Abitanti in calo a Capriva e Dolegna, cresce Medea con nuovi residenti

Abitanti in calo a Capriva e Dolegna, cresce Medea con nuovi residenti

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Abitanti in calo a Capriva e Dolegna, cresce Medea con nuovi residenti

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 01 Feb 2024
Copertina per Abitanti in calo a Capriva e Dolegna, cresce Medea con nuovi residenti

Dolegna scende sotto i 300 abitanti, a Capriva si contano 6 nascite e 20 decessi. Medea invece chiude il saldo in positivo, con molti nuovi residenti.

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Si conferma il trend emerso nelle ultime settimane, ma in realtà ci sono evidenze già da un paio d’anni, in merito al calo demografico del nostro territorio. Anche Capriva del Friuli e Dolegna del Collio segnano un meno davanti alla variazione del numero di residenti nelle rispettive comunità. I motivi di tale decrescita sono diversi e molto complessi, ma la matrice comune è senza dubbio quello del calo della natalità media, e rappresenta una questione urgente da affrontare non solo a livello territoriale, ma anche regionale e nazionale.

Molte sono le statistiche che confermano l’esistenza del problema, come il report pubblicato alla fine dell’anno passato da Openpolis, il quale attesta un -32% di nascite in Italia tra il 2008 e il 2022, con il 72% di comuni che a livello nazionale hanno registrato una diminuzione della popolazione tra il 2014 e il 2020. Non è un caso, quindi, che anche le cittadine del nostro territorio confermino il trend.

Dolegna del Collio, ad esempio, ha visto diminuire la propria popolazione di 11 unità durante il 2023, passando da 306 abitanti ad appena 295, di cui 158 maschi e 137 femmine. Ad aggravare la statistica è sicuramente il fatto che non ci sono state nascite, a fronte di quattro decessi e 18 emigrazioni (compensate dagli undici arrivi). «La diminuzione demografica si inserisce, purtroppo, nel trend ravvisabile anche a livello nazionale – ha spiegato il sindaco Carlo Comis - In realtà, in seguito alla pandemia, c’è un implemento di ingressi di non residenti soprattutto dall’estero, confermando il fatto che il nostro territorio è attrattivo».

«La cosa peggiore, però, è che stenta ad esserci un ricambio generazionale adeguato, inficiando così il numero dei residenti anno dopo anno» osserva il primo cittadino. Sulla stessa scia c’è anche Capriva, che vede diminuire il numero di abitanti di 21 unità, passando da 1.624 residenti a 1.613, contando tra l’altro sei nascite e venti decessi nel 2023. Il numero totale di coloro che sono stati cancellati dai registri dell’anagrafe sono - esclusi coloro che sono venuti a mancare – 52, mentre i nuovi arrivati sono, invece, 45.

Come negli altri paesi, a far abbassare il dato non è tanto la differenza tra coloro che lasciano il paese e coloro che arrivano, bensì il saldo negativo tra i decessi e le nascite. «Chiaramente il calo c’è ed è ben visibile – conferma il sindaco Daniele Sergon – Il dato negativo è senza dubbio dettato dallo squilibrio negativo che c’è tra i nati e i decessi, con ben 14 unità di differenza. C’è da dire, però, che è stato un anno particolarmente insolito questo, visto che l’anno scorso, ad esempio, erano nati ben 17 bambini nel nostro comune».

Statistiche particolarmente interessanti e decisamente in controtendenza sono quelle del comune di Medea, che registra un aumento, seppur lieve, della popolazione: i dati infatti segnano un aumento di un solo abitante nel corso del 2023, passando da 940 unità del primo gennaio a 941 del 31 dicembre. Anche in questo caso i decessi (8) sono superiori delle nascite (5), ma ad alzare il dato complessivo sono i nuovi residenti, cioè 40, a fronte dei 36 che, invece, hanno lasciato il comune.

Soddisfatto delle statistiche il sindaco Igor Godeas: «Raccogliamo la soddisfazione del piccolo dato positivo. Medea piace, tante persone chiedono immobili da acquistare o in affitto e, purtroppo, l’unico nostro rammarico è che il nostro patrimonio immobiliare è molto limitato e non si riesce a far fronte alle numerose richieste. Un vero peccato, perché un incremento di popolazione ancora più incisivo consentirebbe di salvaguardare i servizi che offriamo al meglio delle nostre possibilità».

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