modi. Un sentito ringraziamento di cuore a tutti» così in chiusura la Sogit. Sulla vicenda interviene anche il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga. «È necessario intervenire subito per fare chiarezza e accertare se ci sia qualsiasi tipo di responsabilità – sono le sue parole - bene ha fatto, in tal senso, la competente Azienda di trasporto pubblico locale di Gorizia a presentare una formale denuncia all'autorità giudiziaria per fare piena luce sulla natura del sinistro».
Ha inoltre sottolineato un’ulteriore priorità: «Garantire agli utenti una rapida ripresa del servizio, al fine di creare meno disagi possibili agli utenti». Infine, Fedriga ha voluto rivolgere un ringraziamento, a partire dalla Capitaneria di porto e dal comandante Luciano Del Prete, a tutti coloro che si sono prodigati nei soccorsi, dimostrando competenza e professionalità. Tra questi: i Vigili del fuoco, la Protezione civile regionale, la Sores, la Sogit, la Guardia di Finanza e i volontari.
In replica al vertice della giunta regionale arriva la segretaria regionale Pd, Caterina Conti, chiedendogli che «segua nel suo ruolo istituzionale con gli uffici competenti gli sviluppi degli accertamenti tecnici e giudiziari concernenti il naufragio della motonave Audace. Condividiamo l’auspicio di rapidi chiarimenti, cui la stessa Regione può contribuire anche operando in modo che sia resa subito nota la proprietà della stessa imbarcazione, su cui sembrano permanere ambiti di incertezza. È importante che non ci sia un mero atto di delega, magari per poi disinteressarsi degli esiti, ma una effettiva attenzione da parte del presidente Fedriga, nell'interesse di tutti i cittadini».
«Anche in considerazione delle condizioni meteomarine, è evidente che è stato scampato un pericolo potenzialmente gravissimo, difficilmente attribuibile alla malasorte. In ogni caso un principio di precauzione suggerirebbe di fare controlli a tappeto su tutti i servizi marittimi per evitare altri rischi» conclude la dem.
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