Il Cardinale Mendonça incontra gli studenti a Gorizia: «Territorio specchio di tanti valori umani decisivi»

Il Cardinale Mendonça incontra gli studenti a Gorizia: «Territorio specchio di tanti valori umani decisivi»

LA SERATA

Il Cardinale Mendonça incontra gli studenti a Gorizia: «Territorio specchio di tanti valori umani decisivi»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 21 Mar 2025
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Al Kulturni Center Lojze Bratuž il prefetto del dicastero vaticano per la Cultura è stato intervistato su limite e accoglienza, tra cultura, spiritualità e «versi che illuminano l’essenziale».

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Nell’ambito delle iniziative programmate dall’Arcidiocesi di Gorizia oragnizzate insieme alla Chiesa Diocesana di Capodistria per accompagnare il cammino di Go!2025 ed in occasione della Festa dei Patroni della città, i Santi Ilario e Taziano, il Kulturni center Lojze Bratuž ha ospitato l’incontro "Teoria della frontiera - Teorija o meji" con il Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede presente in città in occasione dell’inaugurazione dell’Archivio Storico dell’arcidiocesi di Gorizia. Il cardinale è entrato in dialogo con gli studenti della città che hanno proposto alcune riflessioni partendo proprio dai suoi testi.

All'incontro hanno preso parte l'arcivescovo di Gorizia Carlo Roberto Maria Redaelli, il vicesindaco Chiara Gatta e il presidente del Kulturni Center, Franka Žgavec. Presente anche don Bogdan Vidmar, responsabile diocesano della diocesi slovena per Go!2025. Gli studenti del Liceo "Slataper" di Gorizia e quelli del Centro Sloveno di Educazione Musicale Emil Komel hanno introdotto e chiuso la serata guidati dal maestro Marco Luciano. Monsignor Redaelli ha richiamato l’importanza dei valori fondanti dell’Europa come centrali per l’amicizia tra i popoli. Da parte sua, il vicesindaco Gatta ha fatto riferimento al coinvolgimento giovanile come necessario per alimentare il dialogo tra le due terre sorelle. A fare gli onori di casa è stata Franka Žgavec, presidente del Kulturni Center.

«Il tema della frontiera è oggi cruciale – sono le parole di Žgavec – per andare oltre le barriere ed andare in contro alla dimensione umana e divina».
Del cardinale Mendonça, apprezzato poeta portoghese, sono state proposte riflessioni sui testi "La strada bianca", "Teoria della frontiera" ed "Estranei alla Terra".
Trattati anche alcuni riferimenti a Pasolini e a Michelstaedter, a testimonianza che l’autore portoghese conosce il nostro territorio. Alcuni passi delle loro opere sono stati letti dai giovani che sono stati i protagonisti del momento culturale transfrontaliero. Alcuni studenti del Liceo Classico Dante Alighieri e del liceo classico Primož Trubar si sono poi messi in dialogo con il cardinale. Con Mendonça sono state trattate alcune riflessioni sui legami tra poesia e quotidianità. In particolare questi due elementi sono stati messi in relazione al libro “Estranei alla Terra”.

«Questo territorio è specchio di tanti valori umani decisivi – ha esordito il cardinale nel suo intervento – portandovi la mia esperienza di cittadino portoghese posso dirvi che il convivio con lo sconosciuto è diventata accettazione di frontiera ma anche espressione di un’inquietudine nei suoi confronti perché essa non è solo arrivo ma punto di partenza». Anche la necessità di riconciliarsi con “l’idea di limite” vista come forma di saggezza fondamentale, è stato un aspetto affrontato da Mendonça che ha invitato i giovani ad «accettarsi incompleti» e ad accorgersi di avere bisogno degli altri.

«Abitare la frontiera è abitare la saggezza dei limiti ma anche la cultura dell’incontro – ha proseguito il prefetto – per chi viene da Roma come me, il bilinguismo è un’esperienza bellissima e di complementarità. Vedere questo mi commuove». Poi il riferimento al tema della poesia inserita nella lingua ed intesa come «forma di ospitalità e di compagnia» perché essere poeta vuol dire «restare fedeli al bisogno degli altri». Una poesia che «elimina il superfluo» in quanto «non è un’arte dell’accumulo ma un’esperienza nuda che porta all’essenziale per lasciar risplendere».

Infine, dopo aver ricordato che attraverso i componimenti poetici «siamo chiamati a vivere un amore grande», il cardinale José Tolentino ha espresso l’affetto per il suo legame instaurato con il poeta Fernando Pessoa quale esempio di vocazione dell’essere interprete dell’umano e uomo che ha saputo cogliere quanto si vive e si vivrà con e nella città dove ci si trova.

Foto di Ilaria Tassini

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