«Vigili del fuoco a Fogliano», nove sindaci insieme sull'ex Da Colle

«Vigili del fuoco a Fogliano», nove sindaci insieme sull'ex Da Colle

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«Vigili del fuoco a Fogliano», nove sindaci insieme sull'ex Da Colle

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 24 Giu 2023
Copertina per «Vigili del fuoco a Fogliano», nove sindaci insieme sull'ex Da Colle

Nove sindaci hanno chiesto la creazione di un distaccamento di volontari nell'ex caserma, lettera sul tavolo del ministro Piantedosi.

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Un distaccamento dei vigili del fuoco volontari a Fogliano Redipuglia, all’interno dell’ex caserma De Colle. Non più solo un progetto ma un’idea che, in queste settimane, ha preso una virata positiva: nove sindaci del mandamento monfalconese, della Bisiacaria e non solo, hanno sottoscritto una lettera indirizzata al ministro degli interni Matteo Piantedosi, al sottosegretario Emanuele Prisco, al capo dipartimento dei vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile, Laura Lega, al capo del Corpo nazionale Guido Parisi, al prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi, al direttore regionale Agatino Carollo e al comando provinciale, Antonio Petitto.

Il tutto per chiedere, appunto, l’attivazione di una nuova sede. Di fatto, il luogo è già predisposto per una presenza del genere, avendo tutte le caratteristiche richieste, dalla tettoia per i mezzi fino agli edifici – preparati suo tempo per il progetto della Polizia locale intercomunale – e lo spiazzo per l’arrivo degli elicotteri. Insomma, una richiesta ponderata e che trova non solo un riscontro fisico ma anche di utilità: la posizione strategica al centro del territorio provinciale andrebbe a favorire gli interventi in varie direzioni, supplirebbe alla mancanza di personale tra Monfalcone e il distaccamento stagionale di Grado.

Sarebbe una soluzione anche a eventuali ricerche di persone disperse sull’Isonzo così come a interventi per incidenti in autostrada, essendo vicino il casello di Redipuglia. A firmare sono stati nove primi cittadini a partire da Cristiana Pisano, sindaco di Fogliano Redipuglia, che si è resa promotrice dell’idea e la cui giunta ha anche deliberato la presa d’atto della richiesta, arrivando a Fabio Vizintin per Doberdò del Lago, Anna Cisint per Monfalcone, Mauro Benvenuto per Ronchi dei Legionari, Marco Vittori per Sagrado, Claudio Fratta per San Canzian d’Isonzo, Claudio Bignolin per San Pier d’Isonzo, Riccardo Marchesan per Staranzano ed Enrico Bullian per Turriaco.

Richiesta che, ora, è sul tavolo del ministro Piantedosi che la deve autorizzare: circa quattro mesi per l’approvazione (o meno), secondo le stime dei proponenti. “Il personale volontario del Comando di Gorizia e della sede distaccata di Monfalcone – si legge nella lettera di richiesta – esegue circa 3500 interventi all’anno e deve coprire un territorio di 479 chilometri quadrati con una popolazione di circa 130mila residenti, desinata ad aumentare con il turismo estivo”. Oltretutto, tra le varie criticità rilevate, vi è l’estensione del Carso goriziano che “copre una superficie di 60 chilometri quadrati e la laguna gradese cono 114 chilometri quadrati con il Collio goriziano per altri 150 chilometri quadrati”.

Secondo la lettera “la carenza di personale del comando dei vigili del fuoco di Gorizia rende necessaria l’attivazione in un territorio strategico di una sede centrale delle squadre dei Vigili del fuoco volontari”. Così, dopo una prima lettera inviata dal sindaco di Fogliano Redipuglia agli omologhi il 15 febbraio 2022, si è giunti alla richiesta ufficiale che, come detto, ora si trova sul tavolo del ministero per l’approvazione. Non solo un’apertura strategica ma anche necessaria, viste le premesse e le costanti criticità che vengono rilevate dal punto di vista del personale e delle distanze da percorrere.

“Gli stessi vigili del fuoco volontari sono assegnati a un distaccamento volontario, gestito dagli stessi vigili volontari e coordinato da un capo distaccamento. Il personale volontario, a differenza di quello permanente, non è vincolato da un rapporto di impiego e svolge la sua attività ogni qualvolta se ne manifesti il bisogno”, conclude la lettera. Secondo il primo cittadino, Cristiana Pisano, si tratta di “un recupero di alcune aree destinate alla polizia mandamentale che rimarrebbero vuote, ma anche un servizio essenziale all’intera cittadinanza provinciale”.

“Il luogo – rimarca Renato Chittaro, tra i promotori dell’iniziativa e sindacalista – è ottimale per la presenza delle strutture già pronte, compreso una zona per i mezzi, ma anche per la possibilità di far atterrare l’elicottero”. “Noi abbiamo completato la presa d’atto – conclude Pisano – ora la palla è passata al governo e non resta che attendere. Chiaro è che la necessità di un presidio del genere è quanto mai pressante e necessaria e speriamo si possa concludere nel più breve tempo possibile”.

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