La manifestazione
Anzoleto legge un testamento «da j'accuse», nel mirino il virus e la politica

La lettura in Piazza della Repubblica è stato il culmine del 138esimo Carnevale Monfalconese. Gli inossidabili Manfrini e Blasini stregano la folla.
“Il virus fa male, soprattutto in testa, nei ragionamenti”. La Cantada 2022 non lascia spazio a fraintendimenti: Sior Anzoleto Postier, al secolo Orlando Manfrini, dalla terrazza del municipio di Monfalcone ha lanciato strali ben precisi. Accompagnato dal notaio Toio Gratariol, alias Carlo Blasini, e dalla sposa, Francesca Conforto, Anzoleto ha dato lettura del suo testamento. Un momento tradizionale e atteso dalla piazza gremita.
La politica, locale e nazionale, è stata il bersaglio principale e contro il quale Manfrini ha rivolto, forse, le parole più dure. Chissà, dunque, se la voce del buon Anzoleto sia arrivata fino a Roma: non sono stati risparmiati né Draghi né Salvini, ma nemmeno Conte. “Ve lasso i novax e i provax – ha esordito il Postier – che senbra i nomi de ‘na purga”. L’arringa ha toccato anche sindaco e giunta, citando anche il cambio al vertice del comune. “È sempre la Cisint che fa tutto, sindaco, vicesindaco e assessore anche se le piace molto girare gli assessori come marionette. Quindi Venni, che era vicesindaco, ha cambiato partito, pur sempre nel centrodestra, ma dal momento che non ha avvisato la padrona lei si è arrabbiata e allora niente più vicesindaco”, ha sottolineato Anzoleto, ricordando la nomina a vice di Michele Luise. Non sono stati risparmiati nemmeno Cauci e Garimberti, Volante e Asquini.
Spazio, poi, al dibattito sulla piazza. “Finalmente la piazza viene rifatta. Ma come quella di prima col ‘biscotto’? No, come quella di adesso, solo con il ‘biscotto’ segnato con un altro colore e in più tireranno via gli alberi in fondo e una fontana al posto degli alberi. Chissà se avremo anche la scodella per inzuppare questo biscotto!”, ha scherzato Anzoleto.
Vari e molto presenti, in ogni caso, i riferimenti alla questione vaccini, virus e tamponi. “Ve ricordè al proverbio: xe pezo al tacon de ‘l buso? Dess xe canbià: xe pezo al tanpon de ‘l buso”, ha chiosato Anzoleto sottolineando come alla Fiera di San Nicolò l’accesso sia stato effettuato solo con il GreenPass mentre al mercato del mercoledì si può accedere liberamente. “È Carnevale, quindi ridiamo, anche se è un ridere un po’ amaro. Ugualmente: maestro, taca banda”, con il canto della folla ritmato dalla Banda Civica Città di Monfalcone.
“Dopo due anni di buio era ora che si potesse tornare in piazza divertendosi”, sono le parole di Manfrini a lato della lettura del testamento. “Non era un testamento di quelli che fanno ridere: dopo due anni di pandemia non c’è più tanto da ridere, era un testamento quasi da j’accuse, per tutte quelle cose che si pensa che vadano e invece non vanno”.
Carnevale decisamente partecipato anche se lo spirito non può dirsi di piena gioia. Concluso il 138esimo Carnevale Monfalconese con risate e gioia, non resta che attendere, come annunciato dallo stesso Anzoleto, i lavori per la nuova Piazza della Repubblica.
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